La gente non esiste – racconti di Paolo Zardi

Trama

Anna sussurra una frase: “sotto ogni cuscino c’è un Dio”. Lo dice senza un motivo apparente, quasi sovrappensiero, prima di lasciare una sua amica. È una considerazione tanto vasta quanto intima. L’improvvisa consapevolezza che dietro ogni cosa ci sia una sorta di grazia, come un nucleo primigenio, nascosto e inafferrabile. Ognuno dei racconti qui raccolti sembra una tappa verso questo svelamento; i personaggi, protagonisti inconsapevoli di questa ricerca squisitamente terrena e laica. Una voce si muove tra ombrelloni e corpi distesi al sole, ne coglie il chiacchiericcio ingombrante, i movimenti ,imperscrutabili. Coinquilini di un condominio si cercano come fossero l’ultimo avamposto di un’umanità che scompare. Un uomo riceve mail da una misteriosa ragazza russa e decide di credere all’amore più finto che possa esistere. Due fratelli scoprono nella vecchiaia della madre un segreto capace di cambiare le loro vite. Significati da dare a attimi o a intere esistenze che Paolo Zardi racconta con una levità apparente per poi fare affondi che toccano il cuore e aprono la mente. La sua scrittura indaga un tempo sempre più confuso, in cui il passato stenta a resistere mentre il presente si carica di indizi paradossali, a volte raggelanti. La gente non esiste dice l’autore. Esistono gli uomini, i loro insopprimibili desideri, le speranze insondabili, le misteriose direzioni che tessono ogni vita.

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Copertina flessibile: 207 pagine
Editore: Neo Edizioni (21 marzo 2019)
Collana: Iena
Lingua: Italiano
ISBN-10: 8896176654
ISBN-13: 978-8896176658
Peso di spedizione: 200 g

a cura di Jessica Pennini

Questo libro si compone di diversi racconti, di seguito la trama di alcuni che mi sono piaciuti di più.

Anna sussurra una frase: “sotto ogni cuscino c’è un Dio”. Lo dice senza un motivo apparente, quasi sovrappensiero, prima di lasciare una sua amica. È una considerazione tanto vasta quanto intima. L’improvvisa consapevolezza che dietro ogni cosa ci sia una sorta di grazia, come un nucleo primigenio, nascosto e inafferrabile.

Ognuno dei racconti qui raccolti sembra una tappa verso questo svelamento; i personaggi, protagonisti inconsapevoli di questa ricerca squisitamente terrena e laica.

Una voce si muove tra ombrelloni e corpi distesi al sole, ne coglie il chiacchiericcio ingombrante, i movimenti, imperscrutabili. Coinquilini di un condominio si cercano come fossero l’ultimo avamposto di un’umanità che scompare.

Un uomo riceve mail da una misteriosa ragazza russa e decide di credere all’amore più finto che possa esistere.

Due fratelli scoprono nella vecchiaia della madre un segreto capace di cambiare le loro vite. Significati da dare a attimi o a intere esistenze che l’autore racconta per arrivare a dare spiegazioni che toccano il cuore e la mente.

La sua scrittura indaga un tempo sempre più confuso, in cui il passato stenta a resistere mentre il presente si carica di indizi paradossali. La gente non esiste dice l’autore. Esistono gli uomini, i loro insopprimibili desideri, le speranze insondabili, le misteriose direzioni che tessono ogni vita.

Questa serie di racconti, molto profonda, ha come fine quello di interpretare la quotidianità di persone che in maniera originare cercano di trovare un significato alla loro solitudine, temporanea o meno, e agli incontri con gli altri. Si tratta di una lettura particolare diciamo che mi ha molto colpita per il modo dell’autore di guardare al prossimo.
La scrittura di Paolo è molto semplice, diretta che cerca di scavare nel profondo per fare riflettere il lettore.

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