Il Leone e la Rosa di Riccardo Bruni

La nostra lettura di Luglio nel salotto letterario sul gruppo Facebook : Septem literary

Venezia 1502: il demone vaga per le calli e uccide senza pietà

Siamo nel 1502 a Venezia: è una mattina gelida e nebbiosa di fine gennaio. Alcuni pescatori tirano su dal Canal Grande masse galleggianti intrecciate alle reti: sono cadaveri orrendamente mutilati. Il popolo si convince che un demone è venuto a punire la Serenissima per i suoi vizi e il rifiuto di un’alleanza con la Chiesa nella guerra contro i turchi. Il doge Leonardo Loredan, preoccupato di questi fatti, vuole indagare sugli omicidi e scovare il colpevole. Incarica in segreto Mathias, un agostiniano di origini tedesche confinato a Padova per le sue idee troppo innovative e poco ortodosse.

Giunto in città, il monaco si lega a Lorenzo Scarpa, nipote di uno degli stampatori straziati dal demone. Insieme avviano le indagini e sembra che morti e mandanti ruotino attorno alla nascente industria della stampa. Tutti cercano un libro pericoloso, che conferirebbe un inimmaginabile potere a chi riuscirà a impossessarsene. L’intrigo è complesso e i contrasti tra i nobili dominano lo scenario: congiure, sette segrete, fazioni papiste o anti Borgia s’intrecciano nel tessuto politico della città.

Nell’atmosfera lugubre e minacciosa di una Venezia gelida e ricoperta da una coltre di neve, il destino della Serenissima è in mano a chi rintraccerà quelle pagine.

Alessandra Ottaviano
Il romanzo ci catapulta nella Venezia dei primi anni del XVI secolo, un periodo buio, nel pieno delle lotte con l’impero turco da una parte, e con il papato dei Borgia dall’altra parte. Le atmosfere cupe tra i calli veneziani sono rese perfettamente dall’autore:
“Quest’acqua è maledetta … Sodoma sull’acqua, che aveva attirato l’ira del Signore per i suoi costumi. Per le baldracche, per le orge e i banchetti, per il sesso contro natura praticato dagli uomini. Per le righe volgari dei poeti e dei cantori. Per i libri osceni. “
La gente vive soggiogata dalla superstizione e dal vizio e quando a Rialto vengono trovati tre cadaveri, brutalmente mutilati, grida subito alla “punizione divina”.
Il Doge Loredan convoca Mathias, un agostiniano di origini tedesche, espulso dall’università di Padova per le sue idee ritenute sovversive, e lo incarica di indagare su questi terribili omicidi. Ad affiancarlo c’è il giovane Lorenzo Scarpa, nipote della prima vittima, proprietario di una stamperia.
Un giallo storico che si snoda in una fitta trama che ruota attorno a un antico manoscritto capace di scatenare congiure e assassinii tra una confraternita di librai veneziani e una setta segreta.
I libri e il loro potere sono i veri protagonisti della storia, la serenissima era allora la capitale della stampa, il rivoluzionario metodo di stampa a caratteri mobili ideato da Gutenberg è stato un passaggio fondamentale per l’umanità, quanto la scoperta del fuoco, perché ha permesso la diffusione della cultura tra persone che non potevano altrimenti averne accesso, essendo appannaggio solo dei monaci amanuensi. Il visionario Aldo Manuzio comprende la portata di una tale invenzione e nella sua famosa bottega crea “i tascabili”, versioni ridotte e maneggevoli di opere che possono così essere alla portata di tutti.
Con questa premessa accattivante, potete adesso addentrarvi tra le calli di Venezia, sulle tracce di questo manoscritto misterioso e conoscere tutti i foschi personaggi che li popolano, cercando di scoprire sotto quali spoglie si nasconde “il demone” che semina il terrore…
Il punto di forza di questo romanzo sono proprio le descrizioni accurate e le atmosfere intense che riesce a suscitare nel lettore, oltre ad una buona trama.

Anna Ferrari Ho trovato la lettura di questo romanzo molto piacevole e coinvolgente. E’ ambientato in una fredda Venezia del Cinquecento, cupa e misteriosa. I protagonisti sono un monaco tedesco e uno stampatore che cercano di far luce su una serie di efferati delitti compiuti da un misterioso demone. I personaggi e i luoghi del romanzo sono descritti molto accuratamente e la trama è molto avvincente, ho terminato di leggere questo libro molto velocemente. Le uniche parti del romanzo che mi hanno lasciata un po’ “scossa” , sono le descrizioni degli omicidi che ho trovato un po’ “crude”, ma questo è ovviamente un mio parere personale. Ringrazio per gli approfondimenti che mi hanno aiutata a capire meglio il romanzo e sono inoltre venuta a conoscenza di curiosità che non sapevo.

