Il sigillo del cielo di Glenn Cooper

Mosul, 1095. Daniel Basidi è un uomo di fede. Eppure teme che stavolta il Signore gli abbia dato da portare un fardello troppo grande. Per anni ha cercato di mettere il suo dono al servizio degli altri. Ma quest’ultima rivelazione, questa rivelazione terribile e sublime, non può essere condivisa con nessuno, è troppo pericolosa. Daniel deve portarla con sé nella tomba. Iraq, 1989. Hiram Donovan è un uomo di scienza. Eppure, quando tocca quella pietra sepolta nella sabbia, si sente come attraversare da una corrente elettrica. E ha paura. Infrangendo la legge e i suoi stessi principi morali, Hiram sottrae l’oggetto dallo scavo e lo spedisce alla moglie, in America. Sarà l’ultima cosa che farà prima di morire. New York, oggi. Cal Donovan è un uomo d’azione. Eppure, non appena riceve la notizia che sua madre è stata uccisa, il mondo gli crolla addosso. Il suo appartamento è a soqquadro, ma i presunti ladri non hanno preso né gioielli, né quadri, né contanti. Che cosa cercassero, Cal lo scopre dopo qualche giorno, in una scatola da scarpe nascosta in fondo a un armadio. Una busta che suo padre aveva mandato dall’Iraq. Ancora sigillata. Dentro, c’è l’ossessione che ha tormentato avventurieri e imperatori, il segreto per cui hanno dato la vita santi e ciarlatani, la minaccia che deve restare sepolta, per il bene del mondo. E ora tocca a Cal proteggerla. A ogni costo.

  • Editore ‏ : ‎ Nord (10 giugno 2019)
  • Lingua ‏ : ‎ Italiano
  • Copertina rigida ‏ : ‎ 391 pagine

Recensione a cura di Sara Valentino

Torno a leggere le avventure del professor Cal Donovan, specializzato e studioso di Storia delle religioni ad Harvard.

In questo nuovo episodio, che ho apprezzato più del precedente, “Il debito”, Cal si trova a dover affrontare la morte per omicidio della madre. I malviventi hanno messo a soqquadro l’abitazione in cerca di qualcosa di più importante e prezioso dei gioielli. Sarà solo grazie allo sguardo acuto di Jessica, la nuova fidanzata di Cal, che i nostri scopriranno l’involto contenente una pietra di ossidiana nera, lucida come uno specchio.

In Medio Oriente, dal Neolitico al Medioevo, quel vetro vulcanico, di un nero purissimo, era stato considerato una risorsa preziosa e perciò costosissima. L’ossidiana si poteva lavorare fino a renderla affilatissima.

E’ indubbio che la pietra abbia dei poteri ma per scoprire cosa si nasconde dietro l’organizzazione che uccide per entrarne in possesso sarà necessario l’aiuto di una sensitiva.

Il romanzo è un thriller ad alta tensione che però si divide su tre piani temporali distinti ma solo in apparenza. La pietra li unisce e la 49° ne è il collante.

Negli anni in cui Cal era solamente un ragazzo la pietra fu trovata da suo padre, si trovava agli scavi nei pressi di Rabban Ormisda, uno storico monastero avamposto della chiesa d’Oriente. Hiram Donovan spedirà la pietra in busta chiusa alla moglie per poi morire in circostanze misteriose. Il monastero era stato fondato nel VII secolo da Rabban Ormisda, monaco della Chiesa d’Oriente, una comunità cristiana che affondava le sue radici nell’età apostolica. Il monastero aveva raggiunto l’apice nel X secolo prima del suo declino. Ed è proprio nel 1095 che una parte del romanzo racconta. I segreti della pietra giungono proprio da quel tempo lontano e saranno disvelati a poco a poco.

Magia, occultismo, stregoneria, magia enochiana, che secondo alcune persone consente di comprendere i segreti del cosmo, di cosa si tratta esattamente?

Il viaggio nel tempo però non si ferma e incontriamo un personaggio davvero molto interessante: John Dee nato nel 1527, un matematico, geografo ed alchimista inglese, presso la corte della regina Elisabetta I, per la maggior parte della sua vita si dedicò all’esoterismo, inventò davvero la lingua per comunicare con gli angeli, chiamata lingua enochiana per l’appunto. Il suo viaggio nell’occulto iniziò con Edward Kelley con cui invocò uno spirito. Dee fu accusato di stregoneria e divenne l’astrologo di Elisabetta I.

Come potete vedere gli spunti di approfondimento sono moltissimi, questo è ciò che apprezzo maggiormente in questo genere di libri che unisce la storia all’azione. Una lettura non impegnativa, fluida, veloce che mi ha regalato alcune ore di relax.

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