Il fiore e le spade di Alfred E. Mason

1718. Clementina Sobieska, figlia del principe di Polonia, è promessa sposa di Giacomo Stuart, il “principe esiliato”, che con questa unione formerebbe in Europa un partito a lui favorevole. A impedire le nozze interviene l’imperatore Carlo VI d’Asburgo che, sotto consiglio di Re Giorgio I di Gran Bretagna, fa rapire Clementina per confinarla in un castello a Innsbruck. Ma il nobile Carlo Wogan, fedelissimo dello Stuart, non si arrende a che la storia non si compia: Clementina deve sposare il principe, lei è nata per essere regina. Wogan si impegna in prima persona a che questo avvenga e promette di liberare la Principessa. L’impresa, però, è troppo ardua per una sola persona, e Wogan ha bisogno dei suoi amici, pochi ma fidati, il fior fiore dell’Irlanda, tre ufficiali del Dilon’s Iris Regiment. Su tutto sembra prevalere una sola parola: l’onore. Ma si è davvero pronti a sacrificare tutto per l’onore?

Sabina Ferri (Traduttore)

  • Editore ‏ : ‎ Scrittura & Scritture (29 novembre 2018)
  • Lingua ‏ : ‎ Italiano
  • Copertina flessibile ‏ : ‎ 351 pagine

Recensione a cura di Sara Valentino

Giacomo Francesco Edoardo Stuart è uno dei protagonisti di questo romanzo di Alfred Mason. Figlio di Giacomo II e di Maria Beatrice D’Este, soprannominato Old Pretender. La sua promessa sposa, storicamente l’ultima dopo la prima suggerita, Luisa Adelaide d’Orléans e dopo la cugina con cui si fidanzò, Benedetta D’Este, è l’altra grande protagonista del libro che avrete tra le mani, Maria Clementina Sobieska nipote del Re di Polonia.

Il romanzo è una avventura basata sulla storicità degli avvenimenti, certo, ma è davvero molto emozionante. E’ un classico, ha il passo dei romanzi d’altri tempi e anche gli uomini e le donne d’altri tempi.

La promessa sposa viene fatta rapire e spetta al fedele cavaliere di Edoardo il difficile compito di liberarla. L’impresa è ardua ma il nostro, di cui mi sono perdutamente innamorata per il suo temperamento, per la fedeltà indiscussa anche a discapito dei suoi personali sentimenti, per il suo acume e per il rispetto incondizionato, avrà dalla sua amici leali che lo aiuteranno anche nei momenti più duri. L’inganno è dietro l’angolo, saprà sventarlo? Saprà essere fedele a se stesso senza venire meno nei confronti di Giacomo Stuart?

La Principessa sarebbe rimasta nella sua prigione di Innsbruck; il Cavaliere sarebbe rimasto senza moglie; gli sforzi di Wogan e dei suoi amici, i loro rischi, le loro astuzie…”

Non vi voglio svelare molto della trama, è un’avventura che emoziona, gli occhi luccicano, le stelle di una notte dal cielo che pare trapuntato sono gli occhi silenti degli avvenimenti che accadono quaggiù. Una parentesi rosea, un sogno a occhi aperti che ci culla come nelle favole. Non solo questo, che già è molto, ma anche pillole di insegnamenti sulla vita di ogni giorno, validi per sempre.

Ma non è mai esistito un egoista che in fondo non fosse un po’ vigliacco. Certo, presto o tardi la vigliaccheria salta fuori”.

Non è forse così? L’egoista ha a cuore il proprio ego, il benessere personale e non si cura certo degli altri e a volte per farlo trascende nel meschino, nella disonestà, nella vigliaccheria.

Ci sono verità che devono essere parzialmente celate, non fosse altro che per buoni sentimenti, per risparmiare un briciolo di umiliazione e questo è uno dei compiti a cui Wogan si presta per tutelare Clementina da un lato e il Re dall’altro.

Soltanto due persone sono vive tra i poli… non la Principessa e il suo suddito fedele, ma l’uomo e la donna nella primitiva condizione di liberatore e liberata”

Vi è anche ironia, ilarità, a trasparire tra le pagine, vi sono i sogni, quelli di Wogan, un segreto che deve custodire chiuso a chiave nello scrigno del cuore e l’immagine di un cavallo morello a portare una donzella entro le mura di una città.

“Tra le donne del suo tempo, Wogan ne conosceva molte che facevano i loro patti col mondo, comprando una parvenza di stima con un doppio pagamento di menzogne” Caro Wogan, credi sul serio che oggi, secoli dopo, non sia ancora così? La Storia è Storia e non la si può cambiare, l’autore non l’ha fatto ma io avrei preferito di sì… Non volevo sapere la fine, mi sarei fermata a un punto.

Bella l’idea di questa collana della casa editrice S&S, Voci Riscoperte per riportare a noi volumi imperdibili davvero.

“La felicità non si raggiunge con l’affannarsi a correrle dietro; anzi, quello è il vero modo per non raggiungerla. Si può costruire la casa della propria felicità con tutta la cura possibile per anni e anni, per accorgersi in ultimo che è stata costruita soltanto per chiudere le persiane e parare a lutto il portone, perchè chi vi avrebbe dovuto abitare è morto”

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