IL GIOCO DEL TRONO:LIBRO PRIMO DELLE CRONACHE DEL GHIACCIO E DEL FUOCO George R.R. Martin

Un mondo dove inverni ed estati sembrano non avere né inizio né fine. Un dominio in cui i regni sfidano i millenni e gli uomini conservano la memoria dei draghi. Un continente in cui troppi reami rimangono sul filo della lama di una guerra insanabile. Una immane muraglia di ghiaccio costruita nel passato per sbarrare la strada a una minaccia tanto ancestrale quanto terribile. In questo scenario di splendore e orrore, complotto e conflitto, sortilegio e dannazione, due possenti, nobili casate – gli Stark e i Lannister – sono trascinate inesorabilmente verso uno scontro destinato ad annientare confini ritenuti inviolabili, a schiacchiare poteri concepiti per durare in eterno, spianando la strada a nuove, inquietanti forze. Mentre tenebre letali si addensano nel Nord del regno e una regina dimenticata è decisa a riconquistare l’antica egemonia, pochi giusti cercano di evitare una nuova, catastrofica guerra che potrebbe cancellare ogni cosa. E ogni uomo.

Copertina flessibile: 855 pagine
Editore: Mondadori; PRIMA EDIZIONE edizione (2007)
ASIN: B00HU2V24O

Recensione a cura di Sara Loiacono
Ho iniziato l’avventura delle Cronache del Ghiaccio e del Fuoco sulla scia della serie tv targata HBO perchè avevo sentito parlare di notevoli differenze tra il libro e la serie, non tanto nella storia principale quanto nelle sottotrame. Gli spoiler per me non sono affatto un problema quindi sapevo già cosa aspettarmi ma sono rimasta ugualmente colpita. Il primo volume in mio possesso narra le vicende che originariamente erano contenute nei primi due libri “Il Trono di Spade” e “Il Grande Inverno”
Il worldbuilding di questa eccezionale storia è davvero complesso e molto dettagliato, Martin ha creato dal punto di vista geografico un mondo nuovo e assolutamente perfetto diviso in due continenti, quello occidentale che è Westeros e quello orientale Essos. All’estremo nord di Westeros troviamo la Barriera, dove vivono i Guardiani della notte, un corpo militare creato per proteggere i sette regni dalla minaccia dei bruti che vivono oltre la barriera e dagli Estranei, creture mitiche capaci di risvegliare i morti che però sembrano appartenere solo ad un passato così remoto che vengono sottovalutati. I Guardiani della notte, detti anche corvi neri per il colore dei loro abiti, sono composti per la maggior parte da assassini, ladri e strupatori che per tenere salva la loro vita decidono di prendere il nero ed entrare in questa confraternita. Sono veramente pochi i volontari, ma tra questi troviamo Jon Snow, figlio bastardo di Eddard Stark, Lord di Grande Inverno e protettore del Nord. E’ proprio all’estremo nord che si svolge il prologo di questa storia, con la spedizione dei Guardiani della notte oltre la barriera dove scoprono che gli Estranei non sono solo una leggenda per far paura ai bambini. L’unico supersite a questa spedizione non viene però creduto e sarà decapitato come disertore.

Lì, sull’estremo confine del mondo, tutte le sue facezie sugli elfi maligni non sembravano più tanto divertenti, e le leggende che parlavano degli Estranei, gli oscuri nemici in agguato nella notte, assumevano una loro letale realtà.”

L’autore non lascia nulla al caso, e la minaccia degli Estranei aleggia nella mente del lettore, ma non in quella della maggior parte dei personaggi proprio perchè ne sono all’oscuro. Il prologo infatti è l’unico capitolo con un punto di vista completamente esterno alla storia, mentre tutti gli altri sono scritti sempre in terza persona ma dal punto di vista di un protagonista diverso. In questo libro troviamo i punti di vista di otto personaggi differenti, le loro vite si incotrano e scontrano tra loro, salvo quella di Daenerys Targaryen, le cui vicende si svolgono ad Essos, dove si è rifugiata con il fratello quando era solo una neonata dopo l’uccisione di suo padre. Incontriamo anche Tyrion Lannister, fratello minore della Regina, un nano dalla mente acuta ma con la passione per i bordelli, cosa che impedisce a molti di prenderlo sul serio.

