Il grande mago. Vita, morte e miracoli del conte di Cagliostro di Roberto Gervaso

Chi fu veramente il conte di Cagliostro, nato Giuseppe Balsamo in un rione popolare di Palermo nel 1743 e morto nel 1795, prigioniero dell’Inquisizione nella rocca di San Leo? Fu “un miscuglio d’ingenuità e impostura, genio e ciarlataneria, misticismo e sregolatezza”, sostiene Gervaso in questa biografia, che tiene conto dei documenti di archivio e dell’immensa mole di ricerche, interpretazioni, apologie e memoriali d’accusa che si è accumulata in due secoli.

  • Editore ‏ : ‎ Rizzoli (2 maggio 2002)
  • Lingua ‏ : ‎ Italiano
  • Copertina flessibile ‏ : ‎ 278 pagine

Commento di Sara Valentino

“Cagliostro fu punito non per cio’ che aveva fatto, ma per cio’ che rappresentava , o piuttosto per cio’  che aveva rappresentato  quando il suo nome era sulla bocca di tutti, quando re , principi, imperatori se lo disputavano , quando le gazzette lo celebravano come un  “divo” .”

Ancora oggi il mistero sul personaggio  del conte Alessandro Cagliostro resta vivo , si e’ trattato di un truffatore ? 

In questo saggio Roberto Gervaso cerca di identificare in un’unica persona  Giuseppe Balsamo e Alessandro Cagliostro attraverso Il Compedio del Berberi ed il Vangelo di Cagliostro del Vannetti , ma lo fa sempre con un certo distacco nella consapevolezza che le fonti non siano totalmente attendibili 

Ripercorre la sua vita per intero, dalla nascita a Palermo il 2 giugno 1743 , ci racconta del particolare matrimonio con Lorenza Serafina Feliciani.

Tutti i  suoi viaggi , gli incontri con personaggi famosi, le magie che pare abbia compiuto ,i miracoli, senza tralasciare il rito Egizio al quale si dedico’ (divenne gran maestro della loggia Massonica ), fino a quando cadde’ vittima dell’inquisizione e fu portato a San Leo nella cella del “tesoro”, luogo angusto ed il piu’ inaccessibile della rocca.

Affascinante anche la leggenda sulla sua morte e sul mistero legato alle sue spoglie

Un grande uomo, un letterato o semplicemente un impostore ammaliatore? Non e’ dato saperlo certo  dopo la lettura di questo testo ho avuto anche un moto di commozione sul finale che non avrei immaginato.

Un testo che per sua natura, non essendo un romanzo , è abbastanza ostico seppur scritto in maniera fluida ed alla portata di tutti che comunque ci conduce sapientemente attraverso la storia degli anni in cui visse Cagliostro

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