Il segreto di Medusa (Greek Women Vol. 1) di Hannah Lynn

Tutta un’altra storia
Radiosa, innocente, la più pura tra le sacerdotesse di Atena. La bellezza di Medusa va ben oltre quella dei semplici mortali. Per questo, quando lo sguardo colmo di lussuria del dio Poseidone cade su di lei, l’unico luogo in cui spera di trovare rifugio è il sacro tempio della protettrice dei greci. Ma nessuno può sfuggire a un dio. E la divina Atena, signora delle arti e della guerra, non avrà pietà per colei che ha profanato la sua casa. Poco importa che Medusa, violata nel corpo e nello spirito contro la propria volontà, implori il suo perdono.
Da questo momento il male che le è stato inflitto diventerà la sua corazza e abbraccerà l’oscurità, in esilio, perché chiunque altro le ha voltato le spalle. Si trasformerà nel mostro che gli altri hanno deciso che doveva essere.
Nel frattempo, un giovane di nome Perseo si appresta a partire con la missione di uccidere Medusa. La storia dell’eroe Perseo e del mostro Medusa è stata raccontata molte volte.
Questa è un’altra storia.
In un tempo in cui gli dèi camminano tra i mortali, il confine tra la gloria e l’infamia è estremamente labile. Ma ogni mito ha bisogno di eroi e di mostri.
Bestseller in Inghilterra
La leggenda vuole fosse un mostro, ma la verità è un’altra
La storia arriva distorta. Quella di Medusa è rimasta sepolta per lungo tempo. È arrivato il momento di sapere la verità.
Colei che pietrifica con un solo sguardo nasconde un segreto che nessuno conosce

«Che splendido personaggio questa Medusa! La scrittrice ci offre una donna dalla bellezza radiosa, tuttavia la vera bellezza della sacerdotessa non è nel suo aspetto, ma nel suo cuore.»
«Il mito dell’orrenda Gorgone è arrivato a noi senza rivelare l’origine del Male, finalmente la verità trionfa! Povera Medusa, evviva Medusa!»

  • Editore ‏ : ‎ Newton Compton Editori; 12° edizione (2 dicembre 2021)
  • Lingua ‏ : ‎ Italiano
  • Copertina rigida ‏ : ‎ 256 pagine

Sara Valentino “Tutta un’altra storia”, con questo sottotitolo è bene approcciarsi al romanzo di Lynn dedicato alla figura mitologica di Medusa. Si tratta di un testo che si legge molto velocemente, anche se la storia per sommi capi la si conosce viene il desiderio di vedere come finirà. E’ una lettura a tratti malinconica, strugge ciò che le è capitato e la punizione subita. Ma ho letto un romanzo psicologico che ci appartiene in profondità, che ci porta a leggerci dentro, a scovare i profondi sensi di colpa che abbiamo celato. Mi ha fatto molto male, è bello ma qualcosa ha frenato la mia corsa, forse che il male a volte è troppo da sopportare? Forse che mi è capitato di essere messa all’angolo, sola, un mostro, le persone ti voltano le spalle. Ma cos’è realmente un Mostro? “Magari tutti i mostri sono così fin dalla nascita. Forse, però, è solo un espediente utilizzato per nascondere l’oscurità che ci portiamo dentro” Medusa però, rispetto alle sue sorelle, ci ragguaglia su come non reclinare il capo e su come, nonostante le avversità, nonostante l’odio di qualcuno che ce lo cola addosso, bisogna cercare la risposta nell’unico luogo possibile, il cuore. C’è un altro tema, a me molto caro, quello della donna che deve essere sottomessa e punita in vece di uomini. “Allora perchè veniamo sempre per seconde?” Che dire del parallelismo tra dei e potenti? Entrambi decidono per le vite di poveri, mortali e deboli come allo stesso tempo non pagano mai per le loro malefatte. Questo libro è un grido per i deboli, per i rifiutati, per chi viene additato ed escluso con la presunzione di superiorità di un altro che lo chiama “diverso”. “Alzando la voce per qualcun altro, rischi di perdere tu stesso qualcosa. E nessuno vede oltre il proprio riflesso nello specchio”.

