Il tesoro dei Romanov di Clive Cussler e Robin Burcell

Trama. 1918, Russia. L’imperatrice madre sa di non aver alternative: pagare l’enorme riscatto richiesto dai bolscevichi è l’unico modo per salvare la vita dello zar, della zarina e dei loro figli. La Rivoluzione, però, non si ferma davanti a niente: il destino dei Romanov è già segnato. La morte. E il riscatto, un immenso tesoro in gioielli, oro e pietre preziose, sparisce nel gorgo della Storia. Fino a oggi. Grazie a una insolita coincidenza che attira la loro attenzione sulla vicenda, Sam e Remi Fargo cominciano a indagare, scoprendo che durante la Seconda guerra mondiale i nazisti erano riusciti a sottrarre il tesoro ai russi e che quelle immense ricchezze sono finite nelle mani di una pericolosa organizzazione nazista. La missione dei suoi adepti è quella di cancellare decenni di Storia e riprendere da dove i loro antenati si erano interrotti, fondando il Quarto Reich. Mentre i Fargo proseguono la loro ricerca tra Europa, Nordafrica e Sudamerica, capiscono una cosa: stavolta non si tratta solo di una caccia al tesoro. È la loro occasione di smascherare i responsabili di crimini indicibili e, soprattutto, di impedire che quei crimini si ripetano.

Recensione a cura di Cinzia Cogni

Prima di iniziare a leggere l’ultimo romanzo di Clive Clusser, scritto a quattro mani con l’autore Robin Burcell, casualmente avevo letto su Facebook, alcuni commenti negativi che riguardavano proprio “Il tesoro dei Romanov”,  questa ennesima avventura dei coniugi Sam e Remi Fargo, famosi cacciatori di tesori e già protagonisti di diverse avventure precedenti scritte da questo autore.
Secondo diversi lettori, la storia raccontata non è adrenalinica, è poco convincente e c’è perfino chi consiglia di non comprare il libro…stupita ed incuriosita da queste osservazioni rivolte ad uno scrittore di fama mondiale, ho accettato di recensirlo per il blog e sinceramente non sono affatto pentita.
A mio parere è una storia che tocca alcuni misteri del passato davvero affascinanti e l’avventura, anche se  rocambolesca, è comunque assicurata fino all’ultima pagina.
Innanzitutto ci sono degli eventi descritti nel romanzo, che per mia ignoranza credevo inventati e che ho scoperto essere fatti realmente accaduti, anche se l’autore li utilizza a modo suo, per creare una storia che amalgama la verità con la finzione.
La caccia al tesoro che vede partecipi i coniugi Fargo e un’organizzazione criminale che li insegue,  parte da molto lontano, esattamente dall’anno 1918, quando l’ Imperatrice madre di Russia, Marija Fëdorovna, accetta di pagare il riscatto ai bolscevichi, per poter salvare il figlio, lo zar Nicola II e la sua famiglia. L’imperatrice non ha scelta, il prezzo da pagare per la libertà dei suoi cari è racchiuso nel valore di quei gioielli, nell’oro, nelle pietre preziose e in alcune uova di Fabergé, appartenenti ai Romanov da generazioni; e così, con la speranza nel cuore di rivedere la sua famiglia, dirà addio per sempre a quell’inestimabile tesoro.
Ma se, come sappiamo, lo Zar e la sua famiglia verranno comunque uccisi, e di quei gioielli non si saprà più niente…a questo punto viene spontaneo chiedersi: “chi ha rubato il tesoro dei Romanov e dove si trova attualmente?”
Le cose si complicano quando si scopre che un gruppo di ex-nazisti chiamati Werwolfe, istituiti da Hitler prima della fine della guerra,
sono ancora in attività nonostante la seconda guerra mondiale sia finita da diversi anni
e pare siano coinvolti nel famoso riscatto dei Romanov.

