Giostra di sangue di Germano Tarricone e Fabio Orrico

Trama

Chiara ha 19 anni ed è in procinto di vivere la sua prima storia d’amore. Tutto, nella sua vita, potrebbe essere bellissimo.
Ma Chiara è anche l’unica sopravvissuta a un letale serial killer, un angelo vendicatore venuto a riscattare le debolezze degli umani attraverso l’ecatombe di ciò che è puro.
In una Roma luminosa e oscura si gioca la partita definitiva tra questa moderna incarnazione del male e Chiara: una partita estrema la cui posta in gioco è la possibilità di una vita normale.
La città eterna è insieme sfondo e organismo vivente in questo thriller labirintico, abitato da personaggi memorabili: Patrizia, una poliziotta determinata e protettiva; Faedi, vecchio cronista, il cui cinismo scatena per la seconda volta la furia del serial killer; Paul Dimmer, militare in congedo, che vive unicamente per placare la propria sete di vendetta.
Giostra di sangue è una battuta di caccia che attraversa lo spazio e il tempo e non fa prigionieri.
E’ un giallo lucido e incalzante dove l’arma più tagliente è il passato, che aspetta paziente i protagonisti per squadernarne le vite, come una risata improvvisa e folle, nel buio.

Link d’acquisto: Giostra di sangue

Formato: Formato Kindle
Dimensioni file: 2277 KB
Lunghezza stampa: 373
Venduto da: Amazon Media EU S.à r.l.
Lingua: Italiano
ASIN: B07FLZ3FG6

a cura di Fabiana Farina

Premetto che amo alla follia i thriller psicologici quelli che una volta finito di leggere rimani disagiata psichicamente più tu che i protagonisti del libro. In questo caso ho trovato un libro di buon livello, non eccezionale, ma quanto basta per turbare la psiche del lettore per tutto il tempo che ce ne vorrà per finire la lettura. È un racconto che all’inizio scorre lento, che ci prende per mano facendoci addentrare in un incubo senza fine e da un tratto, verso la fine, arriva quella scarica di adrenalina che Ti tiene incollata alle sue pagine.

“I nostri occhi si nutrono di tenebre. I nostri corpi cibo per vermi.”

Il romanzo si può articolare in due parti che scorrono parallele, una dove incontriamo Beatrice Lorenzon/Chiara Rossi, una ragazza diciannovenne, unica superstite, che due anni prima è stata rapita dall’uomo senza volto e ora è inserita nel programma protezione testimoni e la quale vive costantemente nella paura che il suo aguzzino torni a prenderla. Insieme a Beatrice/Chiara compaiono altri personaggi, tutti ben delineati, che fanno parte della squadra di protezione e Sergio, il ragazzo di cui è innamorata e che sarà l’unico a rimanere al suo fianco. Ognuno di loro ovviamente ha i suoi incubi, che si intrecciano perfettamente nella trama.

“Erano gli stessi occhi del teschio che le era apparso sul furgone. Due orbite cave e buie. Fissando intensamente tutta quella oscurità, si poteva intuire l’inferno.”

Dall’altra parte abbiamo una specie di diario in cui si racconta la vita di Elia, un giostraio dagli occhi neri e senza un barlume di vita, un uomo con l’anima marcia.

“Nulla cresce ricoprendo la terra di sangue. Solo l’odio si nutre, senza mai essere sazio.”

La maggior parte del libro viaggia così su questi due binari, da una parte, lei, la vittima con la paura e il ricordo perenne di ciò che le è successo e con la voglia di lasciarsi tutto alle spalle e ricominciare a vivere e da l’altra il carnefice, l’incarnazione del male che deve finire il suo lavoro, ma sarà l’ingresso in scena di Paul, un ex militare americano assetato di vendetta a dar vita allo sprint finale portandoci a scoprire la vera identità dell’uomo senza volto e la rinascita di Chiara.

“Compiere il proprio destino, qualunque cosa significhi.”

Come ho detto all’inizio è un buon libro anche se per la verità non ho capito l’epilogo.
Da leggere.

“Buona parte dei filosofi del passato di sono sempre sbagliati…hanno concepiti il male come un fattore estraneo dell’essere umano, invece io sono giunto alla conclusione che la sostanza di ogni uomo è il male. L’uomo è un essere malvagio e sa di esserlo…non potrebbe sopravvivere altrimenti…Darwin con L’evoluzione della specie ci ha mostrato la via per comprendere meglio questo concetto…noi smettiamo di essere cattivi esclusivamente per interesse personale…”

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