Intervista a Anna Nihil

Oggi abbiamo ospite nel nostro salottino virtuale, Anna Nihil! Grazie Anna per aver risposto alle nostre domande sui tuoi romanzi storici e sulla tua attività di autrice.

Raccontaci di te Anna, come è iniziato il tuo percorso per diventare autrice?

Da ragazzina, con l’amore per il cinema. Ho iniziato a fantasticare su quali possibili film avrei voluto girare, così sono nati i miei primi personaggi e le loro storie. Li ho cullati nella mia mente per un bel po’ prima di decidermi a scrivere, ma da quando ho cominciato non ho più smesso.


Ho visto che hai pubblicato due romanzi storici. La tua passione per la storia è incanalata verso un periodo storico in particolare?

Con “Rivoluzione” ho centrato il periodo storico che più amo. Con “La rivincita di Monna Lisa” ho inseguito un personaggio e mi sono lanciata alla scoperta del ‘500. In ogni periodo storico c’è qualcosa di affascinante. Adesso sto scrivendo un romanzo ambientato negli anni ’70, ma non escludo di ritornare molto più indietro nel tempo. Tutto sta nel trovare l’idea giusta o dei personaggi storici con cui sento una connessione.


Il tuo romanzo “Rivoluzione” è ambientato durante il periodo della rivoluzione francese. Puoi raccontarci qualcosa sulla trama, sulla scintilla che ha fatto in modo che prendesse forma?

La scintilla è stata “Lady Oscar”, l’ho sempre ammesso. Dopo aver visto tutte le puntate, volevo scrivere anch’io una storia avvincente legata alla rivoluzione francese. Durante la stesura del testo, le mie ricerche mi hanno portata a scoprire delle personalità incredibili, che mi hanno conquistata completamente. Ho messo da parte la mia idea di partenza e ho scritto per loro.


Che opinione hai della Regina Maria Antonietta? È stata una ragazzina in un covo di vipere. Per arginare la sua solitudine, le hanno insegnato a spendere, a consolarsi con abiti nuovi e gioco d’azzardo. Quando all’età giusta ha trovato il grande amore, era già sposata, era una regina, non poteva lasciare tutto per rincorrere la sua felicità.Ha provato a ritagliarsi una vita normale, uno spazio di libertà nei giardini della reggia di Versailles per godersi i suoi figli… e l’ha pagata cara! Trovo comprensibili, molto umani i suoi errori, ma non era una donna come tante, doveva essere una regina, esserlo sul serio non solo in superficie.
Il romanzo ha dei personaggi inventati? se sì, come li hai costruiti, a chi ti sei ispirata?

“Rivoluzione” ha un solo personaggio inventato: la protagonista, Luisa Sofia contessa di Chinon. Luisa sposa giovanissima un nobile francese ed è costretta a lasciare Firenze e raggiungere Versailles. Un percorso simile a quello della principessa di Lamballe, con cui avrà un buon legame. Conquisterà anche la benevolenza della regina che in lei rivedrà la sua stessa ingenuità. Noi siamo abituati a dare per scontati gli eventi della rivoluzione, Luisa ci permette di guardarli con occhi nuovi. Per lei, sono novità sconvolgenti. La sua vita non sarà più la stessa.


L’altro romanzo storico di cui parliamo è “La rivincita della Monna Lisa”,  personaggio affascinante quanto enigmatico e misterioso. Cosa ti ha ispirata?

Mai avrei pensato di scrivere della Gioconda! Ci sono state delle curiose coincidenze, mi ero appassionata a un personaggio e tra studi e ricerche alla fine è apparsa lei, Monna Lisa. Sono sicurissima di aver raccontato la sua vera storia, è una tesi sostenuta anche da altri studiosi. Nel 2020, ad esempio, si è tenuta una mostra a Pavia dedicata alla Gioconda, l’identità con cui hanno presentato Monna Lisa al pubblico, concorda perfettamente con il mio libro.


Incuriosiscici attraverso qualche aneddoto sulla trama. Non c’è nessun personaggio inventato. È la storia di una donna eccezionale! In un periodo di guerre continue, lei hai portato la pace e la prosperità sul suo ducato. L’unica donna della sua epoca a contare davvero qualcosa. Monna Lisa non ha mai sentito il governare come un peso ma come un onore, che ha conquistato con tutte le sue forze. Non è stata spinta solo dall’ambizione personale, era necessario per la salvezza dei suoi figli. Una vita avventurosa, che la porterà a viaggiare per l’Italia da sud a nord e poi ancora al sud. Non le mancheranno nemmeno vicissitudini sentimentali.


Raccontaci le ricerche storiche che hai fatto su questo periodo e sul grande genio di Leonardo. Nelle ultime pagine de “La rivincita di Monna Lisa” ho dovuto aggiungere delle note d’autore per spiegare per bene come è nato questo libro e tutte le varie ricerche a favore di questa identità di Monna Lisa. Leonardo è presente nel libro, ma marginale rispetto a Monna Lisa, protagonista assoluta.Oltre alle ricerche su carta e nel web, così come ho fatto per “Rivoluzione”, anche per “La rivincita di Monna Lisa” mi sono messa in viaggio. Quando è possibile cerco sempre di visitare i luoghi di cui parlo. Un grande aiuto è arrivato anche dalle mostre e i musei. Un’emozione vedere dal vivo gli scritti di Leonardo, le sue opere e le riproduzioni dei suoi congegni! Questo mio approccio mi ha spinta ad aggiungere (sempre nelle ultime pagine dei miei storici) dei contenuti extra, dei “tour”, in pratica delle guide per chi volesse andare a caccia di ciò che ancora oggi resta di tangibile dei grandi eventi e dei personaggi narrati.

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