“E i Fargo?” domandò lei.
“…dobbiamo muoverci senza attirare l’attenzione. E quindi è importante che ai Fargo non succeda nulla…”
Rolfe aspettò che fossero usciti…”Lei avrà anche paura che l’Interpol venga a ficcanasare,  ma io no. Se vedete i Fargo, uccideteli.”

A questo punto facciamo un salto temporale fino ai giorni nostri e precisamente in Germania, dove Sam e Remi si ritrovano ad indagare su questi misteri, scoprendo però che non sono i soli interessati, che certe ideologie del passato sono ancora una minaccia e loro per primi, rischiano la vita
se continuano a cercare, svelare indizi e a scavare in questa storia, dove tra l’altro, continuano ad emergere reperti antichi come tracce da seguire, ma di cui non si conoscono le finalità.

“La ricerca di cimeli storici… è diventata pericolosa, persino letale… vi suggerisco di tornare da dove siete venuti.  Se si conoscono i rischi è un conto. Io li conosco.”

Naturalmente nessuno vuol rinunciare a questa ricerca e dopo la Russia e la Germania, la caccia al tesoro continua in sud America e precisamente sul monte Tupungato a Buenos Aires ,dove nel  1947 un aereo con a bordo cinque persone (o sei ?..altro mistero da scoprire), fra cui alcuni ex-nazisti e un ragazzino di appena 12 anni, precipitò senza lasciare traccia.

“Quelli non erano certo affari di Klaus. E poi, aveva soltanto 12 anni.
Segui il tuo cuore…
E in cuor suo, Klaus sapeva che sua madre avrebbe preferito morire piuttosto che permettere ai nazisti di tornare al potere…”

Sono tutti fatti apparentemente slegati fra di loro, ma come pezzi di un puzzle, se uniti nel modo giusto, porterebbero al tanto agoniato tesoro dei Romanov.
Se nel romanzo tali enigmi avranno una soluzione partorita dalla fervida immaginazione degli autori, nella realtà alcuni misteri sono ancora oggi oggetto di studio di molti storici; ad esempio, conoscevo in parte la storia del “treno d’oro di Hitler” ma non pensavo che le ricerche fossero ancora in atto e che pochi anni fa fu ritrovato il diario di un ufficiale tedesco con all’interno una mappa che porterebbe in alcune zone della Polonia e che potrebbero nascondere oro e oggetti preziosi, rubati dai nazisti dell’epoca.

Stiamo cercando una guida -disse Sam – qualcuno che conosca la storia dei tunnel di questa zona e che potrebbe interpretare una mappa antica indicandoci i luoghi odierni corrispondenti.”
“Mi dispiace,  state sprecando tempo. Il governo ha sospeso  tutti gli scavi in quest’area.  Troppe persone che vengono a cercare il Treno d’oro nazista.”

Anche se questo ultimo romanzo di Clive Clusser non è uno dei migliori che ha scritto e anche se la storia risulta poco credibile, a me alla fine è piaciuto;  gli enigmi da risolvere, l’avventura in stile “Indiana Jones”  e la sottile ironia che i coniugi Fargo usano spesso per sdrammatizzare tensioni e pericoli, mi hanno fatto passare  ore liete di lettura da cui ho estrapolato pure diverse informazioni storiche, molto interessanti.
Io lo consiglio, ma prendetelo per ciò che è,  un romanzo d’avventura puro e semplice, dove si amalgamano storia e misteri.

Allora cosa avresti trovato?”…
“Una borsa della seconda guerra mondiale ” rispose lui…
“Dove andiamo?” chiese Remi.
“In hotel. È giunta l’ora di aprire questa roba e scoprire cos’è che fa tanta gola a tutti quanti.”

  • Editore ‏ : ‎ Longanesi (9 settembre 2021)
  • Lingua ‏ : ‎ Italiano
  • Copertina rigida ‏ : ‎ 368 pagine
  • ISBN-10 ‏ : ‎ 8830457299
  • ISBN-13 ‏ : ‎ 978-8830457294
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