Il bardo e la regina di Paola Zannoner

È una notte scura, carica di nuvole, quella in cui un giovane attore scompare nel nulla alla fine di uno spettacolo. Si sentono ancora gli applausi e le urla del pubblico, quando il ragazzo viene incappucciato e trascinato via da un manipolo di uomini neri come corvi. Si tratta di William Shakespeare. La testa piena di sogni, il cuore pieno di passione, Will ha poco più di vent’anni quando guadagna una notevole fama con le sue commedie, attirando su di sé le attenzioni sbagliate. Quelle di Lord Walsingham, capo delle spie di Sua Maestà Elisabetta I. È proprio Lord Walsingham, con l’aiuto dell’affascinante e misteriosa Lady Anne, ad assoldare Will tra gli informatori della Regina. Will si trova così catapultato nella grande, caotica, multiforme Londra e impiegato nella compagnia teatrale di James Burbage. La sua vera missione, però, non è sul palco: è tra i vicoli bui, nelle taverne affollate. Sarà gli occhi e le orecchie di Elisabetta, un uomo al servizio del regno. Quello che Will ancora non sa è che, da quel momento in poi, il suo destino sarà legato a doppio filo a quello della Regina. Per sempre.

Copertina rigida: 425 pagine
Editore: DeA Planeta Libri (15 ottobre 2019)
Lingua: Italiano

 

La lettura di questo romanzo è leggera, avvincente, delicata, approfondita. A tratti divertente, dove scopriamo un William Shakespeare umano, con i suoi desideri, le sue ambizioni e la sua fame di sbarcare il lunario come poeta e scrittore di teatro, lui che proviene da un paesino di campagna e che si ritiene un ingenuo.

E se la vita stessa fosse stata un sogno?”

Ripercorriamo la sua vita, il suo arrivo a Londra, l’ispirazione e la nascita delle sue opere, le sue amicizie e i suoi amori. Presenziamo al suo ingresso nella corte d’Inghilterra, in primis come spia ingaggiata da Lord Walsingham, partecipiamo alla sua rivalità con il suo amico-nemico-collaboratore Christopher Marlowe, anche lui assodato nelle file dei servizi segreti, per poi proseguire, alla fine, con l’incontro con la Regina ormai stanca e anziana e la confessione che a “ispirare” le sue pièce teatrali fosse niente meno che la stessa Elisabetta I come propaganda del suo regno e alla richiesta di quest’ultima di costruire il “Globe”.

“La vita è un palcoscenico dove tutti recitano, entrando e uscendo dalla scena”

Come detto prima ho trovato questo libro ricco di studio da parte della scrittrice che non solo ci fa vivere in una Inghilterra del 1500 con i suoi usi e costumi, con la peste che ha decimato la popolazione, con gli intrighi che vogliono far cadere il governo ma che egregiamente è riuscita a trasformare una “convinzione popolare”, il fatto che Shakespeare non fosse mai esistito e che fosse Elisabetta I la vera autrice, in un’opera nella quale nulla è lasciato a caso e che consiglio di leggere.

“Io vi ho plasmato per fare di voi il mio drammaturgo. Io vi ho creato, William Shakespeare”.

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