Emilia Milucci Guido “Alcuni pensano che mostri si nasca… Forse è vero… Forse, però, è solo un espediente utilizzato per nascondere l’oscurità che tutti ci portiamo dentro “Questo è il prologo e il filo conduttore dello splendido romanzo di Hannah Lynn. Una rivisitazione intensa, profonda e molto attuale del mito di Medusa, vista soprattutto nella sua umanità ferita, calpestata, incompresa, costretta a diventare mostro da chi apparentemente difendeva la giustizia e l’onore. Una Medusa con cui siamo portati ad empatizzare, della quale capiamo e condividiamo la sofferenza per un’ingiusta emarginazione, il dolore di essere causa involontaria di sofferenza. Un mito antico che ci porta a riflettere sui luoghi comuni, sulla difficoltà a trovare la verità dei fatti e le ragioni dei comportamenti, superando le apparenze e il “sentito dire”.L’ho letto d’un fiato e mi ha coinvolta tantissimo, emozionandomi e facendomi riflettere. Una scrittrice che non conoscevo, ma che mi ha conquistata…un romanzo che consiglio e uno dei pochi che ogni tanto rileggerò.

Alessandra Ottaviano Il segreto di Medusa – Hanna Lynn“Il segreto di Medusa” è un pregevole romanzo nel quale l’autrice rivisita il mito di Medusa, raccontando tutta la sua storia, scegliendo di riprendere la versione di Ovidio che ne “le metamorfosi” descrive la gorgone come una fanciulla bellissima e pura, il cui padre Talete consacra alla dea Atena. Medusa, in veste di sacerdotessa, dispensa saggi consigli in vece della dea, è dotata di sensibilità ed empatia e si sente vicina alle donne maltrattate che si rivolgono a lei.Ma un brutto giorno quel luogo di asilo viene dissacrato: il dio Poseidone, invaghito della bellezza prorompente della fanciulla la prende con la forza. La dea Atena anziché vendicare l’onore violato della sua sacerdotessa la accusa di essere la causa della lussuria del dio e la maledice con “una corona di serpenti degna solo della regina dei dannati” (un tema ancora caldo ai giorni nostri, ahimè).Parallelamente viene narrata la storia di Perseo fino a giungere al loro fatale incontro dove, superbamente l’autrice ci mostra un confine molto labile tra i due, il filo sottile che unisce mostri ed eroi. Medusa racconta a Perseo tutta la sua vicenda e improvvisamente davanti agli occhi del ragazzo non c’è più un mostro da uccidere ma una donna vittima di tanto dolore da liberare, purtroppo nell’unico modo possibile.Come ho detto tante volte, amo la mitologia per la sua grande attualità e le riflessioni profonde alle quali porta l’animo umano. La Lynn si avvale di una narrazione poetica e ricca di pathos, a tratti molto commovente che riesce a ribaltare la visione che abbiamo di questo personaggio. Non mi resta che consigliarvene caldamente la lettura, aspettando con ansia la traduzione degli altri due romanzi delle serie di Hanna Lynn.“Alcuni pensano che mostri si nasca, che ci siano creature approdate su questa terra con un’oscurità talmente soverchiante nel cuore che l’amore di un misero mortale non potrebbe mai domarla. Secondo costoro, queste anime non possono essere redente e non se lo meritano nemmeno. Sono bestie decise a portare il caos nella vita di chiunque incroci il loro cammino. Sono vendicative e piene d’odio e si meritano soltanto il nostro disprezzo.”

Debora Serrentino La protagonista di questo libro è Medusa, la Gorgone del mito greco, che in prima persona ci racconta la sua storia.Medusa ci aiuta a capire come si diventa un mostro e ci fa scoprire che la mancanza di umanità del mostro a volte è semplicemente lo specchio della mancanza di umanità e di compassione di chi si sente giusto (la dea Atena) e valoroso (gli eroi che si succedono nel tentativo di ucciderla). Alla fine riuscirà ad avere la meglio non l’eroe più valoroso, ma l’unico che porterà con sé le armi dell’umanità e dell’empatia.Questo libro si legge in un soffio, bellissimo e impossibile da lasciare. Non conoscevo questa autrice, ma andrò sicuramente a cercare altri titoli.

