La profezia dei Gonzaga di Tiziana Silvestrin

Trama

1596. È un autunno di nubi nere su Mantova: è sparita la mummia del Passerino. Un astrologo aveva vaticinato che la stella dei Gonzaga avrebbe brillato nel cielo finché avessero custodito a Palazzo Ducale la mummia. Il duca Vincenzo, preoccupato per le sorti della sua dinastia, convoca Biagio dell’Orso, affascinante e introverso capitano di giustizia, l’unico in grado di risolvere i casi più spinosi. Il destino dei Gonzaga è ora nelle sue mani. Ma i nemici del duca sono molti, sia dentro che fuori i confini mantovani, e gli oscuri presagi non tardano ad arrivare: la famiglia Gonzaga è preda di continui agguati; il contabile di corte muore in circostanze poco chiare. Sembra proprio che la profezia si stia avverando e i suoi effetti nefasti si riflettono anche nella vita del capitano: Rosa, la donna amata, ha scoperto un frammento della sua precedente missione in Francia che la lascia sgomenta. Lo stesso Biagio viene rinchiuso nelle segrete di San Giorgio con la più infamante delle accuse. Tutto prende una piega imprevedibile.

Copertina flessibile: 365 pagine
Editore: Scrittura & Scritture (29 novembre 2018)
Collana: Catrame
Lingua: Italiano
ISBN-10: 8885746055
ISBN-13: 978-8885746053

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Torno con piacere a Mantova, alla corte di Vincenzo Gonzaga, per scoprire questa volta quali avventure, misteri, leggende e intrighi dovremo dipanare insieme al capitano di giustizia Biagio dell’Orso.

Tiziana Silvestrin tesse una trama perfetta, come solo la ragnatela di un ragno può esserlo, nuove macchinazioni e minacce incombono sulla famiglia Gonzaga e questa volta pare che anche una oscura profezia stia tendendo il suo manto nero sulla città di Mantova, sulla corte e sui nostri amati protagonisti. Sì, perché in questa quinta avventura ritroviamo i personaggi di sempre, sembra quasi siano amici di vecchia data che ci permettono di sederci in casa con loro, al tavolo per un pranzo o una cena in ottima compagnia. E allora ritroviamo Rosa, la donna di Biagio, che in questa nuova avventura non se la passa benissimo, ha trovato una lettera che ha portato nebbia sul suo amore per il capitano. Il mio lato sensibile romantico spera che possano ritrovare la loro sintonia.

“Non aveva ancora finito di pronunciare quel nome che sul tavolo vibrò la lama di un coltello. Biagio non ebbe bisogno di girarsi per sapere che l’aveva piantato Rosa”

Ritroviamo Cecilia e Marcello, alla loro tavola mi sono accomodata per discutere la linea da seguire, per sventare gli intrighi che qualcuno celato nell’ombra sta tessendo. L’autrice ha una capacità indiscussa di far trasparire le scene magicamente fino a far giungere i profumi di piatti tipici che i nostri beniamini stanno assaporando. Non sfugge una gustosa ricetta per i ravioli alla ricotta.

Il mago e illusionista Colorni e sua figlia Estella ritornano a calcare le scene di questa storia, simpaticissimi e sempre pronti a cacciarsi nei guai, ma anche ad aiutare i vecchi amici.

Naturalmente non mancano Eleonora de’ Medici e suo marito, con i suoi vizietti, Vincenzo Gonzaga; non possiamo dimenticare che si tratta di un’epoca in cui i matrimoni erano imposti per ragioni politiche e di stato, pertanto le unioni erano assai poco romantiche e le scappatelle una pratica consueta.

Tiziana Silvestrin, profonda conoscitrice della storia di questo periodo, concatena gli eventi politici interni ed esterni all’Italia e li amalgama in un romanzo che è un giallo storico a tutti gli effetti.

“Questo è il secondo attentato alla famiglia Gonzaga, sempre che non ce ne siano stati altri sventati senza rendercene conto” commentò il duca non appena Biagio lo raggiunse “Non ho mai creduto fino in fondo alla profezia, ma ora sembra che abbiamo veramente di che preoccuparci. A che punto sei con le ricerche?”

Ringrazio doppiamente l’autrice per avermi dato modo di approfondire la storia della mummia del Passerino, alias Rinaldo dei Bonacolsi. Ultimo membro della famiglia a guidare Mantova tra il 1309 e il 1328. La profezia di una maga raccontava che se ci si fosse sbarazzati della mummia la famiglia Gonzaga avrebbe perso potere.

Sarà dunque compito del capitano di giustizia ritrovare la mummia rubata, prima che la profezia si possa avverare, con il suo acume però presto si accorge, facendone anche le spese in modo davvero traumatico, che forse è in atto un gioco pericoloso e che qualcuno nascosto nell’ombra sta tramando contro i Gonzaga…. proprio come un pericoloso ragno dalle tante zampe.

I colpi di scena non mancano, letto d’un fiato senza respiro. Ho ritrovato anche un Biagio diverso, forse più maturo, ma sempre di gran cuore.

Recensione a cura di Sara Valentino

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2 Risposte a “La profezia dei Gonzaga di Tiziana Silvestrin”

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