Consiglio di lettura – I ponti di Madison County – Robert James Waller

Trama
Robert Kincaid è un singolare, quasi mistico viaggiatore dei deserti asiatici, di fiumi lontani, di antiche città, un uomo che sembra non appartenere al suo tempo. Francesca Johnson, un’italiana giunta in America come sposa di guerra, vive tra le colline dello Iowa meridionale e, di tanto in tanto, torna col pensiero ai suoi sogni di ragazza. Nessuno dei due ha mai cercato qualcosa di diverso da ciò che ha, ma quando Robert, in viaggio per un servizio, entra nel cortile di lei per chiedere un’informazione, il ritmo delle loro esistenze si spezza sotto la forza di un’emozione inesprimibile. L’incontro tra Robert e Francesca diventa rapidamente un legame profondo e ciò che accade durante pochi giorni di una torrida estate, presso i vecchi ponti coperti di Madison County, è per entrambi un’esperienza così intensa da trasfigurare i luoghi consueti e i gesti quotidiani. I momenti trascorsi insieme diventano un patrimonio raro e prezioso di sentimenti a cui attingere per il resto della vita e che sopravviverà a loro stessi. Una storia appassionante, che riscopre nell’amore la forza originaria dell’esistenza, una vicenda profondamente commovente, espressa in una prosa lirica, che consacra Robert James Waller autore fra i più rappresentativi della nuova narrativa americana.
“ci sono canzoni che nascono dall’erba punteggiata d’azzurro, dalla polvere di migliaia di strade di campagna”
Si apre così questo romanzo, perché è una canzone melodica, struggente e poetica, perché scava nelle emozioni umane.
Ambientato nel 1965, nello Iowa, è la storia di un uomo e di una donna e di un amore che trascende il tempo e lo spazio.
Francesca, sposata a un uomo che ama ma di un amore “tranquillo”, è  rinchiusa e ingabbiata in una vita vuota e monotona con due figli ormai adolescenti.
Un giorno, quando il destino l’ha voluta sola in un pomeriggio caldo d’estate, un furgone si ferma dinanzi alla sua fattoria e scende un uomo, Robert, un fotografo che le chiede un’indicazione.
Quello che traspare dalle pagine è la forza, la potenza e l’intensità di questo amore; emozioni che non vedono ostacoli e trascinano il lettore dentro la storia d’amore.
Al di là della trama, che è bellissima e davvero estremamente emozionante e commovente, questo romanzo permette diverse riflessioni.
“Da dove traeva origine la barriera che era stata eretta contro la libertà?… Perché quei muri e quelle recinzioni a impedire relazioni aperte, tra uomini e donne?” 
Come se i confini fisici che abbiamo intorno alla fine divenissero anche quelli della sfera privata e in qualche modo rimanessimo bloccati nei rapporti matrimoniali più intimi.
O forse semplicemente l’emancipazione femminile di quegli anni, all’inizio di un nuovo percorso, spaventasse l’uomo.
Robert guarda Francesca e in lei vede una donna bellissima, ma non esclusivamente dal punto di vista estetico, la ammira nella sua interezza, ne legge l’anima, ne assapora la genuinità e viene affascinato dalla sua intelligenza.
Robert viene definito, e si definisce, l’ultimo cowboy perché crede, e lo credo anche io, che sia un uomo in via d’estinzione.
“Alla fine saranno i robot e i computer a occuparsi di tutto. Gli esseri umani gestiranno le macchine, ma per questo non sono necessari coraggio o forza. Gli uomini stanno a tutti gli effetti sopravvivendo alla loro utilità” 
Non c’è più molto spazio per i sentimenti, non c’è più rispetto per la natura, ma l’aggressività rimane e tiene lontani gli uomini l’uno dall’altro.
Il messaggio più bello è quello dell’amore vero, che se lo è, non può mettere briglie né incatenare.
“In un universo di ambiguità, questo genere di certezza viene una volta e una soltanto, per quante vite si possano vivere”.
a cura di Sara Valentino
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