Enea, lo straniero. Le origini di Roma di Giulio Guidorizzi

Recensione di Sara Valentino

Giulio Guidorizzi rilegge per noi Virgilio, ce ne regala un saggio che ha la stessa capacità narrativa del romanzo. Ci conduce ai tempi di Enea, all’indomani della guerra di Troia, la storia di un eroe con le sue paure, i dubbi, i dolori per la sorte avversa. Una storia che ci cinge nel profondo per quanto è comprensibile il suo essere sempre uno straniero, un profugo lo definiremmo oggi, ecco il paragone così tanto contemporaneo a noi. Pensiamo alla nostra terra, pensiamo a doverne fuggire, a cercare un luogo dove approdare, un luogo da poter chiamare casa, un luogo dove non sentirci stranieri.

Il fondatore di Roma, “I Romani non pensavano così. Il loro eroe fondatore veniva da una terra lontana, ma arrivando non trovò il deserto: solo uomini selvatici e primitivi. Eppure non li volle come schiavi ma come compagni”

Il destino gli aveva concesso, le parche lo avevano filato, di salvarsi dalla distruzione di una città famosa per fondarne un’altra, che sarebbe stata grande e gloriosa.

Non ho potuto che immedesimarmi in questi racconti epici, come rapita da un sogno in un regno lontanissimo nel tempo.

“Infinite stelle luccicavano sopra i tetti delle case e sulle mura, e sembrava davvero che il cielo si fosse aperto e la galassia rotolasse nel buio come una cascata. Nessuno poteva saperlo, ma quelle stelle stavano brillando per l’ultima volta su Troia, poi si sarebbero accese sopra le sue rovine fumanti”

Dieci anni di assedio, dieci anni di un incubo, le donne a cantare e ballare per le strade dopo aver visto figli e mariti uccisi dai Greci.

Enea era stato forte e coraggioso, aveva affrontato gli Achei senza mai indietreggiare di un passo, eppure non provava gioia neppure ora che iniziava la pace. Aveva sfidato la morte, era stato ferito, aveva ucciso… il suo cuore era pesante.

Ciò che ho fatto mio, dopo la lettura, non è tanto la storia che è conosciuta ai più, seppure qui raccontata con l’occhio amorevole di un grande e appassionato saggista, ma le lezioni di vita che ne emergono.

Emerge l’amore di un figlio, Enea, verso il padre e la condiscendenza, nonostante il disaccordo, per lasciargli la volontà di decidere quando uscire di scena, dalla vita. Lo sforzo sovrumano per convincerlo a fidarsi, ad affidarsi a lui. Brividi sulla pelle mentre leggevo e anche ora nel momento in cui ve ne parlo. Della fuga di Enea ci sono varie versioni però qui emerge il suo coraggio, figlio di una dea gli viene concesso di allontanarsi da una città distrutta e portare con sè ciò che più gli è caro. Portare via la memoria e la speranza più che oro e gemme.

Che dire di questo passaggio che mi pare così tanto attuale?

“Ora non abbiamo più niente, siamo profughi senza più patria. Ma qualcosa ci è rimasto: i nostri Penati e la nostra memoria. “

Ci sono passaggi che rendono le scene dipinte a colori vivaci, non lasciando nulla all’immaginazione ma al contrario portandoci, con la stessa, in mezzo al mare, pronti a partire a volgere lo sguardo verso l’orizzonte.

“Non appena l’ultima vela nemica scomparve oltre l’orizzonte, i superstiti tornarono verso la città saccheggiata. Il cielo era nero di avvoltoi e di corvi che scendevano a spolpare i corpi; il nauseabondo odore della composizione si mescolava a quello acre della cenere.”

Un’eco lontana nell’aria, quella dei superstiti che con gli occhi al cielo, nel dolore, pensano ai loro cari fatti prigionieri, saperli vivi ma chissà dove, lontani e sapere di non poterli mai più rivedere.

“Un grande pianto senza parole saliva da quelle navi, come se contenessero tutto il dolore del mondo”

Stranieri per sempre, uomini senza patria in un viaggio diretti verso l’incerto. Trovano spazio i segni, i sogni premonitori e i viaggi nell’oltretomba a illuminare la via con una fiammella debole e incerta. Enea è il prescelto, con coraggio dovrà varcare molte porte, superare tante onde per arrivare a compiere il suo destino.

I libri per due volte in pochi giorni mi hanno portato a Tiro e questa volta ho conosciuto la tremenda, triste e tragica storia di Didone. La scelta di Enea e la motivazione reale della sua lacerante decisione.

Concludo con questa citazione che mi pare un grande messaggio per tutti noi, la storia di Enea ci insegna.

“Sapevo che saresti venuto; qui il tempo, giorni e mesi, non esiste, è tutto come se fosse un unico istante. Durante la vita, talvolta accade di vivere momenti perfetti, senza passioni, senza dolori, come se una suprema calma ti avvolgesse e ti sentissi in armonia con il tutto, dentro e fuori di te: quaggiù, questa è la felicità riservata ai buoni.” e poi un messaggio d’amore, l’amore più grande di un padre verso il proprio figlio.

 

Trama. I Romani sapevano di discendere da un advena, uno che viene da fuori, accompagnato da fuggiaschi che avevano attraversato il mare rischiando mille volte di morire e scomparire nelle acque. «L’impero romano, – scrisse Seneca, – ha come fondatore un esule, un profugo che aveva perso la patria e si portava dietro un pugno di superstiti alla ricerca di una terra lontana… Farai fatica a trovare ancora una terra abitata dagli indigeni: tutto è il risultato di commistioni e di innesti». I Greci al contrario pensavano di essere nati dalla terra, come un albero. Gli Ateniesi si vantavano di essere autoctoni: il loro primo re, Cecrope, era sbucato dal suolo come un serpente e per questo aveva la parte inferiore del corpo coperta di scaglie. «Noi siamo stati sempre qui, – dicevano, – la nostra gente è nata da questa terra; possiamo accogliere i supplici e gli stranieri, anzi è la nostra legge a imporlo, ma i veri Ateniesi saremo sempre noi, i figli del serpente». I Romani non pensavano cosí. Il loro eroe fondatore veniva da una terra lontana, ma arrivando non trovò il deserto: solo uomini selvatici e primitivi. Eppure non li volle come schiavi ma come compagni.

  • Peso articolo : 240 g

  • ISBN-13 : 978-8806235611

  • Copertina flessibile : 180 pagine

  • Dimensioni e/o peso : 13.5 x 1.5 x 20.8 cm

  • Editore : Einaudi (25 agosto 2020)

  • Lingua: : Italiano

  • Link d’acquisto

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