Il fuoco di Pandora di Matteo Strukul

Trama. Nella notte che regna sui villaggi degli uomini, Pandora ricorda. Si è esiliata dall’Olimpo per rimediare al dolore scatenato sul mondo dall’apertura del vaso a lei affidato, la trappola di Zeus. Si è data una missione: portare agli umani il fuoco, i suoi usi e le sue storie, dalla magia della Fenice alla sfortunata corsa di Fetonte sul carro del sole, alla battaglia di Ecate, Signora delle Fiaccole, contro il gigante Clizio. Ma quello tra le donne e il fuoco è un legame che non finisce con Pandora. Continua con Pentesilea, amazzone guerriera, forgiata nelle fiamme, perseguitata da una maledizione e destinata ad affrontare Achille sotto le mura di Troia. Con la pira funebre che conclude la vicenda di Didone, regina orgogliosa e abbandonata che si dà la morte dopo la partenza di Enea. Con il diadema e la veste intrisi di fiamme che consumano Glauce, la nuova moglie di Giasone, doni mortali di Medea ripudiata. Generose e vendicatrici, sagge e impetuose, Matteo Strukul costruisce in questo libro un vero e proprio pantheon di capostipiti femminili, a cui dà voce di volta in volta per ricostruire i miti fondativi della nostra cultura da una prospettiva insolita e coinvolgente. Un racconto storico che fa rivivere il mondo antico e le sue protagoniste con la potenza di una narrazione senza tempo eppure moderna, capace di accendere gli animi come il fuoco illumina il buio.

Recensione a cura di Sara Valentino

Il fuoco… un elemento che sento molto mio, forse perchè è quello che guida il mio segno zodiacale. L’impeto mi contraddistingue, il fuoco della passione, dell’entusiasmo e la voglia di mettersi in gioco. Il fuoco ha una simbologia molto importante e potente, da sempre venerato in diverse culture è elemento cardine nell’Alchimia, la sua valenza allegorica è l’emblema di tante religioni. Le radici si perdono nella notte dei tempi e studiando la mitologia greca e romana è facile comprenderne il grande valore. Ci sarebbe da dire molto, moltissimo…

Matteo Strukul in questo suo nuovo lavoro si discosta dai testi a cui siamo abituati, l’elemento principale, il filo conduttore de “Il fuoco di Pandora” è naturalmente il fuoco, elemento che effettivamente lo rappresenta come autore, nella sua indole vulcanica che abbiamo imparato a conoscere così come nello stile narrativo.

In questo caso ci troviamo a leggere un libro molto femminile, nel senso proprio degli archetipi che riposano nelle nostre radici. E’ riuscito nell’intento? Assolutamente sì, lo stile è come tamburo che vibra sotto pelle, le emozioni le ho vissute intensamente e in maniera anche bruciante. Ecco che dunque partendo da un elemento così potente ripercorriamo la storia di donne, le loro fiamme immortali che sono giunte sino a noi oggi. Cosa accadde a queste donne “dopo”? Dopo ciò che conosciamo tutti noi?

Devo dire che ho chiuso il libro con brividi per quanto queste storie sono ancora così contemporanee… purtroppo ma anche per fortuna. Ho deciso che loro meritano di rivivere e soprattutto di riscattarsi. Approfondirò sicuramente tutto il possibile su di loro.

Ma chi sono queste protagoniste? La prima è Pandora, colei che fu la prima donna, colpevole di aver aperto il famoso vaso con i mali del mondo. Strukul ci racconta del dopo, di cosa fece ipoteticamente per riparare al danno e disfarsi del senso di colpa. Così troverete il fuoco a coprotagonista, come le donne dovessero divenirne le custodi, come ogni luogo, casa, capanna o caverna dovesse avere una fiamma al centro.

” E porterò stupore e paura nel mondo. E non mi importa quello che diranno. Poichè io sarò meraviglia e tormento. Donna in un mondo di uomini”

Come non parlare di Fenice, da cui nacque il mito che ben conosciamo, quello che facciamo nostro ogni qualvolta la vita ci spezza completamente, ci affidiamo a lei perchè ancora possiamo rinascere dalle nostre ceneri. Ecco che diviene importante comprendere che non ci si deve arrendere dinanzi alle avversità, malgrado tutto.

Queste donne ci parlano attraverso le parole vergate dall’autore, la loro vita rimbomba nella nostra testa.

Ora, potrei avere finalmente la pace, quella che mai mi è stata concessa poichè, per come sono, solo la guerra mi è stata compagna. E con essa ho perduto le persone che avevo più care. E dunque il rimpianto e le recriminazioni abitano i miei pensieri o qualsiasi altra cosa sia ciò che sento in questo momento”

Quanto posso ancora raccontare per non togliervi il piacere di intraprendere questo viaggio? Vi posso dire delle Amazzoni, di come il rito con cui venivano forgiate, deturpate potremmo dire, lo sento così tanto bruciare nell’anima mia, in realtà è il fuoco e la cicatrice che le rende più forti, un dolore e un sacrificio per una conquista grandiosa.

Che dire di Didone? Il tradimento di Enea, una fiamma inestinguibile, una maledizione, l’ingratitudine in una storia che inizia e finisce con il fuoco.

E per ultima, aiuta ne, Medea, a trovare la forza di crescere una schiera di donne che sappiano perdonarsi, senza rivolgere solo a se stesse le accuse di inadeguatezza”


Dettagli prodotto

  • Editore ‏ : ‎ Solferino (9 settembre 2021)
  • Lingua ‏ : ‎ Italiano
  • Copertina flessibile ‏ : ‎ 224 pagine
  • Link d’acquisto
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