Da lontano, Venezia. I viaggi di Marco Polo Eufemia Griffo

Recensione di Sara Valentino

Torno da un viaggio magnifico, quello che Eufemia Griffo ha narrato nel suo ultimo romanzo: “Da lontano, Venezia. I viaggi di Marco Polo”. Dopo aver avuto il grande piacere di intervistarla in diretta mi sono ritrovata a leggere il romanzo come ascoltandolo letto da lei.

La copertina, a opera di Michelangelo Rossato, riassume in un unico disegno l’epopea di Marco Polo e tutto ciò che i suoi azzurri occhi hanno visto, amato e sognato.

Se pensate che questo romanzo sia un ennesimo lavoro a narrare solo le vicende de Il Milione allora vi sbagliate, è molto diverso e tanto di più. Prima di ogni altra cosa c’è Marco, un ragazzino e i suoi sogni e poi un uomo, l’uomo e la sua lealtà e onestà. I sentimenti trovano un luogo essenziale in questa opera.

“Erano storie così preziose che un giorno decisi di trascrivere tutto nei miei quaderni, in modo che le sue parole, così come lei le pronunciava, vivessero per sempre nei miei ricordi”

La prima parte inizia a Venezia nel 1983 e vede Margherita Polo, narrare le vicende del suo avo, a sua volta apprese dalla cara nonna, al figlioletto. Questo escamotage l’ho trovato interessante perchè rende il romanzo adatto a un pubblico più vasto, adatto anche ai ragazzi. Margherita con la sua dolcezza e lo sguardo all’orizzonte, racconta le avventure di Marco Polo come favole della buona notte. Ed è proprio come se l’autrice le narrasse a tutti noi.

“tornerò quando le ombre della notte caleranno sul sole e la mia voce sarà l’unico suono che spezzerà il silenzio”

La voce narrante di Eufemia Griffo è poetica, il giusto per enfatizzare alcune scene e per cullare la mente del lettore che esce da questa storia colmo di amore, anche se il cuore di Marco Polo resterà sempre un po’ ammaccato, lì sarà l’unico luogo dove non sarà libero di navigare, viaggiare e approdare.

Cosa significa per Marco Polo viaggiare? Quanto è grande il mondo? E quante volte nei suoi occhi azzurri si è specchiata la meraviglia di luoghi stupefacenti?

E’ come un fuoco che brucia dentro, una voce lontana che ti chiama, e allora tu decidi di andare, partire, sfidare ogni cosa e iniziare l’avventura”

Mi sembra quasi che questo viaggio sia un viaggio iniziatico, il viaggio della vita di tutti noi. A volte bisogna lasciare porti sicuri, altre solcare i mari burrascosi e contenere la paura di essere braccati, divorati persino. Ci sono però incontri che resteranno per sempre parte di noi, legami d’amicizia che superano le distanze e il tempo, ci saranno anche i dispiaceri, il dolore e gli addii. Alla fine però torniamo a casa, il nostro porto sicuro.

Di meraviglia in meraviglia veleggiamo fino alla seconda parte, dove Marco, imprigionato a Genova, incontra Rustichello e gli racconta di luoghi da sogno e di Khanbaliq e del Grande Khan, della sua famiglia e della bellissima figlia. Venezia resta però sempre viva negli occhi e nel cuore di Marco, anche da lontano.

Lezioni di vita molto importanti apprendiamo durante questa lettura, oppure le ripassiamo, mentre ascoltiamo Marco e il Khan giocare a scacchi e disquisire, la vita va vissuta come una partita a scacchi, noi ne siamo l’anima.

Marco! Tieni a mente quello che ti ho ripetuto molte e molte volte. Fanno la spia, soppesano ogni cosa e non credere che tutti lo facciano con benevolenza, anzi, molti lo fanno con sospetto e gelosia”

Un ultimo desiderio mi ha commosso, fatto rabbrividire per la grande esplosione emotiva, nulla è mai fine a se stesso nella vita,

La terza e ultima parte del libro è un breve saggio con appunti di viaggio, una nota storica esplicativa e dettagliata.

Trama. Margherita Polo, discendente del famoso Marco, racconta “Il Milione” a suo figlio Lorenzo, di otto anni. Alternandosi con Rustichello da Pisa, narrerà il viaggio di Marco e la sua vita nel Catai, facendo rivivere Kubilai Khan, l’imperatrice Chabi, Kokachin, Niccolò e Matteo Polo. Parlerà dell’amore tra Marco e Kokachin, lieve come la carezza del vento, dell’amicizia, del coraggio, dello spirito di conoscenza, dell’avventura, del sogno. Emerge il legame di Marco con la sua Venezia, vissuta o sognata; quello del Khan con le città che governa senza conoscerle, illusorie e invisibili, rese reali solo dai racconti di Marco, e sarà il Khan a rivelare a Marco il senso della vita: essere responsabili delle proprie scelte, giocatori e non pezzi sulla scacchiera dell’esistenza. Nella fusione tra passato e presente, Margherita e Lorenzo scriveranno l’epilogo di una storia ancora viva.

Editore:Le Mezzelane Casa Editrice

Collana:Historica

Anno edizione: 2021

In commercio dal: 26 marzo 2021

Pagine: 256 p., Rilegato EAN: 9788833285368

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