Eliana Corrado “Il leone e la farfalla” è una lettura oltremodo gradevole, un mix equilibrato tra Storia e fantasia, tra romanzo storico e thriller. La suspense è assicurato, l’intreccio ben congeniato, i dettagli storici (dall’abbigliamento alle “autopsie” alle descrizione di Venezia del 500) sono ben inseriti nel contesto narrativo e fantasioso ideato dall’autore. Sulle prime sembrerebbe che sia uno dei tanti libri ambientati a Venezia, dove un libro contiene la risoluzione dell’enigma e con il classico finale dove il bene trionfa sul male. Ma addentrandosi nella lettura, lasciandosi anche sviare dagli indizi (errati) che l’autore semina qua e là, si giunge a una conclusione dell’enigma, alla risoluzione degli omicidi che si susseguono, alla scoperta dell’assassino che lascia piacevolmente colpiti perché non era ciò e chi avevamo pensato. Quello che mi è piaciuto molto è il finale, non banale, non scontato e soprattutto non prevedibile! Di sicuro è un buon libro e ringrazio questo gruppo per averlo scelto e i compagni di viaggio per i contributi dati.

Stefania Scaramucci Bella lettura, iniziata con un po’ di timore per l’atmosfera un po’ tenebrosa, ed alcune scene molto raccapriccianti; ben presto però l’intreccio della trama, ricca di mistero intrighi e riferimenti storici, così come i momenti emozionanti e commoventi , che raccontano il lato piu’ umano dei personaggi, mi hanno pienamente coinvolto.

“Quel vuoto lo sentiva dentro di sé, ovunque. Era come se avesse ingoiato tutto il resto. Come se la sua anima fosse uscita per sempre dalla camera, per rifugiarsi nei luoghi dove aveva conosciuto l’amore”

“Il destino non esiste, pensava, è solo il vento a decidere quale fiocco di neve cadrà a terra, per diventare ghiaccio sulla pietra, e quale invece volerà in acqua, per sciogliersi nella laguna”

Queste alcune riflessioni dei personaggi, tutti molto ben caratterizzati, e con i quali si entra facilmente in empatia, la trama poi ben ordita, risulta intrigante e coinvolgente fino alla fine. Per me un ottima lettura, resa come sempre migliore dalla condivisione in vostra compagnia.

Jessica Pennini Questo romanzo mi aspettava nel Kindle già da un po’ e questa condivisa è stata l’occasione per leggerlo. La lettura è stata molto coinvolgente e la storia mi ha intrigata molto. Amo Venezia come città e qualsiasi romanzo che me la faccia visitare seppur virtualmente, che mi faccia immaginare e percorrere le sue strade, mi conquista sempre. L’atmosfera che si respira in questo libro è spesso cupa ma al tempo stesso, tra indizi, intrighi e Storia, cattura talmente tanto nella lettura da non riuscire a smettere. Mi ha colpita molto anche il finale, perché è stato totalmente diverso da come immaginavo e quindi mi ha sorpresa.

Cristina Pozzi Un romanzo storico che mi ha tenuta col fiato sospeso fino alla fine e che trae spunto dalle vicende del tempo, quando il papato e le nuove generazioni si scontravano con idee più moderne, l’aristocrazia temeva di perdere il suo potere e il popolo si lasciava facilmente influenzare da tutto ciò che era eretico. La ricostruzione è buona, ma la molteplicità di storie che affiancano quella principale distrae secondo me dal nucleo centrale e ci sono troppi punti di vista, anche nello stesso capitolo. Cosa c’entrano le due storie d’amore narrate? non sono funzionali. Ci sono troppe digressioni e troppe spiegazioni inutili allo sviluppo del racconto.

Sara Valentino Thriller che mi ha catturata letteralmente, devo dire che ho fatto più fatica degli altri mesi a suddividere la lettura nel mese. In questo casi non è davvero possibile.

Una bella trama, intrigante e non scontata, si dipana in una Venezia del 1500. Adoro i romanzi ambientati in questa epoca e in questa location perchè hanno un fascino particolare.

“Venditori pulivano i pesci più grandi, rovesciando a terra le interiora e combattendo con il freddo che penetrava nelle ossa.”

