Cattedrale di Chartres. Geometria sacra

Per creare un’architettura sacra è indispensabile conoscere almeno in una certa misura le leggi cosmiche, che trovano corrispondenza con quelle immutabili dello spirito.” Titus Burckhardt 1955

Oggi il “sapere” è piuttosto insignificante, i tempi moderni sono poco spirituali, solo reintegrando la componente emozionale è possibile vivere a fondo la conoscenza. La rinascita può aver luogo quando si torna ad avere la capacità di stupirsi.

La geometria sacra è un linguaggio traducibile in molte lingue, è la lingua archetipa universale, ad essa sono collegate anche le leggi di natura. Secondo Thot è l’insegnamento basilare. Scaturisce direttamente da Dio. Le cattedrali gotiche sono state costruite utilizzando la geometria sacra, purtroppo molto di questo sapere è andato perduto. Tutte le forme geometriche nascono dalla sfera e dal cerchio.

La vesica piscis o mandorla è un simbolo di forma ogivale ottenuto da due cerchi dello stesso raggio, intersecantisi in modo tale che il centro di ogni cerchio si trova sulla circonferenza dell’altro.

Il nome significa letteralmente vescica di pesce in latino.

E’ una forma caratteristica che si trova in molte chiese medioevali e anche a Chartres nel mezzo della facciata del portale Ovest, Gesù è seduto in una Vesica piscis. Si tratta di un simbolo di fertilità e femminilità. Anche l’occhio umano è a forma di mandorla, sappiamo che essa è simbolo della ferita di Cristo così come il pesce simbolo dei primi Cristiani.

Se ci poniamo sul limite esterno, il punto di intersezione dei due cerchi, con un compasso creiamo un terzo cerchio. Procedendo in questo senso veniamo a creare altri quattro cerchi che completano il disegno, un primo cerchio attorniato a intervalli regolari da altri sei, un fiore a sei petali. I primi sei giorni della creazione.

I sei cerchi esterni spiegano perchè i Pitagorici avevano definito il numero sei perfetto. Il sette, i sette cerchi, in termini biblici equivale ai sette giorni della creazione. Ogni sette giorni la Luna cambia aspetto. L’albero della vita ha sette rami, ognuno ha sei foglie, il candelabro ebraico ha sette luci. Inoltre consideriamo le Sette Arti Liberali del Medioevo e potremmo proseguire ancora e ancora con il numero 7.

L’espansione divina però non termina qui, prosegue in maniera spiraliforme e disegnando nuovi cerchi intorno ai punti di intersezione. La figura composta da 19 cerchi è chiamata fiore della vita ed è disegnato sulla pianta della cattedrale di Chartres

La crociera della cattedrale è inscritta nel cerchio più interno, simboleggia Dio. Il labirinto stesso è centrato in un cerchio.

L’albero della vita è un altro simbolo che viene attribuito alla Kabbala giudaica, sebbene si trovi nelle mitologie di diversi popoli, lo troviamo inciso su alcune colonne a Karnak e a Luxor in Egitto. E’ formato da dieci sfere, le Sefirot, al singolare Sephirah, il significato è splendore oppure numero. Esse rappresentano le dieci fasi della manifestazione divina e quindi l’evoluzione.

I significati sono:

All’interno della cattedrale vi è corrispondenza tra alcuni elementi della navata e i significati sopra esposti. Il centro sacro tocca la Bellezza, il nono punto Fondamenta coincide con la crociera, essendo il vero fondamento della chiesa. Nel labirinto si trova il Regno, lì l’uomo percorre il sentiero per la propria realizzazione

Sara Valentino

Fonti: Wikipedia, Gotico Segreto – Arkeios edizioni

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