Intervista a Sarah Blau autrice del romanzo “Il libro della creazione”

Siamo lieti di ospitare nel nostro salottino virtuale questa intervista. Sarah Blau autrice del romanzo “Il libro della creazione” recensito da noi (link recensione) edito da Carbonio Editore

 

Benvenuta Sarah. Grazie per il tempo che dedicherai alla nostra intervista. Per noi è un onore ospitarti nel nostro salottino virtuale.

 

Parto subito con una domanda diretta sul tuo romanzo Il libro della creazione – da poco uscito per i tipi di Carbonio Editore nella traduzione dall’ebraico di Elena Loewenthal: come è nata l’idea di scrivere la storia di Telma? 

Quando ero bambina, sono cresciuta con la leggenda del golem, secondo cui il rabbino che aveva creato il golem aveva una figlia. Non ho mai capito perché fosse stato il rabbino a creare il golem e non sua figlia, dopo tutto sono le donne che sanno come dare la vita, non gli uomini.

Così ho deciso che, una volta cresciuta, avrei aggiustato il tiro. Perciò nel mio romanzo è la donna quella che crea il golem. E non lo fa per scopi nazionali ma per se stessa. È un golem progettato per l’amore e per la vita. 

 

 Ho letto che ti sei dedicata allo studio della cultura ebraica ortodossa con un approccio femminista. Ce ne vuoi parlare?

Penso che sia un ottimo momento per le donne femministe nell’ebraismo, nella religiosità e nella Bibbia. In passato c’erano solo esegeti uomini, motivo per cui molte figure di donne nella Bibbia sono state cancellate o accantonate. Adesso non è più così! Oggi ci sono molti esegeti donne che si fanno avanti e dicono: “Considerate anche noi. Abbiamo anche noi una voce.” E l’ebraismo non può che trarne beneficio. Naturalmente questo vale anche per la letteratura, ci sono sempre più e più libri di scrittrici religiose che raccontano il loro mondo.

La leggenda del Golem a cui fai riferimento nel libro è nata a Praga. 

Praga è una città così magica e misteriosa, ci sei stata? 

Mi vergogno tanto a dirlo ma no, non sono mai stata a Praga. Ho però letto molto su questa città, ho visto film, e l’ho così rappresentata con l’aiuto della mia immaginazione.

Sono fiduciosa, ci andrò (dopo l’emergenza coronavirus)

In che modo hai approfondito la storia della leggenda del golem per poi trasmetterla ai lettori attraverso il romanzo?

Ho letto parecchi libri antichi sulla Cabala, per lo più scritti da cabalisti, ma anche da studiosi dell’età moderna.

Mi sono trovata a passare le notti cercando di decidere se fosse preferibile creare un golem dalla sabbia rossa o da quella nera, e come neutralizzarlo. Oggi sono un’esperta in materia. Ho anche capito che c’è una somiglianza tra un golem e un robot, così ho letto anche su questa connessione. Quindi, se vi serve la ricetta per creare un golem, chiedete pure…

 Il personaggio di Telma è nato dalla tua fantasia oppure è ispirato a conoscenze? C’è in Telma qualcosa di Sarah?

Non cercherò una scappatoia: Telma sono io. Con tutti i suoi problemi, le sue paure, la sua rabbia, i suoi problemi familiari e la sua fallimentare vita sentimentale, sono completamente io.

Questo è stato il mio libro d’esordio quindi non sapevo come confondere le tracce. Oggi un po’ mi rincresce.

I miei genitori hanno passato un periodo molto difficile dopo la pubblicazione perché i genitori di Telma sono presentati come persone molto deboli e Telma stessa è in difficoltà con loro. Mia madre mi chiede ancora: “ma Sarah, sei sicura che la madre del romanzo non sia ispirata a me?” E le do l’unica risposta possibile: “No, mamma, non sei tu”.

Leggere Il libro della creazione è stato davvero interessante, mi ha catturata dalla prima all’ultima pagina. Forse è stato un po’ come guardarsi allo specchio. Qual è, se ce n’è uno solo, il messaggio che hai voluto trasmettere ai lettori?

Volevo scrivere onestamente sulla debolezza, e sui momenti negativi che si attraversano nella vita e, ancora, che l’essere umano ha la possibilità di redimersi.

Volevo anche scrivere del fatto che il passato si ripete sempre e che bisogna esserne consapevoli.

Altro mio obiettivo era prendere questa antica leggenda ebraica e resuscitarla al giorno d’oggi.

Cosa ne pensi del potere della rabbia?

Penso che la rabbia abbia un potere tremendo, in particolare quando si tratta di persone come Telma, che reprimono e reprimono, non dicono quello che pensano, e alla fine tutto esplode.  C’è qualcosa di molto liberatorio in questo.

Per me questo libro riguarda principalmente il divario tra ciò che accade all’interno di noi stessi e ciò che si mostra all’esterno.

Grazie per le domande così acute.

Chissà, forse un giorno ci incontreremo.

Un caro saluto a te e a tutti,

Sarah

Grazie a te Sarah, 

Sara

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