Descrizioni vivide che riescono a stimolare non un solo senso dei nostri cinque. Lo stesso per i ritrovamenti dei cadaveri orrendamente mutilati che nulla lasciano al caso e al dubbio sulle torture raccapriccianti che il “demone” ha inflitto alle sue vittime.

“Ferite orribili, i resti di un dolore inumano. Il pescatore fu assalito all’improvviso da un tanfo immondo.”

La Repubblica è minacciata, da un lato i Turchi, dall’altro i Borgia, il papa Alessandro VI che allunga le sue mani per prendere ancora più potere e i nobili in questo lo appoggiano.

Viene incaricato, di seguire le indagini e scoprire chi si cela dietro al fantomatico “demone” sterminatore e cosa cerca veramente, un monaco di origini tedesche, Mathias.

“Un odio così può nascere solo dalla paura” , dice bene Mathias, sono pienamente d’accordo con lui, accade ancora oggi, ogni giorno ma per fortuna non sempre con esiti tanto devastanti.

C’è un anello con una rosa incisa.. forse il “demone” è guidato da quella rosa?

Indagini mozzafiato a sondare gli abissi della paura, nessun amico è al sicuro, nessuna amica lo è altrettanto, il “demone” ha molti occhi, ma le vicende ruotano tutte attorno al mondo della stampa, e il potere comanda gli uomini, la sua potenziale perdita li rende crudeli e criminali.

Alice Croce Ortega Ho finito di leggere “Il Leone e la Rosa” proprio stamattina e devo dire che mi è piaciuto. Ho dato un’occhiata alla bibliografia dell’autore e mi sembra che sia il suo primo thriller storico, in effetti qualche imperfezione c’è, gli episodi narrati a volte sono un po’ slegati tra loro, o forse trattati in modo un po’ sbrigativo ma la storia è molto interessante, e come non potrebbe esserlo con Venezia e un libro al centro direte voi, i personaggi incuriosiscono e vorresti saperne di più sulla loro storia, sui loro turbamenti… niente che non si possa farsi perdonare con un bel seguito, hehe. Venezia si percepisce sullo sfondo con la sua presenza tentacolare ma che non ruba mai la scena ai personaggi, a molti dei quali ci si affeziona. E la povera Caterina… insomma, ci voleva proprio un bel giallazzo veneziano, alle porte del mese di agosto.

Cinzia Cogni La prima parte del romanzo, sarò sincera, non mi ha entusiasmato molto, la trama e l’atmosfera della Venezia cupa e misteriosa del XVI secolo, mi ricordava un altro libro letto recentemente e avevo paura risultasse una brutta copia.
Mi sono dovuta ricredere…nella seconda parte infatti, l’intreccio della storia diventa più avvincente, originale e in ultimo mi sono ritrovata a leggerlo tutto d’un fiato per scoprire il finale.
Anche il significato del titolo “il leone e la rosa” mi lasciava perplessa, ho compreso dopo cosa rappresentasse e ora posso affermare che gli si addice perfettamente.
Il vero protagonista di questa storia è un libro, un manoscritto ricercato dai diversi personaggi della storia, ognuno per un motivo differente: c’è il Doge Loredan, il rivoluzionario monaco tedesco Mathias; c’è Lorenzo Scarpa, nipote del proprietario della Stamperia, il luogo al centro del romanzo, ed infine colui che chiamano il Demone, che tortura e uccide le persone coinvolte nel mistero del libro.
Credo che l’autore abbia creato questa storia per parlare dell’importanza della nascita della stampa a Venezia, un un’argomento in effetti poco trattato eppure davvero affascinante per chi come me, ama la storia in generale.
“Il leone e la rosa ” è un vero thriller storico, anche se non mancano i sentimenti e l’amore, che mitiga la violenza di cui è intriso il romanzo, particolare che ho molto apprezzato.

Fabiana Farina Il leone e la rosa Riccardo Bruni

Un bel libro della lettura molto scorrevole, peccato che per i temi trattati finisca per assomigliare alla maggioranza dei libri che parlano della Venezia del 1500.
I personaggi sono ben delineati, ho apprezzato tantissimo la figura di Simone, giovane ebreo che dimostra la sua sofferenza per la emarginazione che subisce a punto per via della sua religione.
In linea di massima mi è piaciuto e lo consiglio a chi desidera leggere un libro non troppo impegnativo.