Paola NevolaIl prologo è meraviglioso già esso vale la lettura per il tema dei mostri, una disanima profonda che porta a riflettere. Ci portiamo dentro tutti l’oscurità e se la lasciassimo libera chissà a cosa porterebbe.“Questa storia sarebbe più semplice, per molti versi, se l’oscurità fosse nata dentro di lei. Ma non è così. Lei non era così. Furono dei mostri a creare Medusa, ma lei non era nata da essi.”Madusa è una bellissima giovane, pura e piena di bontà, viene votata dal padre ad essere sacerdotessa al tempio della Dea Atena, è la sua voce. La sua sensibilità la porta ad essere vicina alle donne che subiscono violenze e a elargire protezione e consigli. Ma la sua purezza e il tempio della Dea vengono infangati dalla violenza di Poseidone. La Dea la considera colpevole di aver provocato il Dio e la punisce trasformandola in gorgone.Per Medusa si prova subito una grande empatia, per il suo essere, per la violenza, la punizione e la condanna che subisce. Ci porta a considerazioni e riflessioni sempre attuali, la colpa che la donna deve portare per aver provocato l’uomo, la vergogna come una corona di serpenti, il Mostro che vediamo in superficie senza considerare la sua anima.Il percorso di Medusa è un percorso di sofferenza anche per la sorte che a causa sua ha subito la sua famiglia. La sua condanna non ha requie, la redenzione viene da Perseo. Si segue anche la vicenda di questo giovane dall’animo nobile, che vuole liberare la madre da un matrimonio violento, quindi molto sensibile e comprensivo al racconto della gorgone della sua disgraziata vita.Mi sono appassionata ai romanzi che rivisitano i miti perché offrono una profonda visione dell’animo umano.Il romanzo della Lynn ha un ritmo molto scorrevole un susseguirsi di eventi che fa si che lo si legga velocemente, da subito si rimane attratti dallo stile schietto e pulito.Avrei preferito una descrizione maggiore dei luoghi e delle ambientazioni, un finale meno affrettato che avrebbe potuto offrire molto di più sulla rinascita e la rivincita di Medusa. Ecco se si fosse scritto che dal suo sacrificio fossero sgorgati Pegaso e il gigante Cisaore … ma forse è un’altra storia, forse avrei voluto che il libro non finisse.«Ti sto dicendo la verità, tesoro mio, ci scommetterei la vita. Hai servito la dea con amore puro. Si accorgerà di aver sbagliato e rimetterà tutto a posto».

Virzo Laura In questo racconto ho trovato ben rappresentata la condizione femminile attuale ancora oggi. Non sono mai stata una femminista sfegatata, ma certe storie che si sentono ancora TUTTI i giorni lasciano veramente la bocca amara.Leggendo la storia di Medusa possiamo ben capire la sua frustrazione per l’incomprensione, per il rifiuto, per la tristezza di ciò che avrebbe potuto essere e che è stato distrutto dalla crudeltà.

Fabiana Farina Medusa Questo libro non parla strettamente del mito greco di Medusa ma della sua vita, di ciò che ha dovuto subire prima che Perseo le togliesse la vita.Leggiamo di una Medusa umana che è stata tradita, calpestata, umiliata per il capriccio di coloro che avrebbero dovuto proteggerla. Però gli Dei non si sono limitati a “punire” solo lei ma tutta la sua famiglia facendo ricadere su Medusa la responsabilità, arrivando più tardi a farle commettere atti che vanno contro la sua integrità morale.Poi l’incontro con Perseo che sembra uno dei tanti mandati sull’isola ad annientare il mostro. Questo ragazzino capisce che non c’è nessun mostro da combattere, che esiste solo una donna che porta addosso il peso di un destino crudele.La sua storia è di un’attualità disarmante, basti pensare a tutte quelle donne vittime di violenza. Violenza che non rientra nella sola persona della vittima ma che si estende al nucleo più intimo delle conoscenze.Violenza fisica, violenza psichica, violenza che tutto distrugge, violenza che infligge violenza a sé stessi.Il libro è veramente bello tant’è che non vedo l’ora di acquistare il secondo di questa trilogia.

