Hotel d’Angleterre di Carmine Mari

Recensione a cura di Isabella Novelli

Salerno 1911, Edoardo Scannapieco trova lavoro all’hotel d’Angleterre “Non si erano mai visti così tanti ospiti all’hotel d’Angleterre, come in quell’estate salernitana dell’11, e per essere metà di luglio si parlava già di una stagione indimenticabile. “

Durante la mattinata accadono cose strane, Geppino che lavora all’hotel scompare misteriosamente e contemporaneamente con lui si smarrisce una busta color carta da zucchero dai contenuti misteriosi” Io di quella busta ero certo; l’avevo presa in mano appena mezz’ora prima, sotto lo sguardo di Pavone e lo svizzero. Ero uscito per accompagnare la demoiselle alla carrozza, rientrando in albergo dopo pochi minuti; in quel lasso di tempo qualcuno l’aveva sottratta al registro, su questo non ci pioveva.

“In  mattinata una notizia desta l’attenzione di Edoardo”

“Vittorio Columbrino, ufficiale addetto agli approvvigionamenti del Ministero della Guerra era stato fatto secco, a quanto pareva, da una donna. Centrato con un colpo di rivoltella dritto in fronte: pallottola di piccolo calibro, secondo gl’investigatori.”

Le vicende si complicano sempre di più: la sparizione di un individuo, di una busta, un morto, e sullo sfondo un momento particolare come un’assemblea  indetta dalle suffragette del Comitato Nazionale pro suffragio femminile presieduto da Amelia Minervini, donna amata da Edoardo.

“Amelia era eccitata dall’idea di promuovere una campagna per il diritto al voto delle donne, ma era consapevole del fatto che non sarebbe stato semplice al Meridione. Le operaie erano pagate meno degli uomini, pur fa-cendo lo stesso lavoro, che spesso erano costrette a sopportare avances e altri soprusi per non essere licenziate. Il diritto al voto era il preludio per battaglie più importanti per i diritti. “

Le vicende si intersecano ed Edoardo viene messo sotto accusa per i fatti accaduti da Pavone, un piemontese che lo apostrofa violentemente e lo mette alle strette dicendogli: “Socialista delle mie braghe, tu mi dirai subito ciò che voglio sapere. Sei già schedato e non mi ci vorrà nulla a farti sbattere dentro, la prefettura è a due passi da qui.”

Una serie di intrighi a cui si aggiungono una serie di persone malfamate, conservatori ed esponenti  della malavita locale, che  complicano ulteriormente le cose oltre agli ospiti dell’Angleterre,  con vicende personali tutte molto particolari. 

Un romanzo storico che diventa una spy stories con molteplici scenari e colpi di scena, in un’ambientazione storica veramente molto accurata. Una storia, questa di Carmine Mari, molto avvincente che tiene il lettore con il fiato sospeso sino alla fine, accompagnando il lettore in un susseguirsi di intrighi che si mischiano alle vicende politiche dell’epoca, un periodo pieno di fermenti politici. Un bel romanzo di cui  si consiglia la lettura. 

1911. Una giovane Italia si appresta a compiere il gran balzo verso la conquista del mondo. Dall’Ufficio Approvvigionamenti del Ministero della Guerra sono scomparsi documenti delicatissimi, e il governo è consapevole che potenze straniere tramano contro i progetti coloniali italiani. In una calda estate, in un clima di Belle Époque, cinque ospiti alloggiano al Hotel d’Angleterre di Salerno: Alberto Brenzoni, stravagante matematico; Peter Aselmeryr, svizzero e rappresentante di tessuti; Marie Christine Bonsignorì, “mademoiselle” in Grand Tour; Teofilo Scorza, tipografo romano sull’orlo del fallimento; e David Stephenson, colonnello dell’esercito britannico in congedo. Edoardo Scannapieco, giovane disoccupato con ambizioni di giornalista, è al primo giorno di lavoro come maître all’Angleterre quando scopre che una busta gialla, affidata in custodia al portiere Geppino, è misteriosamente sparita assieme a lui. Scorza ne reclama la proprietà, dando inizio a ciò che Pavone – agente dell’Ufficio Informativo incaricato di acciuffare la spia – chiamerà “Operazione Angleterre”. Schedato dalla prefettura per le sue idee anarco-socialiste, Edoardo sarà costretto a collaborare giocoforza con Pavone al recupero dei documenti, trovandosi coinvolto in una trama complessa, fatta di personaggi ambigui, politici e gente di malaffare; in quegli stessi giorni è previsto un raduno di suffragette, capitanate dalla fiamma del suo cuore, Amelia Minervini, tenace femminista. Esponenti conservatori, collusi con la malavita locale, non vedono di buon occhio l’iniziativa – una petizione per il suffragio universale – che a loro dire, sarebbe il preludio a una stagione di pericolose rivendicazioni. Toccherà a Edoardo disinnescare la bomba femminista e cercare di garantire il successo dell’“Operazione Angleterre”.

  • Editore : Marlin (Cava de’ Tirreni) (28 gennaio 2021)
  • Lingua : Italiano
  • Copertina flessibile : 416 pagine
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