Mettiamola così: ho le gambe troppo corte rispetto al corpo, e la testa è certamente troppo grossa. Io però preferisco pensare che è appena sufficiente per il mio cervello. Ho una visione quanto mai realistica sia delle mie debolezze sia dei miei punti di forza. Come arma,mio fratello ha la spada e re Robert la mazza da combattimento. Io ho la mente, e per continuare a essere un’arma valida, la mente ha bisogno dei libri quanto una spada ha bisogno della pietra per affilarla.”

Gli altri personaggi sono tutti membri della famiglia Stark, troviamo il moralista Lord Eddard Stark, detto Ned, e la moglie Catelyn, così devota alla sua famiglia da compiere azioni spesso avventate in nome di questo amore, e tre dei loro cinque figli, la secondogenita Sansa che sogna e si impegna per diventare una vera Lady, la terzogenita Arya che invece è un vero maschiaccio e preferisce allenarsi con la spada piuttosto che con ago e filo, e il piccolo Bran, quartogenito che vuole diventare un cavaliere senza paura con la passione per le arrampicate. Vediamo anche il punto di vista del cupo sopracitato Jon Snow. Le personalità, i sentimenti che provano e le visioni che hanno della vita sono decisamente diverse, fatto dovuto non solo dall’età varia dei protagonisti, ma anche dal tipo di vita ed esperienze che hanno vissuto. I discorsi sono moltissimi, data la vastità di personaggi primari e secondari presenti, ma ci troveremo spesso a leggere soliloqui e flussi di coscienza, amplificando così la percezione di essere veramente nella testa del personaggio in questione. Sono tutti così ben caratterizzati che anche di quelli della quale non leggiamo il punto di vista riusciamo a farci un quadro completo sia delle caratteristiche fisiche che di quelle morali e religiose.

“Per Lysa erano stati cinque anni crudeli, che le avevano imposto un pesante pedaggio. Aveva due anni meno di Catelyn, eppure appariva più vecchia. Più bassa di statura, il suo corpo si era appesantito, il suo volto era diventato pallido, gonfio. Aveva gli occhi azzurro chiaro dei Tully, ma i suoi, eternamente in movimento, avevano assunto una sfumatura slavata, liquida. La sua bocca piccola era diventata petulante. Nel rispondere all’abbraccio di lei, Catelyn ricordò la ragazza snella, dai seni alti, che le era stata accanto nel tempio di Delta delle Acque, in attesa che entrambe divenissero spose. Quanto era deliziosa, bella e piena di speranza quel giorno. L’unica cosa che restava della sua bellezza era la cascata di capelli neri.”

Sicuramente la storia di base fatta di intrighi e tradimenti è molto appassionante, con un passato ricreato alla perfezione per giustificare le azioni e i sentimenti dei personaggi. Il punto di forza però sono le descrizioni, così dettagliate da farti credere di essere veramente in quei luoghi, se cade una foglia Martin te lo dice, ma non solo a livello visivo l’esposizione è dettagliata, persino gli odori, i rumori e i sapori vengono rappresentati in modo altamente realistico.
Gli eventi che si susseguono in questo primo volume stimolano la curiosità al proseguire la lettura con quelli successivi, anche se si è vista la serie tv e si conosce già il futuro dei personaggi resta ugualmente una lettura decisamente interessante. La serie tv ha senza dubbio contribuito alla fama di questa saga, ma la cosa straordinaria è che la natura violenta di molti argomenti trattati, quali brutali omicidi, stupri e la mancanza di rispetto verso gli esseri umani, rende questo libro un fantasy per adulti, demolendo così la diceria che questo genere letterario sia solo per bambini e ragazzi.

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