Gli occhi di Alice Gray. Lettura condivisa sul gruppo fb

Ringrazio tutti i partecipanti alla lettura condivisa di giugno!

trama

1612. In una mattina fredda e nebbiosa, mentre il vento spazza le verdi colline del Lancashire, una giovane donna corre nei boschi, con una lettera stretta in pugno. Per Fleetwood, signora della maestosa tenuta di Gawthorpe Hall, quel foglio significa una sola cosa: tradimento. Dopo tre aborti, aspetta di nuovo un figlio dal marito Richard, e il suo più grande desiderio è dargli finalmente un erede. Almeno finché, tra le carte del marito, non ha scoperto quella lettera, che non avrebbe mai dovuto vedere: mesi prima il medico lo aveva avvisato dei rischi fatali di un’altra gravidanza. Come ha potuto Richard nasconderle un’informazione così importante? Avere un erede è davvero l’unica cosa che conti per lui? Ferita dall’uomo che ama, Fleetwood non sa che in quel bosco si imbatterà ben presto in una singolare alleata: Alice Gray, una misteriosa ragazza dagli occhi d’ambra, che conosce i segreti delle erbe e l’arte delle levatrici. Un legame sempre più stretto le unisce, finché intorno a Alice cominciano a circolare strane voci: perché si aggira di notte nei boschi e fa strani riti con gli animali selvatici? E se fosse davvero una strega, come altre donne del villaggio? Eppure Fleetwood sente che l’unica colpa di Alice è essere una ragazza povera e superstiziosa, e così decide di rischiare tutto per salvarla. Anche se questo significa opporsi al marito e alla sua cerchia. Perché in un’epoca di accuse e sospetti, essere donna è il rischio maggiore…

 

Alessandra Capponi Bellissimo! Mi é piaciuto soprattutto per la tenacia di Fleetwood

Eliana Corrado Avevo adocchiato questo libro da un po’, acquistato durante una promo e lasciato poi lì negli scaffali virtuali del kindle in attesa del suo momento. E sono contenta che quel momento sia arrivato con questa condivisa, ancor più di averlo letto con voi.
È un libro molto piacevole e calamitante, perché già dall’inizio senti come un richiamo a voler sapere sempre di più di Alice, reputata e imputata come strega, e di Flethwood (nome bizzarro) e della sua incapacità a portare avanti una gravidanza che, va da sé, nel 1600 significava moltissimo, significava avere il diritto a restare nella casa del marito, il diritto di continuare a poter essere moglie.
Il libro è un equilibrio perfetto di mistero, suspance, avvenimenti, azione che non annoia mai, tutt’altro e, per quanto non sembri, è ricco di dettagli storici che vengono disseminati nella descrizione di un abito, di un cibo, di una usanza, di un libro o di una Bibbia, di una legge, di una credenza… un animale.
Le pagine scorrono, la lettura procede in un crescendo, poi una pausa, un picco e poi una discesa… e il lettore resta come stregato, sì questo il termine giusto, dalla storia. Un libro che mi è piaciuto moltissimo e che, confesso, nel finale mi ha spiazzato, perché c’è pure un colpo di scena cui solo col senno di poi ci sarei potuta arrivare. I personaggi sono tutti molto ben caratterizzati e si muovono vivi sulle pagine, saltano fuori dalle righe, ti vengono incontro, di alcuni, come ad esempio Roger, ne percepisci i ghigno e l’ombra in maniera assai realistica.
Fino alla fine ho pensato che fosse tutto inventato e poggiato solo su una base e un contesto storici, e invece, sorpresa dopo sorpresa, scopro che molti dei personaggi sono veri, che davvero è esistita Fletwood, davvero Alice ha subito un processo con accusa per stregoneria, e che davvero è esistita la casa dei S
E questo mi ha fatto ancor più apprezzare la lettura.
Credo che leggerò altro di questa autrice e che consiglierò questa lettura a molti.
Una lettura che ha confermato il mio iniziale intuito che mi portava a dire “questo libro sa di buono”.

