L’ enigma di Majorana di Stefano Mancini

Ludwigsdorf, Germania. Ethan e Kirsten sono ormai una coppia affiatata, concentrati ognuno sulla propria carriera: lui ha affiancato all’attività di reporter per il Guardian quella di scrittore, lei è stata coinvolta dal suo professore, Karl Vogel, in un nuovo progetto che ha raccolto fondi e risorse internazionali. La quiete della coppia, però, ha vita breve. Alla loro porta si presenta uno scienziato americano, Thomas Anderson, stralunato e sconvolto, che rivela di essere in fuga e di avere urgente bisogno dell’aiuto di Kirsten. Prima che possa dire altro, però, tre individui compaiono all’interno della casa. Ne nasce una violenta colluttazione, al termine della quale Thomas muore ed Ethan e Kirsten sono costretti a fuggire. Per i due comincia così una corsa contro il tempo che li porterà a Roma, dove dovranno rintracciare un sacerdote amico di Thomas, nella speranza che possa fare chiarezza sui motivi della morte dello scienziato e sul loro coinvolgimento. Tra progetti segreti, codici numerici da decifrare, esperimenti ai limiti del reale e morti inspiegabili, Ethan e Kirsten avranno un solo modo per uscirne vivi, svelare il segreto dietro la misteriosa scomparsa di una delle menti più geniali del XX secolo: Ettore Majorana.

Editore:Fanucci

In commercio dal:18 novembre 2021

Pagine:396 p., Brossura

Recensione a cura di Cinzia Cogni

” La fisica è  su una strada sbagliata, siamo tutti su una strada sbagliata”
                               Ettore Majorana

In passato ho letto diversi libri di fantascienza, ma nessuno, come in questo caso, partiva da una base storica, ed è stato proprio questo particolare  a rendere interessante, fin dalle prime pagine, il romanzo “L’enigma di Majorana” di Stefano Mancini.
Incentrato sul mistero della scomparsa del famoso fisico Ettore Majorana, avvenuta nel 1938, quando l’uomo si spostò da Napoli a Palermo, e dopo aver studiato nei minimi particolari la vita e gli enigmi legati al noto scienziato; l’autore ha ideato una storia davvero credibile ed affascinante, dando un suo senso a tutti i misteri che, da quasi un secolo, non hanno ancora avuto una risposta.

“Sei una persona istruita, puoi ancora…”
L’uomo lo fermò con un cenno della mano. ” Avere un’istruzione è una condanna. Il sapere logora, isola e costringe a confrontarsi sempre e solo con se stessi…”

In un futuro poco lontano da noi, (la storia si svolge nel 2023) la scienziata Kirsten Schneider e il suo compagno e giornalista, Ethan Cooper, assistono impotenti all’uccisione di Thomas Anderson, uno scienziato americano capitato a casa della donna, proprio per avvisarla di un imminente  pericolo a causa di alcune scoperte, che non fa in tempo a rivelarle.

Voglio giustizia per Thomas. L’hanno ucciso in casa mia,  dove era venuto a chiedere aiuto e protezione…
Mi sento in dovere di andare fino in fondo a questa storia.  Glielo devo.”

Solo con la consapevolezza che “qualcuno” li vuole morti e senza conoscere le motivazioni, i due giovani decidono di iniziare ad indagare dall’unico indizio che hanno: Anderson avrebbe pranzato qualche giorno prima a Roma, al ristorante Da Margherita, in compagnia di un prete.
Giunti a Roma però, gli eventi precipitano, anche il prete amico di Anderson, è venuto a mancare qualche giorno prima, improvvisamente…ora serve un’altra traccia da seguire, ora inizia una vera e propria caccia al mistero…

“E quello cos’è?”
Scorse un post-it. La frase che riportava la raggelò:   X THOMAS:  prenditi cura delle mie pecorelle smarrite.

Da quel  momento la vita di entrambi  e di coloro che li aiutano, verrà stravolta, non solo per ciò che man mano emergerà dalle loro scoperte, ma perché  costretti a scappare da un nemico non ben definito, ma sicuramente legato a “poteri forti”.
Nonostante i salti temporali che ripercorrono la vita di Majorana e che spezzano in parte la storia ambientata nel futuro, Mancini riesce benissimo a raccontare due storie parallele, in apparenza slegate fra loro, ma che andranno poi a confluire in un unico ed imprevedibile finale.

” Quindi eri un professore di matematica?”
Una specie”
“E come mai sei finito a vivere su questa scalinata?”
“…mi dà la possibilità di chiudere gli occhi e coricarmi sotto un cielo stellato. Non ho molto in simpatia muri e soffitti…

Difficile spiegare ciò che accade nel romanzo, sono davvero tanti i colpi di scena e c’è pure un filone scientifico che va seguito e capito per comprendere appieno la storia…ma
con un linguaggio moderno ed un ritmo incalzante, Mancini cattura l’attenzione del lettore già al primo capitolo, e soprattutto  mescola realtà e finzione talmente bene, che mi ha costretto a rileggermi la breve biografia di Majorana per  capire cosa si conosce veramente dei suoi ultimi giorni prima della scomparsa.

“Achille pensava che nella perfezione dei numeri ci fosse la mano di Dio.”
“Prego?”
La suora addolcì lo sguardo.
“Così diceva. Diceva che solo Dio avrebbe potuto ideare dei concetti così perfetti e al tempo stesso così semplici…”

E’ un romanzo che tocca diversi temi, dove scienza, religione ed etica si fondono ed è difficile da definire… credo che  gli amanti della storia, dei misteri, dei thriller e della fantascienza, possono trovare in questa storia, una lettura in comune da consigliare; un mix che capita raramente e cosa ancora più rara, mette tutti d’accordo.

L’uomo si distruggerà. Forse non oggi, forse non domani, ma l’umanità non è fatta per vivere in armonia. Quando il buonsenso verrà meno, ci annienteremo l’uno con l’altro…”

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