La figlia di Freyja – Giovanna Barbieri

Trama

La giovane Gundeberga, albina e figlia illegittima di Cunimondo, re dei Gépidi, è cacciata dal villaggio con la madre, a causa del suo aspetto diverso, e costretta a rifugiarsi nella foresta. A lungo rimane da sola nella selva finché non incontra il Longobardo Gundulf, ferito da un orso. Tra i due si accende quasi subito una passione travolgente e combattuta. Nel frattempo, la principessa Gépide Rosmunda è rapita dai Longobardi per ordine di re Alboino che desidera sposarla per garantirsi la legittimità al trono.

Formato: Formato Kindle
Dimensioni file: 817 KB
Lunghezza stampa: 78
Utilizzo simultaneo di dispositivi: illimitato
Venduto da: Amazon Media EU S.à r.l.
Lingua: Italiano

Link d’acquisto : QUI 

a cura di Fabiana Farina

Devo ammetterlo, è il primo libro che leggo di Giovanna Barbieri, ne ho altri ma ancora da leggere e sono proprio contenta di aver iniziato a fare conoscenza con la sua scrittura proprio con questo.

“Mio re, ti prego, non ucciderla. È solo una bambina, non ha colpa né de pallore né delle ibridi fiammeggianti.”

Questo libro è ambientato in Germania a metà del V sec. dove le lotte per il potere tra Longobardi e Gèpidi e i pregiudizi sono all’ordine del giorno. E Gundeberga dei pregiudizi ne sa qualcosa, lei che è nata diversa dagli altri e per questo, e per il fatto di essere figlia illegittima del re viene ripudiata dal suo popolo.

“Vi farò portare nel bosco e la dea Freyja deciderà la vostra sorte. Non posso fare altrove voi. Sopravvivrete da sole. Questa è la mia decisione. Non voglio sacrificare Gundeberga, gli dei potrebbero vendicarsi di di noi. Tuttavia non posso neppure concederle di rimanere qui.”

La lettura di questo racconto ci dimostra come l’autrice ci abbia messo anima e corpo nello studio della storia già che nulla è lasciato a caso dai nomi, ai luoghi, agli usi e costumi di questi popoli.

“È proprio vero, madre, non posso arrendermi, non posso rinunciare a vivere. Chissà cosa mi riserverà il futuro: forse la morte o forse la gloria.”

Tra le sue righe viviamo le difficoltà che la protagonista deve superare per sopravvivere, la desolazione di ritrovarsi da sola, senza nessuno con cui condividere la sua vita, e la magia di poter far del bene a uno sconosciuto.
E questo sconosciuto non è uno qualsiasi, è un guerriero, il migliore e appartiene al popolo dei longobardi che per lei farà di tutto.

“Solo Wodan e Freyja sanno se ho fatto bene a risparmiare Gundulf e i bambini e quella strana dea. Non li perseguiró più. Gli immortali non vanno innervositi, se non si vogliono pesanti conseguenze. Se la bianca creatura desidera Gundulf, che se lo tenga.”

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