La saga di Excalibur di Bernard Cornwell

Recensione al primo volume Il Re d’inverno

Una lettura di tempo fa, condivisa con il gruppo fb Thriller Storici e Dintorni. Ora mi appresto a proseguire la saga e dunque rispolvero questo vecchio commento.

Artù e i cavalieri della tavola rotonda mi rievocano ricordi di bambina, quando a cavalcioni del bracciolo della poltrona ne seguivo le gesta guardando il cartone animato. Leggere dunque di questa leggendaria avventura, di Avalon quale luogo magico e denso di energia, di Merlino e della sua saggezza è sempre un grande piacere. Questo romanzo di Bernard Cornwell narra le vicende dal punto di vista di Darfel Cadarn, che ne è il narratore, orfano sassone scampato miracolosamente alla morte benché gettato in un pozzo con lame taglienti. Verrà allevato da Merlino.

Il romanzo è il primo di una serie che, a questo punto, sarei curiosa di terminare. E’ stato faticoso leggerlo, ho chiuso e ricominciato dall’inizio perché troppe guerre, perché dal punto di vista di un guerriero, perché i personaggi sono diversi da quelli che hanno trovato un radicale luogo nel nostro, o meglio mio, immaginario. Però nel secondo tentativo di lettura ho trovato la chiave, perché se di magia in parte si tratta, tutti i libri hanno una chiave magica che ci permette di accedervi: il momento giusto. Così ho seguito le vicende, ho sofferto, ho avuto paura, sono stata coraggiosa e a volte ho rischiato la vita. Un ripasso di storia, sebbene vestito da una coltre avventurosa e irreale ha fatto capolino e ci si immerge nelle verdi terre quando i druidi erano gli antichi dei e la Britannia era loro, poi arrivarono i romani e li sterminarono in quello che viene chiamato anno Nero. L’antica religione viene soffocata e i cristiani avevano preso pian piano il posto dei druidi. Poi c’è Avalon, che amo profondamente per il grande significato che rappresenta, un luogo immaginario dove ancora c’è rifugio per la spiritualità, ma in questo libro non è rappresentata in questo modo.

C’è un patto in questo libro, un patto di sangue, un patto tra due anime affini tra Derfel e Nimue. Un passo molto bello, la celebrazione della fiducia che illumina laddove invece c’è falsità e tradimento.

“La magia si manifesta nei momenti in cui la vita degli uomini e quella degli dei si toccano, ma quei momenti non dipendono dagli uomini”

E’ vero, lo ritengo possibile, la magia esiste e c’è un momento particolare in cui si manifesta, quando è il suo momento. Come si può diventare saggi? Saggi come Merlino? Perché Merlino è una figura simbolica ovviamente, la conoscenza, la saggezza, la spiritualità che passa su tutte le cose. Bisogna passare tre ferite: quella del corpo, quella dell’orgoglio e quella della pazzia. Se ci pensate bene, chiunque le passi e sopravviva ad esse potrà ambire alla saggezza.

“Euforia e paura sono due facce dello stesso sentimento: l’una di trasforma nell’altra, quando arriva il momento dell’azione”

Banale, ma vero questo pensiero e validissimo nella vita di tutti i giorni quando si è adrenalinici per un grande evento, quando si ha una paura folle che sembra di non poter sopportare, come i guerrieri si scende in campo e si diviene la battaglia stessa. Eppure la battaglia reca poi il ricordo del dolore inflitto, degli occhi spenti, delle morti atroci…

“Il destino è inesorabile, la vita è una beffa degli dei, e la giustizia non esiste. Devi imparare a riderne, altrimenti morirai per il troppo piangere”

I bardi continuano a cantare amori e celebrare massacri mentre prendiamo congedo da questa storia dove comunque ho visto celebrato un sentimento importante quello dell’amicizia: “…ma io, se fossi un poeta, esalterei l’amicizia” 

Recensione al secondo volume Il cuore di Derfel

Sono partita motivata nel proseguire la saga ma in questo secondo volume, seppure avendo le stesse atmosfere mi sono ritrovata rallentata dal troppo spazio dedicato alle battaglie. Per mio gusto personale non riesco a leggerne in abbondanza.

Mi preme comunque fare alcune considerazioni.

Derfel sfidando le convenzioni che ritengono nessuno possa tornare dall’isola dei Morti, parte per salvare Nimue, il suo cuore sempre coraggioso non tentenna neppure questa volta.

E Nimue? Ci insegna, o ci ricorda una questione davvero importante che è il suo percorso e in via allegorica sta a rappresentare quello di tutti gli uomini, il superamento delle Tre Ferite. Queste sono: Orgoglio, Corpo, Mente. Insieme danno luogo al raggiungimento della conoscenza.

