Cesare vive da anni in una sorta di isolamento volontario. Ha un buco dentro a cui non sa dare una spiegazione. E allora inizia a cercare il motivo di questo suo malessere ripercorrendo i momenti più importanti della sua vita. Gli amori perduti, un figlio che non lo vuole come padre e un brutto infortunio che ha spezzato i suoi sogni di promessa del calcio. Ma in questo percorso di riflessione rabbiosa troverà presto qualcuno contro cui riversare le colpe del suo fallimento. E deciderà di vendicarsi, mettendo in moto un piano violento e salvifico, che scatenerà una serie di azioni e reazioni che lascerà il letto letteralmente senza fiato.
- Editore : Armando Editore (21 aprile 2022)
- Lingua : Italiano
- Copertina flessibile : 224 pagine
Recensione a cura di Sara Valentino
Terminato questo libro ho pensato che il caso ha voluto che arrivasse a me. A volte i nostri pensieri, molto spesso, sempre, fungono da calamite.
Cesare, il protagonista che dona anche il titolo al romanzo di Mauro Valentini, ha qualcosa in comune con me: “IT” di Stephen King, come lui anche io l’ho iniziato più volte. Ma le similitudini sono parecchie, ovviamente non sino al punto vertice del romanzo che altrimenti non sarei qui a scrivere ma altrove.
Le cose della vita, gli alti ma soprattutto i bassi ci inducono a rifugiarci sempre più in noi, a chiuderci a riccio e lasciare il mondo fuori. Così però non c’è crescita, ma soprattutto non c’è che involuzione e i pensieri si contorcono e accartocciano all’infinito dandoci la possibilità di vedere un’unica realtà, la nostra. Qui si susseguono le diapositive degli episodi dolorosi, degli sgarbi subiti, delle illusioni frantumate, delle delusioni ricevute. Si incarna un demone che assorbe ogni cosa e che limita l’essere umano dal vedere che oltre queste vicende, oltre i dolori, oltre il male subito c’è vita! Ci sono anime che ci aspettano, ci sono affetti che vanno coltivati.
Ecco che attraverso la storia di Cesare, un matrimonio naufragato, una carriera stellare distrutta, un amore meraviglioso polverizzato, un figlio che non vuole più saperne di lui, si ripercorrono le storie degli uomini che solo quando tutto è perduto scoprono che è una vita meravigliosa che vale comunque sempre la pena di essere vissuta. Ogni momento è possibile ripartire da zero!
“Tutto gli sembrava di colpo così bello e colorato, che si era imposto di non ripensare a quegli anni in cui si era cancellato dalla vita. Tutti quei mesi, quei giorni a maledire tutto e tutti… No, se avesse soltanto provato a pensare a quello che aveva fatto nel passato, a quello che si era perso, avrebbe potuto impazzire”
Cesare coverà rancore, entrerà in un vortice di follia che scaturirà in un episodio di violenza e crudeltà, spietato all’inverosimile. E’ che non mi sono sentita mai di condannare il suo operato, una vittima a volte semplicemente non ce la fa più e reagisce. Per scoprire poi che tra vittima e carnefice ma anche viceversa c’è un filo comune. Uno specchio, come sempre ci specchiamo negli altri senza nemmeno accorgerci che stiamo guardando noi stessi.
“Tutta l’essenza della sua esistenza: iniziata ogni volta daccapo senza mai portare a termine nulla. Mai una volta che avesse avuto il gusto di legger quella parola: Fine su qualcosa a cui aveva dedicato il suo tempo. L’amore, il calcio, il lavoro, le sue passioni… interrompeva tutto sul più bello e poi quando riapriva il suo destino doveva rileggere con dolore le parole indietro e da lì ricominciare”
Mi sono commossa, un libro che scava nella psicologia umana e ne scandaglia gli anfratti più nascosti.
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