Hermannus Contractus. Lo smeraldo nella pietra di Maria Giulia Cotini

Recensione a cura di Sara Valentino

Hermannus Contractus è un personaggio storico, dunque realmente esistito, di cui io ignoravo l’esistenza. Il pregio primario di questo volume è proprio stato quello di farmi conoscere un grande uomo passato sulla nostra Terra.

Le reliquie di Ermanno il contratto conservate nella chiesa del castello di Altshausen.

Ermanno di Reichenau, detto il Contratto o lo Storpio ci racconta attraverso la mano dell’autrice la sua storia, una storia incredibile e a tratti struggente. 

Sicuramente tutti conoscerete il “Salve Regina”, ebbene egli ne fu l’autore. Si interessò di astronomia e di astrolabi, tra le sue opere anche dei saggi sull’argomento. Un uomo che diventò leggenda, un monaco che stupì papi e imperatori. La sua storia però inizia tristemente nel rifiuto della famiglia che lo avviò al monastero all’età di sette anni. 

E’ un testo che al di là della storia che racconta, che merita di essere conosciuta, è un inno alla vita e alle persone che affrontano inimmaginabili sofferenze e che dimostrano di essere ciò che non tutti sono disposti a vedere. 

“Io, Ermanno, figlio di Wolferad, ho vissuto nel castello dei miei genitori fino all’età di sette anni. §Dalla nascita non posso camminare, fatico a parlare e sto sempre scomodo, sia seduto che sdraiato. Ma, sin dalla più tenera età, percepivo il mondo intorno a me e ne ero attratto, sebbene mi fosse impossibile muovermi nella mia stanza”

Era nato diverso, lo sarebbe stato per sempre, nessuno avrebbe mai potuto spiegargli il perchè. 

Ho letto questo libro con tanta commozione perchè anche se sono lontana più di mille anni da allora, era il 1013 quando nacque, so che la mente dell’uomo moderno non è diversa, so che gli sguardi possono posarsi indifferenti su alcune nostre diversità, oppure con sdegno come accadde a lui, denigrato e trattato da “deficiente”. 

Il messaggio è straordinario, Hermannus ha un grande cuore, tanta forza di volontà e voglia di riuscire, di mettersi in gioco, è curioso del mondo che lo circonda. Troverà nel monastero delle anime affini che sapranno aiutarlo a capire che lui vale tanto quanto gli altri, anzi molto di più. Capiterà che proverà vergogna e io con lui, immedesimata in ciò che gli accade. 

“Stai buttando via te stesso e quanto hai costruito, perchè? Te lo dico io. Perchè credi di essere indegno di vivere…”

“Preoccupati di vivere questa vita preparandoti alla prossima, ma assaporando ogni attimo del giorno nel bene e nel male. E non perdere la fede, perchè essa ti darà la forza di andare avanti”

Hermannus vive con un corpo che è una prigione dell’anima. Impara a condividere tutto anche il dolore, impara che “una frattura, per quanto dolorosa sia, se ben curata potrebbe guarire..”, impara a vivere nei libri, compagni di chi si sente solo ma una benedizione da cui trarre forza, impara a sorridere sempre, nonostante tutto. 

“Ero felice. Il bene e il male sono due facce della stessa medaglia. Io ci avevo messo tutta la vita a trovare un equilibrio tra il corpo e la volontà”

Voglio fare i complimenti a Maria Giulia Cotini, ha scritto un romanzo storico meraviglioso e una lode alla vita. Ci ha raccontato le vicende di un uomo che ha Vissuto, con la V maiuscola, nonostante la vita abbia fatto il possibile per dissuaderlo. 

Il titolo poi è magnifico: “Lo smeraldo nella pietra”, un significato così profondo, un insegnamento da portare sempre con noi. 

Grazie!

 

Trama. Hermannus (1013-1054), figlio del conte Wolferad di Altshausen e di sua moglie Hiltrud, sarebbe dovuto morire alla nascita, non avrebbe dovuto resistere alla prima febbre, era deforme e creduto da tutti un idiota. Il corpo era la sua prigione, le parole seguivano tempi diversi nella mente e sulle labbra. Ancora bambino, per allontanare la vergogna, fu portato via dalla casa paterna e dall’affetto di sua madre per essere rinchiuso nel monastero di Reichenau. La difficoltà del quotidiano, dal tenere in mano una forchetta, al parlare, allo stare seduto, sarebbe stata per chiunque insostenibile, ma la tenacia spinse Ermanno a sfidare i propri limiti. Iniziò così ad emergere il talento prima intrappolato nel corpo rigido e deforme come “smeraldo nella pietra” un talento che avrebbe suscitato la meraviglia di papi e imperatori. Hermannus fu astronomo, musico, storico e autore, tra l’altro, del Salve Regina. In questo romanzo “eroico”, è Hermannus di Reichenau in prima persona a raccontarci la straordinaria avventura della sua vita.

  • Editore : Dalia Edizioni (1 settembre 2020)
  • Copertina flessibile : 144 pagine
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