Cassandra Lloyd Questo libro mi aveva, incuriosita fin dalla prima volta che lo avevo visto in libreria e sono stata davvero felice di averlo letto in vostra compagnia. La storia ti cattura subito e il ritmo incalzante non ti fa staccare dalle sue pagine. Mi è piaciuta molto la protagonista e l’ambientazione del romanzo. Il finale è decisamente particolare e al tempo stesso perfetto per la conclusione della vicenda narrata. 

Eufemia Griffo Gli occhi di Alice Gray, di Stacey Halls, è un romanzo storico che si ispira al processo per stregoneria delle Streghe di Pendle Hill del 1612.

La storia si ambienta nel 1612, nella contea del Lancashire, Inghilterra nord-occidentale. Re Giacomo I, nel 1597, scrive un trattato sulle presunte streghe dal titolo Daemonologie. Questo trattato scatenerà una caccia crudele che avrà come esito finale, la cattura, un’orrenda prigionia e infine la morte per impiccagione, delle donne accusate di intrattenere rapporti col diavolo, con i famigli, di praticare la magia e malefici. In breve sono tutte accusate del reato di stregoneria. In realtà il più delle volte si trattava di donne povere o sole che a causa di un litigio, avevano attirato su di sé l’ira di qualche vicino di casa e per questo motivo venivano denunciate alle autorità.

Tra loro però c’erano anche donne che possedevano una conoscenza profonda delle erbe con le quali preparavano ricette naturali per aiutare i deboli, i malati e le partorienti.

In questo contesto si inserisce la figura di Alice Gray, una ragazza figlia di una donna che possiede l’antica conoscenza delle erbe e di Fletwood, una giovane donna aristocratica. Un giorno Fletwood scopre una lettera indirizzata a suo marito, nel quale il dottore di famiglia, gli annuncia il rischio di morte della moglie nel portare avanti la sua gravidanza, dopo l’aborto che ha già subito. Fletwood rimane sconvolta poiché non capisce perché Richard le tiene nascosto segretamente il contenuto di una lettera che la riguarda.

Un giorno la giovane nobildonna incontra Alice, nel bosco antistante la tenuta nobiliare in cui ella vive con il marito. Tra le due ragazze nasce una sorta di connubio che si basa inizialmente sulla diffidenza, ma che man mano si trasforma in amicizia e una fiducia reciproca, fino a portare Fletwood a una sorta di dedizione nei confronti di Alice, ragazza semplice ma misteriosa, profonda conoscitrice delle erbe, con le quali curerà la nobildonna per permetterle di portare a termine la gravidanza.

Ma chi è Alice Grey? Cosa raccontano i suoi occhi? Perché viene accusata di stregoneria?

Perché Richard non rivela a sua moglie di essere in pericolo di vita?

Mentre sulla scena si muovono persone malvagie e senza scrupoli, che provano un piacere perverso a infliggere dolore alle donne, dall’altra ci sono persone come Fletwood che metteranno in pericolo la loro vita, pur di giungere alla verità che porterà alla salvezza delle donne accusate di stregoneria.

Quante di loro si salveranno?

In un crescendo di emozioni, si arriva alla fine del romanzo con quel genere di rimpianto che si prova quanto ci si separa dai libri come questo.

Se la prima parte appare un po’ lenta, la seconda è un susseguirsi di grandi emozioni.

Stefania ScaramuccLettura molto emozionante e coinvolgente . Mi ha attratto fin dalle prime pagine sia per l’ambientazione nello splendido palazzo di Gawthorpe Hall e nella foresta circostante, sia per la trama, avvincente e misteriosa al punto giusto. Sapere poi che la storia è ispirata a personaggi veramente esistiti, e ad alcuni fatti realmente accaduti, rende tutto ancora più interessante e affascinante. La figura di Alice, che si manifesta proprio nel momento in cui la protagonista ne ha più bisogno, rappresenta per me la speranza, quella fiammella di luce che brilla nell’oscurità degli eventi, che le permette di non abbattersi di fronte alle difficoltà, bensì di affrontarle con coraggio. Un libro che lascia il segno, di quelli che fanno riflettere e non si dimenticano.