Giancarla Erba Ancora una volta, il mito viene ripreso e riadattato ad una visione femminile. Medusa, ragazzina molto bella e desiderata, viene portata dal padre al tempio di Atena, sicuro che lì sarà protetta. ma, quando lo sguardo colmo di lussuria del dio Poseidone cade su di lei, nessuno la può difendere. E la divina Atena, signora delle arti e della guerra, non avrà pietà per colei che ha profanato la sua casa. Poco importa che Medusa, violata nel corpo e nello spirito contro la propria volontà, implori il suo perdono. Da questo momento il male che le è stato inflitto diventerà la sua corazza e abbraccerà l’oscurità, in esilio, perché chiunque altro le ha voltato le spalle. Si trasformerà nel mostro che gli altri hanno deciso che doveva essere. Nel frattempo, un giovane di nome Perseo si appresta a partire con la missione di uccidere Medusa. La storia dell’eroe Perseo e del mostro Medusa è stata raccontata molte volte. Questa è un’altra storia.Dei (e soprattutto Dee) cattivi, incuranti delle sensibilità umane e feroci nelle loro decisioni. Questa non è solo una rivisitazione del mito, ma il suo totale stravolgimento quasi un’eresia se andiamo a rivedere come violenze, ingravidamenti forzati e trasformazioni in vari elementi della natura più o meno gradevoli, fossero narrati con totale naturalezza. Qui le cose cambiano…Atena è una vera stro@za che rinuncia alla sua sacerdotessa più devota per capriccio e incapacità di contrastare Poseidone, lui non solo violentatore, ma fa in modo che la ragazza risulti consenziente, quindi profondamente vigliacco. Medusa si ritrova ad essere alla mercé di due divinità infime, inaffidabili e spietate che non solo puniranno lei per ciò che ha dovuto subire, ma anche tutta la sua famiglia, uccidendo (lei stessa) i genitori e condannando le sorelle ad una vita terribile e piena di sofferenze. Medusa per secoli resterà segregata sulla sua isola a pagare per un peccato che non ha commesso, mai perdonata da Atena che, anzi, prova in tutti i modi a danneggiarla e alla fine aiuterà Perseo ad ucciderla, il quale, conoscendo tutta la storia e non divulgandola, non si dimostrerà migliore dei suoi parenti acquisiti. Insomma una storia di sofferenza, violenza e ingiustizia che non trova il suo lieto fine e che ci racconta come i potenti molto difficilmente sono buoni e/o comprensivi e che davanti a certi personaggi, mitici o reali, che possano essere, il lieto fine è solo una chimera.

Cinzia Cogni “Il segreto di Medusa” è una breve rivisitazione del mito greco che scava nell’animo della protagonista, provando a raccontare la storia da un altro punto di vista: quello di una donna trasformata in mostro dalla perfida dea Atena, ma che fino alla fine non perde la sua umanità.L’autrice è davvero brava a calarsi nei panni della protagonista, Medusa è credibile sia prima che dopo la trasformazione: giovane e innocente prima, cupa e spietata dopo, manifesta tutti i suoi sentimenti, le sue paure e le sue angoscie, tanto che è impossibile per il lettore, non entrare in empatia con questo personaggio.Gli altri protagonisti restano sullo sfondo, le vicende di Medusa sono così appassionanti e struggenti che oscurano le altre storie.Atena per punirla, non si limita atrasformarla in un mostro con dei serpenti al posto dei capelli, ma fa in modo che nessuno possa mai più vederla in viso, gli occhi di Medusa infatti trasformano in pietra chiunque provi a guardarla.In questa storia emerge la cattiveria degli dei che non conoscono pietà né perdono, e la condizione delle donne, rappresentate da Medusa, che oggi come allora, sono vittime dei soprusi degli uomini, e rischiano di essere punite se ostentano la loro bellezza.Credo che gli antichi greci avessero già compreso il valore delle donne e al tempo stesso si rendevano conto che la strada della parità era irta e piena di sofferenze.Medusa da secoli ormai ci mette in guardia e ci ricorda che non vale la pena trasformarci in mostri per colpa di certi uomini…

Fabiola Màdaro Quando ho iniziato a leggere questo libro, non credevo che sarei riuscita a finirlo, perché è capitato in un periodo davvero difficile emotivamente e il tema trattato mi ha mosso non poche lacrime. Sono stati molti i passi che ho segnato e che mi hanno dato spunto di riflessione, ma anche perché in questo momento particolare mi hanno dato emozioni forti che solo condividendo certe frasi avrei potuto gestire. Non è stata una lettura facile, ma mi ha aiutato a elaborare un dolore e quindi confermo la mia teoria che i libri arrivano sempre quando è il momento giusto. Conoscevo la storia di Medusa solo a grandi linee, ma ovviamente… questa è tutta un’altra storia.Grazie di cuore a Sara per questa lettura e tutte voi che, anche non sapendolo, mi avete incoraggiato a proseguire e non mi avete lasciata sola.

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