La cecchina dell’Armata Rossa di Ljudmyla Pavlicenko 

Ljudmila Pavlicenko è stata la più implacabile e precisa cecchina dell’Armata Rossa. Tra i personaggi di spicco a prendere parte alla Seconda Guerra Mondiale, è unanimemente riconosciuta come la sniper di maggior successo di tutti i tempi, Eroe dell’Unione Sovietica e insignita dell’Ordine di Lenin. Nel giugno 1941, quando Hitler entrò in guerra contro l’URSS, Ljudmila lasciò gli studi universitari e scelse di diventare una delle 2.000 cecchine del suo paese. Dopo pochi mesi di servizio nell’esercito combatté per 80 giorni nella battaglia di Odessa, dove arrivò a contare 187 vittime tra i ranghi nazisti, ed era solo l’inizio: in un anno di combattimenti eliminò 309 nemici, tra cui 29 tiratori scelti. Pavličenko descrive con precisione le sfide affrontate e superate dai combattenti dell’Armata Rossa nel corso della guerra sul fronte orientale; un’autobiografia che contiene pagine tragiche ed eroiche, con Odessa e l’assedio di Sebastopoli protagonisti. Oltre al suo impegno sul campo di battaglia, è stata promotrice di campagne di sensibilizzazione sociale, di raccolte fondi ed eventi, al fine di esaltare lo sforzo bellico russo in tutto il mondo. È infatti ricordata anche come la prima cittadina dell’Unione Sovietica a essere ricevuta da un presidente degli Stati Uniti d’America, Franklin D. Roosevelt. Questo libro, tradotto in più di dieci lingue e a cui è ispirato il film “Resistance. La battaglia di Sebastopoli” del 2015, offre una visione unica e una percezione emotiva della guerra. Grazie a un resoconto dettagliato, in prima persona, della sua vita e della sua esperienza bellica, rappresenta una straordinaria testimonianza storica e umana. Prefazione di Martin Pegler.

  • Editore ‏ : ‎ Odoya (25 febbraio 2021)
  • Lingua ‏ : ‎ Italiano
  • Copertina flessibile ‏ : ‎ 320 pagine

Recensione a cura di Simone Gervasi

Ljudmila Pavlicenko era una ragazza come tutte le altre cresciuta in Ucraina a Kiev. 

Prima che scoppi la seconda guerra mondiale, decide di studiare presso la facoltà di Storia, ma purtroppo dopo un anno di studi la guerra arriverà alla porte.

Ljudmila sin da ragazza si appassiona al tiro di precisione con il fucile, presso un poligono di tiro. In giovane età si sposerà con un uomo di nome Aleskeij Pavlicenko con cui avrà un bambino. 

Il suo primo contatto avuto con l’arma la renderà ciò che poi diventerà in futuro. 

Successivamente inizierà a lavorare all’interno di una fabbrica, in cui i lavoratori impiegavano il tornio. 

Dopo avere iniziato i primi rudimenti Ljudmila diventerà sempre più brava. 

Eppure lei nonostante la sua bravura e il suo impegno, Ljudmila preferiva di gran lunga usare un fucile sparando al poligono di tiro. 

Alcuni tiratori stessi del poligono, avevano notato, che in Ljudmila vi era qualcosa di più e decisero di mandarla presso un corso di addestramento al tiro di precisione per la durata di 6 mesi. 

Terminato il corso conseguì il brevetto per il tiro di precisione.

La Germania, dichiarò guerra nel giugno del 1942, e lei deciderà di arruolarsi nell’esercito come tiratrice scelta. 

Una volta partita per il fronte Ljudmila Pavlicenko e il suo amore per Aleskeij, si rafredderà durante il conflitto mondiale. 

Più tardi troverà un altro uomo di nome, paradossalmente, Aleskeij ovvero un suo compagno d’armi con cui si sposerà. 

Da qui inizierà la sua carriera che la porterà ad avere il numero più alto di abbattimenti ufficiali sui campi di battaglia. 

Il numero ufficiale è di 309 tedeschi uccisi. Nonostante le varie ferite riportate in guerra sia fisiche che psicologiche, Ljudmila riuscirà lo stesso ad andare avanti nella vita.

NOTE POSITIVE, NEGATIVE E CONCLUSIONI

Questo libro l’ho visto per la prima volta esposto in una libreria della mia città. 

Non ho potuto fare a meno di notarlo e anche di spulciarlo letteralmente. 

Questa è stata una lettura veramente molto piacevole. 

Il libro non è il classico saggio storico pesante da leggere e che richiede una buona dose di attenzione ma anzi si legge come se fosse un romanzo. 

Le vicende umane e storiche di Ljudmila Pavlicenko scorrono come niente ai nostri occhi di lettori. Inoltre rammentiamoci che la seconda guerra mondiale è stata una tra i conflitti più sanguinosi della storia umana.

Ha richiesto un enorme peso in vite umane e drammi molto alto. 

Sicuramente come ogni paese che è in guerra, la propaganda è un’altra arma molto potente, che è in grado di muovere le masse verso un obbiettivo comune. 

L’unione Sovietica sicuramente, come per altri casi, ha esaltato le gesta di alcuni soldati. 

Lo scopo era di aumentare il morale delle truppe e delle persone, in modo tale da motivare la popolazione e i soldati a combattere per la loro madrepatria. 

Eppure nonostante tutto vi erano sicuramente uomini e donne, come Ljudmila Pavlicenko, che hanno compiuto gesta che verrano ricordate per gli anni a venire. 

Addirittura  Ljudmila era stata l’unica donna ad essere stata inviata, con una delegazione sovietica, presso gli Stati Uniti.

Inoltre aveva anche conosciuto ed era entrata in simpatia della First lady del presidente degli Stati Uniti Frank Roosevelt.

Le donne durante, la prima guerra mondiale e seconda guerra mondiale, diedero un importantissimo contributo al conflitto. 

Inoltre dovettero combattere contro il maschilismo e i pregiudizi sul sesso femminile. 

Questo è un libro che consiglio assolutamente di leggere, in particolare, alle persone interessate alle condizioni della donna durante i conflitti mondiali. Infine, consiglio questo libro, anche alle persone che mostrano un interesse per quanto riguarda la figura militare del tiratore scelto. 

buona lettura…

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