Fabiola Màdaro Adoro l’ambientazione: una Venezia cupa, avvolta dalle tenebre, agli inizi del 16º secolo. Un racconto molto coinvolgente, le vicende del Monaco Mathias e del giovane Lorenzo mi hanno appassionato. Non è mai calato il ritmo, sempre avvincente e ricco di suspance, di indizi e colpi di scena. Il mistero che i due cercano di dipanare è molto intrigato e ben congegnato. Belle anche le descrizioni dei luoghi e delle usanze dell’epoca, e decisamente d’impatto le descrizioni più “vive” come le torture, un romanzo carico di tensione anche per questo aspetto molto dettagliato! Una lettura piacevole, dove il vero protagonista è un libro “maledetto”, un libro proibito per la sua scomoda verità. E quanto si è disposti a fare perché questa verità venga a galla? O anche perché resti negli abissi per sempre?! La storia si sposa a meraviglia con la fantasia dell’autore, regalando un quadro equilibrato e ben sviluppato. Il finale mi ha regalato quel brivido, quel filo di commozione che cerco sempre in un buon libro, perché un libro che sa emozionare è un libro che resta in qualche modo nel cuore. Grazie di cuore a tutti per gli approfondimenti, per la compagnia e per aver viaggiato ancora una volta insieme nella stessa direzione
Anna Geron Il libro mi è piaciuto: la trama è avvincente e ben ambientata storicamente in una Venezia cinquecentesca afflitta da lotte per il potere.I personaggi sono ben delineati e i luoghi e i fatti sono descritti realisticamente senza risparmiare al lettore squallore e crudeltà. Un buon thriller ma mentre lo leggevo ho avuto l’impressione di aver iniziato dal secondo volume! C’era questo frequente richiamo a fatti accaduti prima!Ho anche controllato ma non c’è un libro precedente. Come sempre mi è piaciuto leggere le spiegazioni e gli approfondimenti delle altre lettrici meno pigre di me nell’informarsi.Le ringrazio perché hanno arricchito la mia lettura!

https://www.fotowow.it/foto-15360-la-gondola-nera-si-muove-lieve.html
Debora Serrentino Sono stata indecisa se leggere o meno questo libro, perché la trama mi sembrava simile ad altri libri che ho letto. Invece ho scoperto un bel libro, ben scritto e scorrevole, con una storia avvincente e abbastanza originale. Mi sono piaciuti molto anche i personaggi e anche se Mathias è sicuramente il protagonista, alla fine risulta un bel libro corale, con tanti personaggi interessanti, storici e non, che sono ben approfonditi e descritti. Il punto di forza di questo libro, però, è sicuramente la storia e lo sviluppo della trama che si scrolla velocemente di dosso la sensazione di già letto per portare il lettore in una storia avvincente che si legge tutta d’un fiato.
Paola Nevola Ho iniziato questo libro pensando con un po’ di scetticismo ad un thriller come tanti ambientato a Venezia. Invece mi ha appassionata, la trama non è per nulla scontata anzi è molto interessante dal punto di vista storico.
A mio avviso ho trovato dei riferimenti a Q di Blisset per esempio riguardo alla nuova università di Wittembergh, le prime voci sulla riforma tedesca, gli stampatori e questa citazione “credo che ognuno di noi si porti dietro il proprio inferno ” che mi aveva colpita anche in Q.
L’atmosfera è una Venezia tetra e ovattata dalle nebbie invernali e da una leggera coltre di neve, in cui vengono ritrovati nelle acque dei canali cadaveri orrendamente straziati.
Questi omicidi nascondono un tremendo odio, è la paura che porta l’innovazione della stampa, con la divulgazione dei testi sacri e antichi manoscritti.
È appunto un gruppo di stampatori con una rosa come simbolo che sono nel mirino del demone omicida. Un libro “La donazione di Costantino ” del Maestro Valla potrebbe rivoluzionare il futuro della Serenissima e minare le basi del potere della Chiesa.
In questo libro viene ben rappresentato il contesto storico tra la Serenissima la Chiesa e la lotta coi Turchi. Vi è tutta la società veneziana dal doge Loredan con le trame per il potere, l’intrigante Caterina di Cipro ai religiosi tutti cercano di cautelare i propri interessi.
Poi c’è l’amore impossibile Lorenzo nipote di uno stampatore e Caterina figlia di un mercante in rovina, che desta la gelosia di un ragazzo ebreo per non avere le stesse possibilità dei veneziani, finché il rancore non raggiunge la forza distruttiva.
L’odio è il demone distruttivo.
Un thriller coinvolgente che tiene col fiato sospeso fino alla fine.
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