I guardiani della laguna – Paolo Lanzotti

Recensione a cura di Sara Valentino

Se amate le atmosfere affascinanti e misteriose di Venezia, se volete assistere a una rappresentazione di Goldoni a teatro, se il fascino dei palazzi settecenteschi vi incanta, allora vi consiglio certamente di intraprendere questo viaggio.

“I guardiani della laguna” è un thriller storico magnetico e irresistibile, sarete trascinati in una delle indagini più intricate che possiate immaginare. Un protagonista eccezionale sarà il vostro mentore, un compagno saggio, un uomo che deve stare nell’ombra, un arguto agente segreto, uno degli Angeli Neri dell’inquisizione veneziana.

Siamo nel 1753, il 5 gennaio, durante i giorni del Carnevale, in un sacco viene ripescato dalle acque della laguna il corpicino di un fanciullo. Non solo! Marco Leon ha l’incarico di trovare il Francese, uno sfuggente avventuriero ma la soffiata purtroppo finisce male e l’appostamento diviene un inutile buco nell’acqua. Nel mentre Venezia, ignara, dormiva ancora “spossata da una lunga notte di carnevale”

“Tra non molto si accorgerà che i Pozzi non sono la gabbia peggiore. Che la tortura più crudele è quella che l’anima infligge a se stessa”

A teatro Sant’Angelo si esibisce il commediografo Carlo Goldoni con la sua “Locandiera” ma alcune morti accendono le quinte del teatro di ansia e paura. Sebbene i crimini comuni solitamente non fossero di competenza degli Angeli Neri, agenti di cui pochi conoscevano l’esistenza, il caso viene affidato al Leone di Venezia. Il suo passato è una storia dolorosa, un titolo perduto e un matrimonio finito nel peggiore dei modi, oggi è trasformato non è più il sensibile ed entusiasta ragazzo di un tempo, tutto si paga, tutto ha un prezzo, la trasformazione è la sua unica ancora per sopravvivere alla vita ingiusta, troppo ingiusta.

“Ho sempre trovato insopportabile la tua infantile rettitudine. Siamo nel diciottesimo secolo, Marco. Il tempo della lealtà e dell’onore è finito. Il nostro è un mondo d’arrivisti, ruffiani e voltagabbana” Aggiungerei che non è cambiato molto da quel tempo…

In un carosello di maschere le vicende si mescolano, apparenti coincidenze le portano tutte nella stessa direzione eppure non è sempre tutto frutto delle fatalità. La scia di sangue e morte segue Marco, gli Angeli Neri stessi, il loro segreto, sono in pericolo.

A cosa serviva combattere per la verità? Che valore poteva avere la giustizia, se tutto è destinato a finire?”

Un uomo deluso e malinconico che ha annullato ogni sentimento si dedica con ossessiva passione al lavoro. “Marco non era chiunque. Colpito a morte, il Leone era rinato nell’armatura dei paladini” Venezia invece moriva, ma la Serenissima avrebbe ancora potuto dimostrare chi era stata nella Storia.

Le indagini sono meticolose, durante la lettura è come se fossimo sulla scena, a interrogare testimoni, possibili assassini, cortigiane, apparentemente tutti hanno qualcosa da nascondere e verranno scoperchiati pozzi dove mai si vorrebbe guardare nel fondo, l’essere umano sa essere il peggiore verso i suoi simili. Non mancano intrighi, spie, tradimenti e anche un pizzico di desiderio e passione umana.

“Da gente senza Re ci si può aspettare soltanto pugnalate nella schiena e colpi bassi”

Ho sottolineato moltissime frasi e citazioni, Paolo Lanzotti è bravissimo nel suo stile narrativo leggero e al contempo duro, seducente e filosofico, si alternano momenti di azione, altri di riflessione oltre che di sensibilità verso i più deboli. “Nessuna donna merita d’essere trattata come stoffa di scarto”

Marco è un personaggio che ho amato tanto, avrei voluto potergli parlare una volta terminata l’avventura, mi ha insegnato tanto, a guardare avanti sempre, a cercare la verità, a non perdere l’umanità.

siamo i soli colpevoli del nostro male. Tuttavia è sempre possibile che dal male nasca qualcosa di buono”

Trama. Venezia, 1753. Durante il carnevale Marco Leon, agente segreto dell’Inquisizione di Stato, indaga su un duplice delitto avvenuto nel teatro Sant’Angelo durante la rappresentazione della Locandiera di Goldoni. Le due vittime, un giovane patrizio e un attore della compagnia, sono apparentemente prive di legami. Ma il doppio omicidio è solo una coincidenza? O si tratta di due pedine che fanno parte dello stesso gioco? E quale può essere il ruolo di una delle famiglie più importanti di Venezia in questa vicenda? A mano a mano che le indagini procedono, tra interrogatori, inseguimenti in gondola e agguati, il caso assume tratti sempre più complessi e pericolosi. Grazie a un intuito fuori del comune e all’aiuto dei suoi uomini, Leon cerca di comporre il mosaico per trovare il colpevole di un crimine che, ne è certo, può avere conseguenze molto più devastanti di un semplice delitto, arrivando a mettere a rischio il destino stesso della Repubblica di Venezia. E quando il numero delle vittime aumenta, quello che a molti sembrava un ordinario caso di omicidio si trasforma in un grande intrigo internazionale… Tra calli, canali, maschere e qualche incursione nel dialetto, Paolo Lanzotti riesce a trasportare il lettore nella città più affascinante del mondo quando era ancora la Repubblica Serenissima, prima del suo lento ma inesorabile declino.

  • Editore : TRE60 (28 gennaio 2021)
  • Lingua : Italiano
  • Copertina flessibile : 372 pagine
  • ISBN-10 : 8867026216
  • ISBN-13 : 978-8867026210
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