I grandi eroi del Medioevo. Da Carlomagno a Federico II di Svevia, da Cola di Rienzo a Riccardo cuor di leone, i protagonisti dell’era di mezzo di Enzo Valentini

Recensione a cura di Jessica Pennini

Il Medioevo è da sempre una delle epoche più affascinanti e misteriose della Storia. I personaggi che hanno contribuito con le loro gesta a lasciare un’impronta nella Storia sono molti, alcuni più conosciuti e altri meno. 

Questo libro si propone di presentare ai lettori santi, guerrieri, esploratori, che con le loro azioni hanno contribuito a rendere leggendaria l’età di mezzo. 

“L’eroe è una persona speciale”, una figura che da sempre affascina l’immaginario collettivo. Nell’antichità veniva definito così colui che aveva il compito di ristabilire un equilibrio sociale dopo una situazione di pericolo, un’epidemiao una guerra. 

“Si tratta spesso di un dio decaduto, ridotto alla condizione umana per gravi errori commessi, oppure di un uomo elevato al rango di divinità, grazie a eccezionali meriti acquisiti, o ancora un semidio”. Si tratta quindi di personaggi con poteri prodigiosi, come ad esempio Ercole. 

In seguito compare un altro tipo di eroe, meno divino e più umano, con doti come abilità e astuzia nei combattimenti, l’arte della guerra. In questo caso possiamo pensare a Ulisse e Achille, famosi protagonisti dei poemi di Omero, che ben si adattano a questa descrizione. Con l’affermarsi del Cristianesimo, le caratteristiche dell’eroe iniziano a mutare: non deve più 

essere sanguinario, reagire con violenza ma deve essere pacifico anche a costo della vita. Anche il Medioevo dunque come tutte le altre epoche “è costellato di storie di eroi, il cui nome si perde nelle nebbie della memoria o è rimasto scolpito nel marmo delle lapidi e delle statue”. 

Enzo dimostra grande conoscenza storica di questa epoca e dei suoi protagonisti e narra le storie dei personaggi con grande abilità, dando voce anche a quelli che la Storia ha dimenticato o fatto passare in secondo piano.

Da Carlomagno a Federico II di Svevia, da Cola di Rienzo a Riccardo cuor di leone, i protagonisti dell’era di mezzo Il Medioevo è un’epoca affascinante e misteriosa, soprattutto grazie ai leggendari personaggi che l’hanno popolata. L’eroe è una persona speciale. L’eroe della Cristianità prende il nome di “martire” e trae la sua forza dalla fede negli insegnamenti del nuovo culto, fino all’atto estremo di abbandonare la vita terrena gioiosamente pur di non rinnegare Cristo. Ma il martire non ha più ragione di esistere quando il Cristianesimo diventa la religione ufficiale dell’impero romano, il quale accoglie al suo interno le popolazioni barbariche che, convertendosi, portano il loro spirito bellicoso all’interno della società romano-cristiana. Nel Medioevo quindi l’eroe, il campione di Cristo, non è più il martire non violento, ma il cavaliere che adopera le armi per la maggior gloria di Dio, rappresentato in questo dai santi militari. La “missione per conto di Dio” del cavaliere cristiano consiste non solo nel combattere eserciti nemici, ma soprattutto nel mantenimento della pace nella societas christiana nel quotidiano, contro fuorilegge e malfattori.

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