Il tempo della bellezza: Un viaggio attraverso il bello fuori e dentro di noi di Paola Giovetti

Recensione di Cinzia Cogni

” La mia anima non può trovare nessuna scala per il Paradiso che non sia la bellezza della terra.” Michelangelo Buonarroti

Leggere questo saggio di Paola Giovetti mi ha permesso di compiere un viaggio affascinante dagli albori dell’umanità ad oggi, seguendo un unico filo conduttore: la bellezza!
Una semplice parola che solitamente evoca immagini estetiche, di meravigliosi panorami o dipinti, di arte espressa in tutti i campi, ma non solo…la bellezza infatti ha mille facce e troppo spesso ne vediamo solo la parte superficiale, eppure il bello è proprio dentro di noi ed è questo il vero messaggio dell’autrice: aiutarci a comprendere il nostro potenziale, o meglio la bellezza che possediamo.
Tante sono le domande che pone Paola Giovetti nel suo saggio ” Il tempo della bellezza” e grazie sicuramente ad uno studio molto approfondito sull’argomento, è in grado di dare risposte valide, concrete, curiose ed interessanti.

“La bella persona è umile anche se ha successo…la bella persona è impegnata, sa dove sta andando, crede in qualcosa, ha dei progetti che affascinano e coinvolgono. Infine la bella persona ha un elevato senso etico, mantiene fede alla parola data, non viene meno agli accordi presi…
Se saremo capaci di metterci su questa ricchezza d’onda, saremo automaticamente belle persone.”

Non è un saggio che si limita a sciorinare nozioni sulla bellezza in generale, come dicevo all’inizio, è un vero e proprio viaggio che parte dai graffiti nelle grotte fatti dall’uomo primitivo ,fino ad esplorare la magnificenza dell’universo, dove l’autrice si trasforma in una preziosa guida turistica che farcisce la storia di aneddoti, citazioni e curiosità .
Così scopriamo che il senso della bellezza nell’uomo è innato, un dono che col tempo si è evoluto, è cambiato, ma che resiste nei secoli; e poi basta guardarsi intorno e ammirare la natura per comprendere che c’è bellezza ovunque… Ogni uomo dovrebbe imparare a riconoscerla esattamente come hanno fatto gli artisti del calibro di Michelangelo e del Canova, musicisti come Checov e Mozart, scrittori come Omero o poeti come Leopardi e perfino scienziati come Marie Curie e Einstein erano consapevoli dell’importanza della bellezza fuori e dentro di noi.

” La vera bellezza, dopo tutto, sta nella purezza del cuore” Mahatma Gandhi

Scomodando Platone, l’autrice ci ricorda che la bellezza è legata al concetto di buono e bello, nell’opera il Timeo infatti, il filosofo greco scrisse:” tutto ciò che è buono è bello, e non senza misura è la bellezza.” ; sottolineando che per raggiungere l’armonia bisogna dedicarsi sia al corpo che all’anima e ricorda che ci sono bellezze che non si vedono, ma si sentono, si percepiscono e pure la sensibilità è un’altra forma di bellezza.
Impossibile poi, non parlare del Rinascimento italiano, culla della civiltà, dell’arte e della letteratura in questo contesto; così come della sindrome di Stendhal che può manifestarsi nel contemplare opere artistiche, con svenimenti e capogiri. Continuando con la perfezione di certe opere d’arte o discipline come la musica, il canto e la danza; per passare attraverso la letteratura, la poesia, fino a trattare di religione e della bellezza del creato in tutti i sensi.

” I luoghi di culto di ogni tradizione sono sempre stati edificati in località di particolare fascino e bellezza: e questo in tutto il mondo. È solo ai giorni nostri che si sono persi il gusto e la volontà di abbinare luoghi di culto e bellezza: si costruisce in maniera disattenta e non ci si rende conto di quanto invece sia importante aver presenti questi elementi. “

Arrivati ai giorni nostri però, e dopo aver analizzato la bellezza interiore anche dal punto di vista psicologico e soprannaturale; amare sono le considerazioni che fa l’autrice in merito ai canoni di bellezza attuali, dove ormai l’estetica è prioritaria sul resto, e cio’ influenza anche il cattivo rapporto che l’uomo moderno ha con la natura, gli animali, con l’arte e col cosmo intero…
Grazie a questo saggio sono tornata da questo viaggio con gli occhi pieni di meraviglie e più consapevole dell’importanza della bellezza in noi e tutto intorno.

…il libro della natura non è scritto a caso, mai una virgola è stata trovata fuori posto.” A. Zichichi

 

 

Trama

Noi in Italia siamo letteralmente circondati di bellezza, sia paesaggistica che artistica: ogni città, ogni borgo, per piccolo che sia, possiede qualcosa di pregevole. Una situazione unica al mondo. Ma tutto il mondo è bellezza, e meravigliosi sono il cosmo e gli spazi infiniti dell’universo. Bello è il volto umano anche quando manca di bellezza estetica, perché la luce interiore, la bontà, il coraggio possono renderlo rivelatore dell’anima. Ma non solo di tale sterminato patrimonio di bellezza parla questo libro: esso parla dell’importanza del concetto di bellezza e di come essa abbia avuto un ruolo nell’evoluzione delle specie; parla della nascita dell’idea di bellezza, dei Greci che ne furono i codificatori, della bellezza che awicina a Dio, della necessità di imparare a vedere la bellezza e del dovere di proteggerla e custodirla. Parla di bellezza interiore, di quei momenti di forza e bellezza ai quali dobbiamo nuovi pensieri e nuove creazioni; di quando lo straordinario sembra irrompere nella vita degli esseri umani facendoli andare al di là di se stessi; parla delle “esperienze di vetta” che sembrano mettere in contatto con una dimensione superiore. Un lungo viaggio nel mondo della bellezza, che porta lontano nello spazio e nel tempo.

  • Dimensioni file : 4046 KB
  • Word Wise : Non abilitato
  • Lunghezza stampa : 208 pagine
  • Editore : Edizioni Studio Tesi (17 febbraio 2020)
  • Screen Reader : Supportato
  • Link d’acquisto
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