Cattedrale di Chartres. La sua Storia…

Da sempre sono affascinata da questa cattedrale, la sua imponenza, la sua simbologia sacra e non per ultimo il labirinto.

Con una serie di cinque articoli cercherò di riassumere la mia ricerca. Parleremo oggi della sua Storia, a seguire della geometria sacra e del simbolismo, del labirinto, della scuola di Chartres e infine le sue vetrate.

Della storia di questo edificio sacro si conosce poco, pare che nel corso dei secoli siano state costruite ben cinque cattedrali su questo sito, distrutte tutte da gravi incendi o da guerre. Addirittura si parla di 13 incendi in 350 anni. La prima testimonianza della sua presenza è del 858, quando fu danneggiata irreparabilmente da una tribù germanica proveniente da Nord. Poco dopo ne fu costruita un’altra, ma nel 962 un incendio la devastò, e così venne iniziata la terza costruzione che fu distrutta da un nuovo incendio nel 1020. Alla morte dello stesso Fulberto nel 1028, era praticamente già ricostruita, ma l’incendio verificatosi nel 1034 ne rimandò la consacrazione all’anno 1037.

Una delle peggiori disgrazie avvenne nella notte tra il 10 giugno e l’11 giugno 1194, la cattedrale voluta dal vescovo Fulberto, fu devastata da un ulteriore tremendo incendio, che provocò notevoli danni. Inoltre fu devastato il palazzo vescovile e gran parte della città. Le cause sono oscure ma si iniziò una nuova costruzione sul sito. Dopo il discorso del cardinale Melior di Pisa, gli animi si risollevarono e si procedette a quella che è la costruzione che vediamo ancora oggi. Dovete sapere che all’interno della Cattedrale era custodita una reliquia preziosa, per via del grande afflusso di pellegrini, si trattava della veste di Maria. Una reliquia insolita perchè normalmente le più gettonate sono ossa. Sta di fatto che gli abitanti erano molto amareggiati per il timore che nell’incendio fosse andata perduta. Il caso volle, o forse lo volle più il cardinale che dopo tre giorni dall’incendio, con una processione fece la comparsa la veste all’interno di uno scrigno. Un segno miracoloso, certamente! A onor del vero nel XVIII secolo il reliquario fu aperto e all’interno si trovò un telo di seta. Le analisi dimostrarono comunque che la datazione era corretta. Oggi, dopo la Rivoluzione Francese, resta solamente un piccolo pezzetto di stoffa.

In soli trent’anni, entro il 1220 la cattedrale fu ricostruita, un’opera architettonica di grandi dimensioni il cui progetto originario prevedeva otto torri, a differenza delle sorelle che ne avevano sette. Per motivi ignoti la chiesa rimase incompiuta (vennero completate solo due torri) trovando il suo compimento solo grazie alle migliaia di pellegrini che la visitarono e visitano ancora oggi. Dal 1194 non ha più subito, fortunatamente, incendi o incidenti per guerre o catastrofi. Solamente dei danni, come detto anche poco sopra, durante il periodo della Rivoluzione Francese. Alcune statue vennero distrutte o mutilate e non vi fu la possibilità di ricostruirle. All’interno della Cripta venne bruciata la statua di Maria, sostituita poi con una in legno di pero. Venne riempito di terra il pozzo nella cripta a cui erano attribuiti effetti terapeutici. Anche molte vetrate furono distrutte.

Le difficoltà economiche furono parecchie, dopo tre anni i fondi erano esauriti, si pensò di portare la reliquia all’esterno per racimolare denari. Le donazioni fioccarono, anche per via della relazione con gli effetti miracolosi della reliquia e delle virtù terapeutiche della cattedrale. Resta il mistero di come in così poco tempo, considerando la mancanza di istruzione del personale e di soldi, si siano costruite così tante cattedrali.

Immancabile il collegamento con i Templari e i documenti rinvenuti sotto le rovine del tempio di Salomone. Ma in questa sede non è possibile approfondire anche questo aspetto senza troppo divagare e dunque torniamo a Chartres. Viene da chiedere qui, dove troviamo la scienza sacra? Le forme architettoniche date alla pietra, sono la risposta, le meravigliose sculture, la struttura stessa della costruzione e la magia delle vetrate.

Notre Dame de Chartres è stata dedicata alla Vergine Maria, di lei vi si trovano 175 raffigurazioni in pietra e su vetro. E’ l’aspetto femminile del Dio, con Gesù in braccio simboleggia la rinascita dell’uomo nuovo dopo lo sviluppo della coscienza.