Giorgia Anella Fin da subito la cover e il titolo mi hanno colpito, ma era da un po’ che attendevo una chiamata per leggerlo e la condivisa è stata l’occasione che aspettavo
L’ho letto molto in fretta, perché la trama mi spingeva ad andare avanti come una forsennata dettata dalla curiosità di sapere e vedere come andava a finire. Partendo proprio dalla conclusione (che mi ha molto soddisfatta), è stato un viaggio molto interessante, soprattutto grazie ai nostri post di approfondimento. Purtroppo è un libro che tocca temi che fanno arrabbiare e soffrire, tra l’altro guidati da personaggi (la maggior parte realmente esistiti), che l’autrice ha saputo costruire magistralmente, dai protagonisti ai personaggi marginali.
Il tutto scorre veramente in maniera fluida e avvincente: belli i dialoghi, spiazzanti colpi di scena, atmosfere e ricostruzioni storiche più che attendibili.
Per concludere, direi che chi ama gli storici o semplicemente un buon libro, può prenderlo in mano tranquillamente senza il rischio di essere deluso. Consigliatissimo!

Cristina Pozzi Il tema è molto interessante, avevo già letto saggi e romanzi in merito. Questo è stato un po’ lento nella prima parte, ma ha recuperato alla grande nella seconda, tanto che ho dovuto finirlo senza riuscire a staccarmene. È evidente come spesso sia stata la miseria in cui quella gente viveva la causa scatenante dei processi di stregoneria: Janet ne è la prova, pronta a denunciare le donne più importanti della sua vita per sfuggirle. Mi è piaciuto molto quell’alone di mistero che il personaggio di Alice riesce a suscitare e che fa rimanere un po’ in dubbio fino alla fine. Sapere poi che molti dei personaggi citati sono realmente esistiti dà quel qualcosa in più.

Isabella Novelli A me è piaciuto molto. Bella la storia, ispirata ad una storia vera ed interessanti I personaggi. L’ambientazione storica è molto accurata e interessante e il ruolo della donna (vista solo come essere in grado di procreare) da cui però Flettwood si smarca in maniera molto intelligente. Discutibile la figura del marito, che pur di avere un figlio, si fa un’amante e la mantiene come una seconda moglie. Bella la figura di Alice, che soltanto per il motivo che cura con le erbe ed è diversa dalle altre, viene vista come strega. Nel finale poi secondo me, la volpe è l’animale che la identifica, le somiglia e in cui Alice si trasforma. Un bel libro molto coinvolgente che sono contenta di aver letto

