Il Re Sole: Vita privata e pubblica di Luigi XIV di Guido Gerosa

Trama. Incoronato re a cinque anni, Luigi XIV assunse il potere nel 1661, appena ventitreenne. Nel corso di un regno durato più di cinquant’anni, portò la Francia a dominare la vita politica e culturale europea, disegnando il modello perfetto di monarchia assoluta. Amante di ogni espressione artistica, fu un generoso mecenate: aprì accademie, incoraggiò artisti, protesse intellettuali. Il suo capolavoro fu la splendida reggia di Versailles, con i suoi meravigliosi giardini. Ma ci fu anche chi lo denigrò, imputandogli le troppe guerre e i disastri economici che avrebbero portato alla Rivoluzione del 1789. In queste pagine Guido Gerosa traccia uno straordinario ritratto del Re Sole ricostruendo, oltre alla figura del più grande tra i sovrani francesi, un’intera epoca.

Recensione a cura di Giulia Abbate

Ampia e bella da leggere questa biografia di uno dei personaggi chiave della storia moderna europea. Il Re Sole ha portato a compimento il progetto assolutista dei suoi predecessori, chiudendo definitivamente il quadro politico medievale e preparando il terreno alla reazione borghese che, un secolo dopo, avrebbe innescato la Rivoluzione Francese, pietra miliare della contemporaneità.

Il Re Sole è stato un uomo dalla personalità titanica, dalle profonde ombre e dunque dalla luce ostentata, brutale, schiacciante. La sopraffazione generale, operata su tutti i fronti dal governo di Luigi XIV, diventa più comprensibile, più chiara al di là delle infiocchettature (come il mecenatismo, munifico ma sempre strumentale), se si riesce a guardare in particolare in due direzioni, abbastanza ovvie ma a volte difficili da vedere bene, appunto, in tutta questa luce: sono il contesto nel quale Luigi XIV vive e governa, e la sua persona umana, la sua esistenza segnata dalla divorante monomania del potere.

La ricca biografia di Guido Gerosa tenta di guardare anche in queste direzioni, cosa non facile tout court: Luigi XIV è figlio e insieme padre di un secolo – il Gran Secolo, il Seicento! – in cui il Barocco tracima con le sue ridondanze in ogni aspetto della vita; in cui il concetto di Stato viene cementato con il sangue e il potere dei re; in cui le scoperte geografiche, le guerre, il progresso scientifico vengono definitivamente instradati sul percorso che ci ha portato all’oggi. È il Seicento, infatti, il secolo nel quale la modernità capitalista e statalista si assesta definitivamente, spazzando via altre possibilità pure promettenti (come la federatività medievale) rimaste solo sui libri di storia. Ed è Luigi XIV che, con le sue scelte politiche e “comunicative”, dà un contributo decisivo a questo assestamento. 

Renderne conto non è semplice, e certamente non può essere detto tutto in un solo libro. Gerosa è abile a darci i ritratti delle figure che precedono e formano Luigi XIV nel bene e nel male: suo padre Luigi XIII e il cardinale Richelieu, che pongono le fondamenta del concetto di Stato che Luigi XIV porta a compimento; sua madre Anna d’Austria che affronta le congiure nobiliari che (de)formeranno il carattere del Re Sole; il cardinale Mazarino, che ispira il primo periodo del suo governo. La parte iniziale del saggio è dedicata a loro, ed è fatta davvero bene. 

La biografia dà poi molto spazio agli amori del Re Sole, argomento gettonatissimo ed evidentemente irrinunciabile anche in un libro che, partito con un bel quadro politico, forse dedica un po’ troppo spazio a intrighi amorosi per i quali il Re Sole è rimasto celebre, ma che in fondo erano parte quasi “normale” della vita delle corti seicentesche e poi settecentesche. Comunque, anche i capitoli dedicati alle donne del re – che seguono una “curva” di crudeltà, dall’improvvida Louise de La Vallière, alla sulfurea marchesa di Montespan, alla purificatrice marchesa di Maintenon – sono ben scritti, ricchi di citazioni e aneddoti e interessanti da leggere (del resto, avedo a disposizione la ricca annedotica seicentesca e un gigante della cronachistica come il Saint-Simon da cui pescare, il difficile è piuttosto il limitarsi).

Nel saggio manca, forse, una riflessione che metta Luigi XIV nel suo tempo a posteriori: come ha meritatamente dipinto il contesto nel quale il giovane re si pone, così Gerosa avrebbe potuto dedicare attenzione a come il Re Sole ha cambiato il suo tempo. 

Piccolo problema del testo: ci sono a volte frasi e concetti ripetuti in modo pedissequo, come per errore o dimenticanza; l’editing della redazione sarebbe dovuto essere più attento e puntuale.

Questo non toglie comunque valore a un testo che è una ottima introduzione al Re Sole e fornisce le basi e i concetti più importanti per addentrarsi poi nell’approfondimento con testi più specialistici e questioni più complicate.

Autore:Guido Gerosa

Editore:Mondadori

Collana:Oscar storia

Edizione:Anno edizione:2018

Formato:Tascabile

In commercio dal:19 luglio 2018

Pagine:636 p.

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