Dacci oggi il nostro male quotidiano di Massimo Rossi

Trama

Dalla polverosa Africa a una livida Treviso, il destino è in un paio di scarpette da corsa. Quelle di Akiki, un ragazzo dalla pelle scura che per sopravvivere deve rubare per altri. Da Treviso all’Oregon, il destino è in un corpo di Forze Speciali a cui un uomo, David, ha affidato tutto sé stesso e sacrificato la sua famiglia. Una pista da corsa è il punto d’incontro di David e Akiki. Entrambi conoscono il male nelle sue pieghe più profonde. Ma è un male troppo radicato, vivo e violento. Difficile oltrepassarlo, semplice restare intrappolati nelle sue spire. Sembra, però, che per ottenere il bene a volte l’unica via da percorrere sia proprio quella del male.

 

 

Copertina flessibile: 269 pagine

Editore: Scrittura & Scritture (29 novembre 2018)

Collana: Catrame

Lingua: Italiano

ISBN-10: 8885746063

ISBN-13: 978-8885746060

“Ho girato dappertutto, sono stato in mille posti, per tornare spesso al punto di partenza. ho vissuto in un labirinto senza sapere dove avrei dovuto andare. Cosa dovevo cercare. E non lo so nemmeno adesso. Un giorno arriverà uno e spegnerà la luce, e se mi chiederà che cosa ho fatto nella vita, non saprò che risposta dargli”

Un labirinto è proprio quello in cui veniamo letteralmente catapultati da Massimo Rossi, un labirinto è quello che ogni personaggio di questo romanzo si troverà ad affrontare, un labirinto che a volte non avrà uscita, un labirinto dai corridoi bui, dalle pareti nere, come solo gli incubi peggiori possono essere.

“Dacci oggi il nostro male quotidiano” è uno specchio del nostro mondo, racconta di una contemporaneità, di una quotidianità, che apparentemente è nascosta, della quale non vogliamo, e nessuno vorrebbe essere, testimone.

Viviamo in un mondo dove esiste solo il denaro, il desiderio di appagare il piacere, il potere e i valori umani sono quasi l’ultimo baluardo di un’umanità spenta, triste senza futuro.

“Imparerai così che l’unico modo che funziona per sconfiggere il nemico è affrontarlo senza scappare”

Nessuno che si guarda negli occhi, che cerca di vedere il dolore negli angoli delle vie, la solitudine.

Eppure i ragazzi, i nostri ragazzi hanno ancora la voglia di crederci, di guardare agli altri non come diversi, non come emarginati, non come esseri da tenere a distanza, ma come amici e fratelli.

L’autore narra una storia che coinvolge diversi personaggi, apparentemente distanti, ma inverosimilmente, con maestria, concatena i passaggi amalgamandoli senza sbavature nè forzature.

Che cosa avranno in comune, o come potrebbero incontrarsi: Akiki,un ragazzino giunto dall’Africa che porta con sè un sogno meraviglioso, una speranza e un dolore enorme; David Scarpa, un buttafuori di un locale privè dove nelle ombrose sere di Venezia c’è chi ama sollazzarsi; Josh un ragazzino che ama la corsa e conserva un cuore d’oro?

“Un giorno ti dissi che senza di te non sarei mai più riuscita a vivere. Ti dissi che ti avrei amato per sempre. La tua risposta fu che le cose non durano per sempre. Oggi posso dire che avevi ragione tu, che le cose cambiano. Che tu sei cambiato. Mai e sempre non esistono, fa davvero male riconoscerlo, un dolore atroce. Tu avevi ragione e io mi ero sbagliata”

Come marchi nella carne, così anche noi possiamo sentire il dolore emotivo che affligge i protagonisti di questo romanzo, la vita non è mai come ce la prefiguriamo, tutto cambia anche repentinamente,ci sono i vinti e i vincitori, i primi lottano annaspando per evitare di annegare nel mare nero della vita.

Il nero è assoluto qui, è profondo e ci sono uomini e donne indegni di questo nome per le cattiverie gratuite, per la crudeltà verso i propri simili in nome del dio denaro, un dio che porta alla perdizione.

Ho letto le pagine di “Dacci oggi il nostro male quotidiano” senza respiro, mi sentivo soffocare, ho toccato l’apice dell’alta tensione, ha un ritmo incalzante e l’autore ha il dono di rendere vivi i sentimenti e di vibrare le emozioni nel lettore. Volevo fermarmi e non vedere come sarebbe finita, ma allo stesso tempo sapevo di dover accompagnare questi amici fino in fondo. Con le lacrime agli occhi, ci sono stati momenti in cui ho guardato l’orizzonte aspettando qualcuno, nella speranza che arrivasse.

“Una volta ci credevo. Poi ho visto tutto il male di cui sono capaci gli uomini, e non ci credo più. Non credo più a nulla.”

Massimo Rossi scrive una storia che purtroppo potrebbe essere vera, il male è insito nell’uomo, ma la speranza nel genere umano non va perduta. A volte è necessario il male per combattere il male, a volte tra le ombre nere del destino, come un bucaneve sboccia il dono raro dell’amicizia.

Sara Valentino

Please follow and like us:
error0
fb-share-icon20
Tweet 20
fb-share-icon20

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.