Paola Nevola All’inizio non ero convinta di leggere questo romanzo, pensavo ad un libro sentimentale e la copertina non mi ispirava.
Poi grazie ai commenti positivi di una lettrice del gruppo, Eufemia Griffo, mi sono convinta a leggerlo e ne sono davvero contenta perché è uno dei libri che mi sono piaciuti di più quest’anno.
Ciò che mi ha colpita di più è che racconta una storia vera, rifacendosi ad una brutta vicenda accaduta nel ‘600 Il processo delle streghe di Pendle nel Lancashire.
E’ un epoca in cui basta poco per una donna per essere additata come strega e quindi condannata a morte, soprattutto con uomini che per ottenere una promozione e compiacere re Giacomo I, che aveva scritto un trattato di demonologia contro le streghe, scatenano una vera caccia.
In questo scenario le nostre protagoniste Fleetwood signora della magnifica tenuta di Gawthorpe e Alice Grey una ragazza dagli occhi ambrati e magnetici, di umili origini una levatrice che conosce le erbe, si alleano per combattere contro il potere di uomini come l’odioso Roger Nowell o per trovare la forza di resistere al dovere di generare un figlio anche a costo della vita.
Questo romanzo ha la facoltà di tenere viva la tensione e l’attenzione è ammaliante come la forza delle protagoniste, le atmosfere dei luoghi sono una parte fondamentale e sono vivide come personaggi. Si respira la magia del bosco, la miseria delle casupole, le lugubri bettole, la maestosa bellezza delle residenze, la paura nel buio dei pozzi delle carceri. Soprattutto il magico bosco è il luogo d’incontro tra Fleetwood e Alice, è il luogo delle erbe, è il luogo dove compaiono strane creature che possono uccidere ma anche salvare, è il luogo dove si nascondono i famigli. Non conoscevo i famigli creature che si diceva fossero demoni appartenenti alle streghe, ma che più semplicemente erano animali che avevano un legame con le donne, come poteva essere il cane di Fleetwood o la volpe dorata in cui si identifica Alice. Sono molte altrele figure importanti e forti come il marito di Fleetwood Richard, la madre e moltissimi altri, tutti inseriti alla perfezione nella trama. Non voglio svelare nulla anche se basta una ricerca per sapere come si è svolta la storia coi personaggi che sono esistiti presenti nel libro. Una storia intensa, di forti emozioni e appassionante, un romanzo che dispiace finire, davvero molto bello.

Debora Serrentino Nel complesso questo libro mi è piaciuto abbastanza: scritto bene, molto scorrevole, al punto che dopo la prima metà del libro non ci si riesce più a staccare e si vola fino alla fine. Mi è piaciuta anche la ricostruzione storica di questo evento che onestamente non conoscevo e che per certi versi mi ha ricordato la storia delle streghe di Salem. Alla fine della lettura però, il giudizio complessivo non è del tutto positivo perché i personaggi secondo me risultano piuttosto piatti, poco definiti e mi è sembrato uno spreco, una storia molto interessante e ben documentata, meritava personaggi all’altezza del racconto. Ho poco apprezzato anche il finale che mi è sembrato più vicino al romanzo rosa che non al romanzo storico.

Cinzia Cogni Questo romanzo mi ha davvero stupito, non avevo mai letto nulla sul famoso processo delle streghe di Pendle del 1612, non conoscevo esattamente cosa si intendesse per “famiglio” e per la prima volta mi è parso di entrare veramente in quel “mondo” , di percepire il dramma e l’orrore provato dalle donne accusate di stregoneria.
Aldilà della storia che si fonda con la fantasia dell’autrice, questo romanzo mi ha regalato diverse sensazioni, grazie alla capacità della scrittrice di trasportare completamente il lettore nel racconto, tanto che alla fine le due protagoniste, Fleetwood e Alice, sono diventate per me presenze reali e ho vissuto intensamente i loro drammi e le loro emozioni.
Il tema principale è la condizione della donna in quell’epoca, nobile o meno, il suo ruolo nella società era sposarsi e fare figli, purtroppo Fleetwood, signora della tenuta di Gawthorpe Hall, ha già perso tre bambini ed ora anche questa gravidanza si presenta difficile. Il destino vuole che conosca Alice Gray, figlia di una levatrice con un ottima conoscenza delle erbe mediche.
Nonostante le differenze sociali, le due donne diventano amiche, ma Alice è una ragazza misteriosa, Fleetwood non conosce il suo passato e sente che seppur si fida di lei, nasconde qualcosa di importante.
Intanto la caccia alle streghe si sta diffondendo, il re Giacomo I ne è il primo sostenitore e ben presto anche Alice verrà accusata di stregoneria e rinchiusa in prigione in attesa del processo. Fleetwood è disposta a tutto pur di dimostrare l’innocenza dell’amica e seppure incinta e ostacolata dal marito, dalla famiglia e dai conoscenti, lotterà fino alla fine affinché Alice Gray venga scagionata da quell’accusa.
Il mistero aleggia intorno a questa storia dall’inizio alla fine, per questo è un romanzo che si legge in poco tempo ed incalza a scoprire cosa nascondono gli occhi di Alice Gray. ..

