Aglio. Allium sativum L.

Pianta amata dagli egiziani, sicuramente non potevo lasciarmi sfuggire di parlarvene

L’aglio, i cui resti sono stati rinvenuti in alcune caverne preistoriche, era conosciuto dai sumeri già 5000 anni fa. Nessuno però lo amò quanto gli egiziani. Il valore che essi gli attribuivano era infatti tale che meno di sette chilogrammi bastavano per acquistare un giovane schiavo. Si narra addirittura che durante la costruzione di una piramide, essendo venuta a mancare questa preziosa pianta, gli schiavi avrebbero dato vita al “primo” sciopero” mai documentato, convinti come erano che essa aumentasse la resistenza fisica.

Amuleto contro vampiri e malocchio

Presso greci e romani era cibo abituale degli atleti e dei soldati, poiché si credeva sviluppasse forza e aggressività. Le levatrici lo appendevano invece nelle stanze del parto, per salvaguardare i neonati dalle malattie e dai sortilegi. Ma fu soprattutto durante il Medioevo che la superstizione popolare assegnò all’aglio la virtù di proteggere dal malocchio, dal morso dei vampiri e da quelle malattie provocate dagli spiriti maligni ( cioè i disturbi mentali ).

Potente afrodisiaco

Non del tutto sicura è invece l’etimologia della parola: secondo alcuni il latino allium, potrebbe essere collegato ad all, una parola celtica che significa “caldo bruciante”, con riferimento ai poteri afrodisiaci attribuiti alla pianta.

La penicillina russa

Oltre a queste proprietà corroboranti, all’aglio si attribuisce anche un elevato potere disinfettante. Tale proprietà si rivelò estremamente utile durante la Prima guerra mondiale, quando i medici delle armate britanniche, francesi e russe, trattarono con il succo d’aglio le ferite infette dei soldati, mentre durante la Seconda guerra mondiale, quando pure era già stata scoperta la penicillina, fu particolarmente utilizzato dai medici dell’Armata Rossa, e proprio per questo motivo fu chiamato “la penicillina russa”

Famiglia: Liliaceae

Pianta: erbacea, perenne, alta fino a circa 50 cm

Fusto: sotterraneo (bulbo composto) formato da bulbilli (spicchi), rivestiti da un involucro cartilagineo di colore roseo, racchiusi tutti in un involucro comune, più esterno, di colore biancastro.

Foglie: nastriformi, con apice acuminato, lunghe da 30 a 50 cm, di colore verde pallido

Fiori: bianchi, riuniti in un’ombrella portata da un asse fiorale alto fino a 80 cm

Frutti: capsule con 1 o 2 semi per ogni loggia

Dove nasce e come si coltiva: originario dell’Asia, l’aglio è coltivato in tutte le zone temperate. Si riproduce interrando i bulbilli a circa 30 cm di distanza l’uno dall’altro, da gennaio a marzo, in terreno ben concimato, molto soffice, arenoso e ben permeabile, poiché un’eccessiva quantità di acqua, specialmente se stagnante, ne provocherebbe la marcescenza.

Parti da utilizzare: i bulbi (a maturità), la pianta intera (se consumata molto giovane)

Quando si raccoglie: a fine della stagione vegetativa, quando tutte le parti aeree della pianta sono secche.

Come si conserva: si estraggono del terreno i bulbi senza togliere le foglie che intrecciate fra loro formeranno delle reste che verranno poi conservate appese.

Proprietà

L’allicina è un antibiotico notevole, il cui forte potere inibente su numerosi tipi di batteri (tra cui quelli responsabili del tifo) venne notato già nel 1858 da Louis Pasteur.
Oltre all’allicina, l’aglio contiene altre sostanze antibatteriche come la garlicina; è ricco di sostanze minerali ed oligominerali, quali magnesio, calcio, fosforo, iodio e ferro; sono presenti tracce di zinco, manganese, selenio, vitamina C (solo nell’aglio fresco), provitamina A, vitamine B1-B2-PP; contiene sostanze ormono-simili ed enzimi (lisozima e perossidasi).

E’ un potente antibiotico da utilizzare in casi in cui la flora batterica sia stata alterata da cure farmacologiche. Utilissimo anche in caso di diarrea acuta e cronica o feci muco-sanguinolente (dissenteria).

Dona alla pelle un aspetto sano, favorisce la crescita dei capelli; tale effetto è dovuto alla presenza dell’acido fitinico, che da un lato lega le sostanze minerali e dall’altro può essere trasformato in inositolo, una sostanza simile alle vitamine in grado di stimolare la crescita cellulare.
L’aglio contiene inoltre alcaloidi che svolgono un’azione simile a quella dell’insulina, abbassando il livello di glicemia nel sangue. Può quindi essere considerato un valido supporto nelle terapie contro il diabete.
Rafforza il sistema immunitario ed agisce come potente battericida su tutto l’organismo, è un potente vermicida, regola la pressione e il colesterolo, riduce la formazione dei trombi.

Una delle proprietà importanti per il nostro tempo è  quella di proteggere dai pericolosi metalli pesanti, sostanze molto dannose che entrano nell’organismo attraverso smog, frutta ed ortaggi contaminati; gli organi maggiormente colpiti dai metalli pesanti sono i polmoni, i reni, il fegato ed il sistema nervoso.

Fonti: Cent’erbe, www.my-personaltrainer

 

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