Il segreto di Greenshore – Agatha Christie

Trama

Sir George e Lady Hattie Stubbs desiderano movimentare la festa che stanno organizzando nella loro dimora estiva: invece della solita, noiosa caccia al tesoro, una indimenticabile Caccia all’assassino. Ne affidano la regia alla celebre giallista Ariadne Oliver, che a sua volta coinvolge l’amico Hercule Poirot. Il suo intuito femminile ha forse percepito qualcosa di sinistro nell’aria rarefatta di Greenshore? Fatto sta che nei giardini della grandiosa villa con tempietto neoclassico e approdo privato sul fiume il delitto simulato si consuma davvero, e la presenza dell’investigatore si rivelerà provvidenziale… Scritto nel 1954 ma rimasto inedito per oltre sessant’anni, “Il segreto di Greenshore” fa rivivere le più classiche atmosfere della campagna inglese in una narrazione ricca di colpi di scena, accompagnata da un raffinato scandaglio psicologico dei personaggi.

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Copertina flessibile: 112 pagine
Editore: Mondadori (27 febbraio 2017)
Collana: Oscar gialli
Lingua: Italiano
ISBN-10: 8804679360
ISBN-13: 978-8804679363

Fare una recensione a un romanzo di Agatha Christie non è possibile nel senso più pieno del termine in quanto credo, i suoi, siano tra i capolavori indiscussi e immortali.

Il segreto di Greenshore, romanzo rimasto inedito sino a non molto tempo fa, quando Mondadori ha deciso per una pubblicazione, ci porta a Greenway House sul fiume Dart, nel Devon del sud.

Come viene esplicitamente raccontato nella prefazione, il romanzo “La sagra del delitto” nasce proprio da questo racconto. C’è poi una storia, che riguarda questo libro, legata al fatto che i profitti ricavati sarebbero dovuti essere investiti per la vetrata della parrocchia, la storia era “solo” un racconto lungo e non ebbe il seguito sperato, fu quindi ritirato e successivamente rielaborato e riciclato ne “La sagra del delitto”.

Rimane il fatto che sia la prima volta che leggo la regina del giallo e seppur pare che non sia uno dei suoi migliori, ne sono rimasta affascinata.

Hercule Poirot viene invitato a quella che è senza dubbio la prima “cena con delitto” che si possa ricordare e che oggigiorno è così richiesta.

Il fattore è che in questo caso il delitto si verificherà realmente. La particolarità è nelle indagini, che vengono svolte quasi in sordina e senza che l’assassino capisca di essere stato scoperto. I dettagli fanno la differenza e il nostro detective è molto bravo nel non lasciarseli sfuggire pur nella non nonchalance con cui li cattura. Si aggira nella tenuta, in questo caso, chiacchiera allegramente con tutti invitati, padroni e servitù.

Un giallo come non mi capitava di leggerne da diverso tempo, senza l’alta tensione a cui siamo oggi abituati, ma che cattura il lettore portandolo a porre attenzione su tutti i più piccoli dettagli con una calma magistrale.

Naturalmente proseguo senza indugio nella scoperta, in tarda età, di questa grande scrittrice.

Sara Valentino

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