Sara Valentino Ho acquistato questo romanzo perchè la copertina mi ha calamitata. E’ stato un piacere leggerlo e ancora di più in compagnia.

Gli occhi di Alice Gray è la storia di un episodio accaduto realmente quello del processo delle streghe di Pendle.

Sono da sempre attratta, brutto dirlo così, affascinata, pure così, in realtà desidero leggere queste storie, anche romanzate, per ricordare ciò che accadde. Per ricordare che il maligno si annida nei cuori degli uomini, che l’invidia e la cattiveria fanno male, le maldicenze potevano uccidere. Il maligno non è mai stato in quelle povere donne chiamate “streghe”.

L’autrice, vuole ricordare il processo di Pendle, anch’essa ne è da sempre in qualche modo affascinata, ripercorre l

a storia di Gawthorpe Hall, dei fatti tuttora misteriosi accaduti nel 1612. Già perchè Alice è esistita ma il suo nome scompare dai processi, o non appare proprio.

Attorno a questo mistero nasce un romanzo di fantasia dal tenore estremamente avvincente e avvinghiante perchè è molto difficile distaccarsi dalla lettura, forse gli occhi di Alice ci scrutano, forse quelli dei famigli ai margini del bosco li sentiamo addosso e vicini.

E’ una storia anche struggente, una storia di donne che subiscono dei soprusi, come spesso accadeva e accade aimè tutt’oggi, in forma lievemente discostante.

La giovanissima Fleetwood si trova a combattere molte guerre, una con la madre che pare non comprenderla mai, una con il marito che dopo tre aborti sembra nasconderle qualcosa o qualcuno, una contro se stessa perchè dovrà trovare la forza di reagire. Un’alleanza tra donne, ceti sociali diversi ma che non impediscono di riconoscersi quando si ha il cuore puro.

Fleetwood vuole il suo bambino

perchè per tre volte ha “fallito” nel ruolo di madre. Trasforma il senso di inadeguatezza in grande forza d’animo.

“La luce e le tenebre sono forze necessarie, si completano, diciamo, ma c’è un attimo fugace e silenzioso, in cui il giorno si arrende alla notte”

Jessica Pennini Avevo acquistato già da tempo questo libro e la lettura condivisa è stata un’occasione perfetta per leggerlo la storia e l’ambientazione mi sono piaciute molto e le vicende di Alice intrigano e tengono con il fiato sospeso fino alla fine. Ho amato particolarmente questa storia per il tema trattato, la stregoneria è un argomento che da sempre mi affascina e di cui non mi stanco mai di leggere e anche questo libro si è rivelato una piacevolissima scoperta.

Giovanna Cosatto Mi ha affascinato la storia di questa donna !Grazie per la bella condivisa e per i vostri commenti sempre così sentiti ,incisivi,profondi. Grazie alla nostra Sara e a tutti voi

Patty Bra Un libro stupendo che se devo descrivere in un’unica parola direi “ipnotico”. Era tanto che non mi capitava di rimanere incollata alle pagine, l’autrice è riuscita a creare una storia coinvolgente prima di tutto, a conquistare l’attenzione in un crescendo di suspense e tenendo un ritmo serrato. Il lettore accompagna Fleetwood nei suoi ragionamenti, nello strano rapporto con Alice Gray un’amicizia poco probabile ma indissolubile che la porterà a combattere per la libertà e per se stessa. Decisamente la protagonista è una donna fuori dal comune per il periodo storico affrontato e Alice, al suo fianco, è una figura intrigante, misteriosa, forte e che apre una visione sul popolo. Una ricostruzione perfetta degli avvenimenti, si nota una ricerca approfondita sull’argomento streghe e sul processo, niente è casuale ed è stato interessante anche seguire le procedure, entrando nei dettagli notando che la maggior parte delle volte gli uomini di potere decidevano la vita e la morte delle persone. C’è un lavoro psicologico e introspettivo sui personaggi molto professionale, l’uso di un gergo adatto alla situazione e scoprire a fine libro che tutti i personaggi presenti nella storia sono realmente esistiti mi ha lasciato stupita, l’autrice si è documentata sul processo alle streghe di Pendle Hill del 1612 e ci ha riportato i fatti costruendo intorno una storia intrigante e unica. Un lettura che consiglio vivamente.

