Equinozio d’Autunno… Mabon e la mitologia

Equinozio d’Autunno – 22/23 Settembre

Mabon è un’antica festività celtica che indica il penultimo ciclo dell’anno agricolo, quello che indica la chiusura della stagione dei frutti e l’imminente avvicinarsi della stagione della morte, l’Inverno.

L’equinozio d’Autunno, dove notte e giorno sono ugualmente suddivisi è il tempo dell’equilibrio, ora la luce inizierà a diminuire lasciando il posto all’oscurità.

E’ il tempo di fare un conto, di mettere sulla bilancia ciò che si è raccolto durante l’anno, così nell’agricoltura come nell’anima. Ma è il momento anche dell’accettazione dei frutti, di accogliere ciò che la terra ha donato e di imparare a godere di ciò che si ha.

La magia di Mabon è l’abbandono, l’accettazione e la preparazione alla trasformazione.

LE PIETRE DI MABON: Diaspro paesaggio, Diaspro rosso, Agata

E’ il tempo del raccolto, la vendemmia dell’uva, dono di Dionisio. Il tempo di sapere il vino a fermentare nelle botti al buio a rappresentare il passaggio, la trasformazione, il cambiamento.
Il simbolo di Mabon è la Cornucòpia, letteralmente “Corno dell’abbondanza”, dal latino cornu (corno) e copia (abbondanza). E’ un simbolo mitologico di cibo e abbondanza.

Un viaggio nella mitologia…

Le divinità Celtiche

Presso i Celti, dai quali il sabbat trae origine, troviamo la figura di Mabon, o Maponos, il giovane «figlio della Luce», che discende agli inferi.
Anche la Dea cambia volto è ora una vecchia stanca ma Saggia, a volte scorbutica, dall’aspetto spaventevole e il carattere difficile.
Le divinità Greche

L’Equinozio d’autunno ci riporta alla mente il mito di Persefone e Demetra. Era in questo periodo che si svolgevano a Eleusi i Grandi Misteri.

Le divinità Romane

Settembre era il mese dedicato a Cerere nell’Antica Roma, dea dei Cereali assimilata a Demetra e a Mithra, considerato demiurgo e kosmokràtor: signore e animatore del cosmo, funzione simboleggiata da un globo che teneva in mano.
In epoca ellenica Mithra fu assimilato al greco Hermes e all’Egiziano Thot per via della sua funzione di «mediatore cosmico».

Le divinità Norrene

Per i nordici dobbiamo parlare di una triade: Freyja, moglie di Odino e dea della Fertilità, della magia e della divinazione raffigurata mentre indossa Brisingamen, lo splendido gioiello creato dagli gnomi;
Baldr, il giovane e splendido Dio solare che, ucciso dal ramo di Vischio, discende nel regno di Hel.
La triade si chiude con Elfi e Gnomi, creature dell’Altromondo rappresentanti le anime degli antenati e degli spiriti della Terra.
L’Altare cristiano

La chiesa Cattolica non festeggia l’importanza simbolica dell’equinozio, ma esso viene celebrato con nomi e vesti cristiani. La figura Cristiana di spicco in questo caso è San Michele Arcangelo, il cui culto nasce nella chiesa orientale nei primi secoli del Cristianesimo e in seguito si diffuse in tutta Europa, sovrapponendosi al culto di divinità solari delle feste d’autunno.
Accanto a San Michele, la religiosità popolare non poteva dimenticare la Madonna, personificazione della Madre Terra, che si prende cura dei suoi figli assicurando loro la fertilità e l’abbondanza per l’anno successivo.
In diversi paesi d’Italia la fine dell’estate è sancita proprio dalla festività dedicata alla madonna locale.

Fonti: https://www.cronacheesoteriche.com; https://geabracciali.com

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