Consiglio di lettura: Vasco Pratolini – Cronaca familiare

Trama  

“Questo libro non è un’opera di fantasia. È un colloquio dell’autore con suo fratello morto. L’autore, scrivendo, cercava consolazione.” Inizia così l’opera più intima di Pratolini, dedicata al difficile rapporto con il fratello perduto. Orfani di madre, i due bambini vengono presto separati: Vasco resta nell’umile casa paterna, Dante cresce nella dimora del Barone dove, ribattezzato Ferruccio, vive come “in un acquario – senza sbucciature ai ginocchi, senza segreti né scoperte”. Ancorati a mondi troppo distanti, divisi da rancori sempre più indicibili i fratelli restano due estranei. Finché, alla morte del Barone, Ferruccio deve lasciare il mondo dorato che lo aveva risucchiato per capriccio e l’argine che ha tenuto separati lui e Vasco crolla. Con esiti imprevedibili e drammatici. Piccolo classico che tratteggia con sofferta onestà la complessità degli affetti famigliari, il romanzo è al tempo stesso un canto all’innocenza spezzata, straordinaria prova d’autore di un maestro del Novecento.

Copertina flessibile
Editore: BUR Biblioteca Univ. Rizzoli (15 febbraio 2012)
Collana: Contemporanea
Lingua: Italiano
ISBN-10: 8817076473
ISBN-13: 978-8817076470

Oggi vi parlo di questo scrittore, Vasco Pratolini, personalmente lo ritengo uno dei migliori italiani, ma dimenticato. Peccato, perché con la sua prosa semplice, i suoi romanzi di un umanità eccezionale, ad esempio Cronaca familiare, riuscirebbero ad educare al meglio, se fatti leggere nelle scuole alle nuove generazioni. Non possiamo non menzionare “Metello”, “Cronache di poveri amanti”, “Le ragazze di San Frediano”, dove si parla del popolo vero e ricco di umanità.

Non importa se le storie sono ambientate in tempi a noi lontani, ma si respira l’anima vera del popolo, quella che oggi è stata annullata dalla modernità. Personalmente, leggendo i suoi libri e conoscendo i posti dove si svolgono le sue storie, ritengo che offra al lettore uno spaccato di ciò che erano le zone in cui vivo e che oggi è scomparso. Spero di riuscire ad invogliare a leggere questo grande scrittore a torto dimenticato.

Più che un romanzo, “Cronaca familiare” è una biografia di un periodo della vita dell’autore, che lo segnerà per sempre.
Il libro narra del rapporto tra lui e suo fratello, inizia con la nascita di quest’ultimo che causa la morte della loro madre. Vasco ritiene suo fratello responsabile e inizialmente non riesce a perdonare il fratello. Tra i due non ci sono rapporti anche perché durante l’infanzia vengono separati, Ferruccio viene affidato ad una famiglia abbiente dove viene educato con tutte migliori attenzioni, Vasco invece rimane con il padre e la nonna.
I due si ritroveranno più in là negli anni, ma l’autore, al primo incontro fugge…. Poi ci penserà Ferruccio ad andarlo a trovare a casa, e questa volta Vasco lo accoglie con entusiasmo. Da quel momento in poi i loro rapporti miglioreranno e affronteranno varie vicissitudini che immaginate bene, essendo una biografia, come termineranno.
In quel breve periodo di vita che passa insieme al fratello riesce a compensare parzialmente la mancanza della madre. Ci fa rivivere alcuni episodi in cui assapora il legame di famiglia che si era precluso in giovane età con l’assenza degli affetti più cari.

a cura di Alberto Bonechi

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