Fabiana Farina

Questo romanzo l’avevo adocchiato già da un po’ e acquistato approfittando della promo durante il lockdown.
La sua lettura si è presentata da subito molto interessante già che il processo alle streghe di Pendle mi era completamente sconosciuto.
L’autrice con molta abilità riesce a calarci dentro a fatti realmente esisti

ti e a dimostrarci quanto pericoloso potesse essere “essere donne non conformi ai canoni dell’epoca”, quanto difficile fosse “cercare di essere madri” e quanto l’ambizione di un uomo sia stata tremendamente infame con queste donne.
La trama è molto scorrevole, di quelle che ti tengono incollata alle sue pagine.
La protagonista, Fleetwood, man mano si va avanti nella lettura, subisce una maturazione personale, da ragazzina impaurita a donna caparbia che farà di tutto per dimostrare l’innocenza per l’accusa di stregoneria della sua amica Alice Gray.
È un libro che mi è piaciuto tantissimo soprattutto per il fatto di averlo letto in condivisa con voi.

Maria Grazia Parri Il libro mi ha coinvolto fin dalle prime pagine ed è merito dell’autrice aver saputo così bene intrecciare storia, trama e fatti storici. Il periodo scelto è tra i più drammatici per l’Inghilterra, si leggono pagine in cui appare la tracotanza dei piccoli proprietari terrieri, che secondo la consuetudine rivestono purtroppo ruoli leagati all’amminastrazione della giustizia. Fleetwood che costretta dalla madre a sposare un uomo anziano appena adolescente, incontra l’uomo drlla sua vita che ha fascino, ricchezza e titolo. Le gravidanze e la continua ansia di procreare un erede si rivelano in tutta la tragicità storica: dare un maschio, il fine di un matrimonio. L’incontro con Alice. Lei non si dimentica, fin nei colori, le apparizioni nella foresta, la volpe e il suo profumo di lavanda. È una strega o conosce il potere terapeutico delle erbe? Basta poco per finire sul patibolo, dicerie, comportamenti non conenzionali, libertà di pensiero, ed ecco che si finisce in un pizzo putrido, un inferno. Naturalmente da grande appassionata di cani, mi è piaciuto molto la storia di Puck, il folletto shakespeariano, un dolce molosso salvato da una fine spietata. L’autrice è molto brava nel descrivere i particolari sia dell’ambientazione sia di oggetti, abiti per definire la condizione sociale dei protagonisti. Un libro che mi ha dato sollievo in un periodo estremamente sociale, condiviso con voi. Alice con i suoi colori ambrati, la sua profonda conoscenza istintiva dellanimo umano aiuta Fleetwood in un cammino di maturità e coraggio.

Fabiola Madaro

Un libro particolare, mi ha tenuta con il fiato sospeso. Mi sono sentita attratta fin da subito dalla copertina prima e dallo scorrere fluido dopo. Ci ho messo un po’ di più a finirlo ma solo per via di un po’ di confusione nella mente. La storia di Fleetwood e Alice mi ha conquistata, un legame di amicizia forte e sincero, che va oltre i pregiudizi, oltre gli stati sociali. Ho particolarmente detestato Richard… insopportabilmente insopportabile. Non mi è piaciuto affatto e gli avrei dato un paio di ceffoni ben volentieri! Ho adorato invece la figura di Puck, un cane dolce e intelligente, sensibile e sempre presente. Grazie davvero per questa lettura, come sempre un viaggio emozionante, ricco e in compagnia di approfondimenti e scambi di opinione sempre gradevoli e costruttivi.

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