I grandi occhi di Margaret Keane

a cura di Samanta Casali

Margaret D.H. Keane, nata Peggy Margaret Doris Hawkins, è un’artista americana nota per i dipinti che rappresentano bambini dai grandi occhi.
I bambini hanno gli occhi grandi. Quando sto facendo un ritratto, gli occhi sono la parte più espressiva del volto. Affermò l’artista.
Margaret iniziò a dipingere all’età di 10 anni e decise di scegliere il tema dei grandi occhi perché aveva avuto un problema al timpano e ciò la portò a concentrarsi sul senso della vista e a guardare gli occhi delle persone.
Negli anni ‘50 incontrò Walter Keane, immobiliarista, anch’egli appassionato di arte che sposerà nel 1955.
Walter intuì che i dipinti della moglie avevano un soggetto così particolare e potevano attrarre l’attenzione delle persone ed essere facilmente venduti.
Margaret firmava i suoi dipinti col cognome del marito, cioè Keane omettendo l’iniziale del suo nome. Questo fu il suo più grande errore poiché per 10 anni le sue opere furono vendute a nome del marito poiché egli sosteneva di esserne l’autore.
Margaret non aveva idea che Walter la stesse ingannando e si accorse dopo molto tempo dell’attività fraudolenta del marito, poiché l’uomo sfruttava il fatto che i dipinti fossero firmati semplicemente “Keane”.
Un giorno quando Margaret visitò una galleria si rese conto di cosa Walter stesse facendo.
Alla fine il marito la convinse che era una buona idea far credere che fosse lui a realizzare le opere poiché i quadri di un autore uomo avevano più valore di quelli di una donna. Margaret ingoiò la cosa e insegnò persino a Walter ad eseguire gli stessi dipinti da solo, ma senza successo.
Walter era sempre stato un ottimo venditore e negli anni ‘60 le opere di Margaret erano molto quotate tanto che la donna fu costretta dall’uomo a lavorare anche per 16 ore al giorno, rinchiusa nello studio per dipingere sempre più quadri.
Le menzogne di Walter continuarono a lungo ed egli divenne sempre più irascibile e violento.
Avevo paura di lui perché minacciò di distruggermi se avessi detto qualcosa dichiarò successivamente l’artista.
Un giorno l’uomo tornò a casa ubriaco e aggredì Margaret e Jane, la figlia che la donna aveva avuto dal primo matrimonio e finalmente ella trovò il coraggio di divorziare.
Dopo il divorzio Margaret annunciò in un programma radiofonico che lei era la vera creatrice dei dipinti che erano stati per anni attribuiti a suo marito Walter Keane.
Ma Walter ad un quotidiano affermò che la moglie stava mentendo.
Nel 1986 Margaret citò in giudizio alla Corte Federale sia il marito Walter che la testata USA Today, per avere sostenuto che Walter fosse l’autore delle sue opere.
Durante il processo del 1986 la giuria chiese ad entrambe le parti di creare un dipinto in meno di un’ora per determinare chi stesse dicendo la verità. Walter si rifiutò di disegnare con la scusa di una spalla dolorante mentre Margaret completò il suo dipinto in 53 minuti.
La giuria decretò che Margaret fosse la vera autrice dei quadri e condannò Walter a una multa di 4 milioni di dollari mentre assolse la testata giornalistica.
Dopo il verdetto Margaret affermò: Sono contenta che la giustizia abbia trionfato.
La pittrice disse che più che un risarcimento economico voleva solo che fosse stata fatta chiarezza su chi avesse realmente dipinto quelle opere poiché
era stata defraudata e le erano stati portati via i suoi “bambini”, così chiamava le sue creazioni.
Le opere di Margaret Keane realizzate mentre viveva all’ombra del marito tendevano a rappresentare bambini tristi in ambienti scuri.
Le opere create post divorzio rappresentano bambini più felici e in ambienti luminosi.
Oggi Margaret ha 93 anni, vive nella contea di Napa (California) e continua a realizzare dipinti.
Ora si firma MDH Keane nonostante si sia risposata per la terza volta dopo il dissidio con Walter.
L’artista oramai conosciuta come Keane, per non confondere il pubblico, ha voluto mantenere il cognome dell’uomo che gli ha provocato tanto dolore.
Le sue opere sono esposte nella Keane Eyes Gallery, a San Francisco, inaugurata nel 1992.
I suoi grandi occhi sono talmente di culto che oggi sono usati come illustrazioni di poster, maglie, tazze e merchandising vari.
I bambini con gli occhioni dipinti da Margaret Keane e il successivo processo giudiziario hanno ispirato il regista Tim Burton che ne ha voluto trarne un film poi uscito nel 2014. Big Eyes.

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