Lasciano l’isola perchè, come sempre, è il destino a decidere e c’è qualcuno che funge da strumento di quel destino. Anche in questo caso credo che possiamo comprendere appieno il parallelismo che ci vuole ricordare l’autore.

Non si tratta solo di riscrivere le cronache di Britannia, ma anche di inserire come innesti, piccoli granelli di saggezza che attraverso le pagine possono giungere al lettore.

Non è compito nostro, signore, leggere nella mente degli dèi: dobbiamo solo vivere appieno il nostro destino”

Si parla di Dei, si parla di un Dio, paganesimo e cristianesimo qui si svelano attraverso le vicende dei nostri protagonisti.

Merlino crede che il caos può essere sconfitto solo dai poteri dell’occulto, mentre Artù crede nel potere degli uomini.

“I vostri nemici sono i sassoni. per anni abbiamo patito sotto il dominio dei romani, ma alla fine gli dèi hanno ritenuto opportuno portarsi via quei maledetti. E noi cosa facciamo?”

Combattono… in attesa che un nuovo nemico si prenda la loro terra, stupri le donne, raccolga il loro grano…

Da sottolineare l’amore, la pazzia dell’amore che fa passare dalla follia, all’estasi, alla disperazione.

“Capisco che puoi guardare negli occhi una persona e renderti conto a un tratto che la vita ti sarà impossibile senza di lei.”

Non ho terminato la lettura per i motivi sopra esposti e pur avendoli non credo per il momento di andare avanti con la saga.

Sara Valentino

Trama. Anno del Signore 480: dopo secoli di dominio romano, la Britannia ha finalmente conquistato l’indipendenza, ma libertà non significa necessariamente pace: forze oscure tramano nell’ombra e i sassoni si sono già impadroniti dei territori a est dell’isola. Il vecchio re Uther Pendragon, il Drago Rosso, è ormai prossimo alla morte, e il suo unico erede legittimo, il nipote Mordred, non è che un bimbo di pochi mesi, nato storpio nel cuore dell’inverno. L’unico in grado di riunire il paese contro i sassoni è Artù, leggendario guerriero detentore della magica spada nella roccia, forgiata nell’Oltretomba dal dio Gofannon e donatagli da Merlino, affinché riporti pace e giustizia nel regno. Un regno che Artù conosce bene: lì ha passato gli anni migliori della sua vita, ha combattuto e si è guadagnato la venerazione dei compagni. Il cammino verso la pace però è costellato di insidie, e quando incontra la bella Ginevra, nobildonna senza più terra né ricchezze, le cose precipitano irrimediabilmente: Artù si ritrova circondato da nemici su tutti i fronti, e sembrano sul punto di infliggere alla Britannia il colpo di grazia… Da un grande maestro dell’avventura, un’originale rilettura dell’epopea del più famoso cavaliere del mondo.

  • Editore ‏ : ‎ LONGANESI (1 aprile 2011)
  • Lingua ‏ : ‎ Italiano
  • Copertina rigida ‏ : ‎ 358 pagine

Trama. Torna l’attesa voce di Derfel Cadarn, il guerriero fattosi monaco, un tempo protetto di Merlino e paladino fedele di Artù, per accompagnarci lungo un nuovo capitolo delle sue memorie, che lo vede impegnato a lottare su due fronti ugualmente insidiosi: l’amore e la guerra. Dopo aver affrontato i demoni dell’Isola dei Morti per liberare la sacerdotessa Nimue, Derfel è accanto al suo signore, Artù, nella sanguinosa battaglia contro il regno del Powys. Il re di quelle terre vuole infatti vendicare a caro prezzo l’offesa subita da sua figlia Ceinwyn, ripudiata da Artù che le ha preferito Ginevra. Artù e i suoi cavalieri riescono a vincere solo grazie ai poteri di Merlino, e si decide di sancire la ristabilita unità dei britanni celebrando l’unione tra Ceinwyn e Lancillotto. Neanche questa volta però è destino che il matrimonio della nobile fanciulla abbia luogo: durante la cerimonia di fidanzamento, Ceinwyn abbandona il promesso sposo e fugge con Derfel, di cui si è innamorata. Un amore che rischia di mettere a repentaglio il fragile equilibrio politico raggiunto a costo di molte, troppe vite umane? Una rilettura originale dell’epopea di Excalibur che offre un punto di vista inedito su una delle saghe più appassionanti e amate della letteratura.

  • Editore ‏ : ‎ Longanesi (12 aprile 2012)
  • Lingua ‏ : ‎ Italiano
  • Copertina rigida ‏ : ‎ 360 pagine

Sara Valentino

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