I TEMPLARI E GLI ESSENI DI DOMIZIO CIPRIANI

Recensione di Claudia Renzi

Sui Templari si è detto e scritto di tutto ma, a grandi linee, sappiamo chi erano: un ordine religioso-cavalleresco nato con il nome di Poveri commilitoni di Cristo e [più tardi] del Tempio di Salomone con lo scopo di tutelare i pellegrini in viaggio in Terra Santa nel turbolento periodo successivo alla Prima Crociata (1096-9).

Per gli Esseni la questione è più nebulosa, e ancora oggi, anche a fronte della scarsità di informazioni, la loro storia appare avvolta nel mistero, a cominciare dall’etimologia del nome – per alcuni significa “Santi” (da Essaoi, secondo lo storico Filone Alessandrino), per altri, molto più tardi, “Seguaci di Gesù” (Isa, Essa) – e dalla data di nascita della loro comunità, collocata intorno alla metà del II a.c.. Solo nel 1947, grazie al fortuito ritrovamento (incrementato negli anni successivi) dei cd Rotoli di Qmran, manoscritti arrotolati appunto e sigillati in delle giare nascoste in alcune grotte nei pressi di Gerico, si è iniziato a saperne qualcosa in più.

Secondi gli scritti degli storici Giuseppe Flavio e Filone di Alessandria, gli Esseni conducevano una vita comunitaria ma ascetica, non sacrificavano animali – erano dunque vegetariani, praticavano l’ospitalità ma non disdegnavano il ricorso alle armi se necessario per difendersi da oppressori o traditori. Cominciavano la giornata con una preghiera rivolta al Sole, vestivano panni di lino, praticavano abluzioni; il pasto era consumato dopo una preghiera di benedizione da parte di un sacerdote, a tavola si trovavano sia del pane che vino. Per entrare nella comunità essena ci si doveva sottoporre a un periodo di prova di circa 3 anni che contemplava i gradi di postulante, novizio e iniziato, alla cui fine ci si impegnava a mantenere segreti i loro scritti e il nome degli Angeli. Le loro speranze messianiche erano riposte nel “Re dei Giudei”, che li avrebbe liberati dal giogo pagano, credevano nell’immortalità dell’anima, nella remunerazione per buoni e malvagi, nella fine del mondo, nel giudizio finale e nella resurrezione. 

Visti molti punti in comune con il Cristianesimo, alcuni studiosi hanno ipotizzato che Gesù abbia avuto contatti con loro, nonché cognizione della loro interpretazione del Vecchio Testamento, e che ne sia stato influenzato e abbia osservato alcune delle loro pratiche religiose, così come non è da escludere che Giovanni Battista, cugino di Gesù, abbia vissuto per qualche tempo in una comunità essena – lo stesso Benedetto XVI in Gesù di Nazaret (2007) contempla tale possibilità. E va notato che in effetti Battista viveva nel deserto e si nutriva di locuste e miele. Tuttavia i Vangeli sinottici non nominano mai gli Esseni, mentre citano tutti gli altri gruppi religiosi presenti in Palestina ai tempi di Tiberio, quali i Farisei, gli Zeloti o i Sadducei. 

Alcuni aspetti della vita degli Esseni paiono compatibili con quella dei Templari, come se vi fosse un filo invisibile che ha continuato a dipanarsi nei secoli, che il breve saggio di Cipriani invita a seguire: per far ciò è necessario saper riconoscere i simboli, per rendere esplicito ciò che è sempre stato sottinteso, con ipotesi a volte anche ardite:

Giovanni Battista […] la leggenda ci dice che la sua testa, tagliata durante l’esecuzione, sia stata denominata BA-HOMET e sia stata venerata dai Templari, ma cosa significa l’anagramma baphomet? Forse BAPtiste + MaHOMET

Se Giovanni Battista fosse stato un Esseno, ecco un altro punto di contatto con i Templari, che pure come loro avevano inizialmente tre gradi: ovvero i Templari erano Laici, Scudieri e Cavalieri – solo più tardi si sarebbe aggiunto il grado di Sacerdoti. Ma è proposto anche un inaspettato collegamento tra Maddalena, discepola di Gesù, con gli stessi Esseni: 

Il Christo portatore di luce, nato in una tribù Nazirea allevato dai Lama in Tibet e la Maddalena sacerdotessa Essena perfettamente a conoscenza della legge che tutto è uno, come ben risaputo dai tempi di Atlantide e di Sumer, dal Re Salomone e dagli Sciamaniche provenivano da diversi continenti, conoscenze rappresentate in forma allegorica dai Re Magi… (p

I misteri legati ai Templari sono ancora lontani dall’essere del tutto chiariti, a cominciare dal loro collegamento con i Rosa Croce: nel saggio sono riportate infatti alcune delle antiche conoscenze Rosa+Croce, custodite dalla parte interna dell’Ordine del Tempio, l’Ordine d’Oriente, attivo a tutt’oggi nel Principato di Monaco o con il Graal, la Gnosi, le Madonne Nere (quindi con l’Egitto), 

Come mai un Papa […] diede ai 9 cavalieri che giurarono fedeltà e castità un potere assoluto, senza tasse e facendoli dipendere direttamente ed esclusivamente dal Santo Padre?

E cosa ne è stato dei Templari, davvero, dopo la soppressione dell’Ordine nel 1312 a seguito della bolla di un altro papa, la Vox in excelso di Clemente V? Anche a questa domanda si cerca di dare risposta nel breve saggio I Templari e gli Esseni.

Un testo ricco ma breve, che affronta una pluralità di temi ancora fortemente affascinanti per chi vuole iniziare ad approfondire molteplici aspetti legati ai Templari e getta luce sulla vita di un ordine moderno. 

Nel libro sono presenti alcune delle antiche conoscenze alchemiche ed ermetiche Rosa+Croce, detenute dalla parte interna dell’Ordine del Tempio, l’Ordine d’Oriente, tutt’oggi esistente nelle terre del Principato di Monaco. Si scoprirà quindi come l’Ordine dei poveri Commilitoni del Cristo ebbero accesso a differenti dottrine e conoscenze filosofico/gnostiche, che consentirono ai pochi membri della parte interna o Secretum Templi di creare la prima multinazionale più influente della storia. Si potrà apprendere, attraverso particolari antichi esercizi e pratiche quotidiane, che non esiste scienza senza coscienza. Un’esperienza unica da vivere e condividere per una spiritualità interiore e universale. Viene quindi presentata l’istituzione Monegasca e la sua vision, oltre alle prime lezioni e gli esercizi pratici quotidiani realizzabili da tutti, consigliati dai docenti dell’Accademia del Centro Studi Rosa+Croce Monegasco. Scopo dell’opera è dunque quello di stimolare la curiosità nella ricerca e utilizzare le conoscenze per un approfondimento e una crescita spirituale.

  • Editore : Santelli (21 gennaio 2021)
  • Lingua : Italiano
  • Copertina flessibile : 224 pagine
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