Se ci pensate la disposizione stessa delle cattedrali di Bayeux, Rouen, Amiens, Laon, Reims, Paris, Chartres riproducono in terra la costellazione della Vergine come la vediamo in cielo.

Come in alto così in basso! scritto nelle opere di Thot. Sapere astronomico e architettonico si incrociano. I Templari avevano dunque un grande sapere spirituale.

Le cattedrali gotiche fioriscono improvvisamente e senza precedenti architettonici , si sono inoltre sempre sottratte a qualsiasi tentativo di ricostruzione. Si è voluto considerarle come successore dello stile romanico ma è completamente diverso: le prime hanno la volta a crociera a costoloni e la funzione della luce filtrata dalle vetrate, le romaniche invece creano strutture più oscure per il raccoglimento. Per le gotiche è importante la verticalità, l’elevazione verso l’alto, l’uomo elevato a simbolo di aspirazione verso una coscienza superiore.

A Chartres tra il 1194 e il 1220 durante i lavori di costruzione la popolazione e gli artigiani erano pienamente coinvolti, la cattedrale però serviva anche come centro per l’accoglienza dei pellegrini, soprattutto in occasione di fiere o feste.

Nel Medioevo era naturale organizzare fiere in concomitanza con le festività, si utilizzava anche l’interno della chiesa perchè in quel periodo non costituiva violazione di sacralità. A quel tempo era un punto d’incontro nella vita quotidiana. A sovrintendere i lavori vi era il capomastro ma non è pervenuto il nome di quello Chartres. Gli strumenti più importanti che utilizzava erano la squadra e il compasso, era uno scalpellino istruito di matematica e geometria, a volte anche ingegnere. Vi erano poi artigiani, muratori, carpentieri e vetrai, il gradino più basso, gerarchicamente parlando, era occupato dai tagliapietre.

E’ importante ricordare che le donne potevano essere tra gli artigiani e i lavoratori, non è un fatto molto noto ma erano integrate nella vita sociale e sottostavano agli stessi diritti e doveri degli uomini. Durante le prediche erano comunque stigmatizzate ma nella società svolgevano un ruolo attivo. Questo fu poi completamente negato dopo i processi alle streghe del XV secolo.

I pellegrini del Medioevo non iniziavano il percorso della cattedrale come noi, ma da sotto terra, dalla cripta. Un lungo corridoio sotto alle navate laterali, vi si scende attraverso una scala che pare non finire mai, avvolti da un’oscurità profonda, dal freddo e dal silenzio. Si giunge poi a un luogo più ampio, una cappella con un altare e la statua della Vergine Maria in legno scuro, che ha sostituito come dicevamo la Vergine nera.

Poco distante dalla cappella si trovava il pozzo, la cui acqua sgorgava da una sorgente curativa. Nella cripta ai tempi del vescovo Fulbert venne istituito un lazzeretto che ivi rimase per cinque secoli. Il pozzo è chiuso dal XVII secolo ma alcuni oggi vengono colti da nausee e malesseri. Venne chiuso e interrato perchè ritenuto di origine pagana. L’altare era locato esattamente sopra il pozzo un punto sacro. Oggi l’altare è in un altro punto. Il percorso nella criptica indica ancora simbolicamente come l’essere è avvolto all’interno di un utero per poi nascere e rinascere alla luce del giorno.

La cattedrale è costruita su un punto dove sono attive forze telluriche, una collina di granito che sporge su una piana calcarea. Il calcare affatica il corpo, il granito lo rivitalizza. Il nome stesso di “Chartres” deriva da Kalk in tedesco, calcare e si ritrova anche nella parola Karnak (città egizia).

Il parallelismo con i Celti è significativo, Chartres è costruita su un poggio dove prima sorgeva un tempio gallo-romano, può concentrare le vibrazioni energetiche provenienti dal sottosuolo grazie alla galleria “isolante” che è stata scavata attorno a questo poggio. Inoltre un’altra sopravvivenza della tradizione celtica di cui vi è traccia in varie cattedrali gotiche è il culto delle Vergini nere.

Il prossimo articolo sarà dedicato alla geometria sacra

Sara Valentino

Fonti: La “Cattedrale di Chartres” (frammentiarte.it); Gotico segreto di Sonja Ulrike Klug – Arkeios Edizioni;Templari – Cattedrali gotiche (templaricavalieri.it) ; I Celti e le Cattedrali Gotiche – VivIrlanda, il Blog

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