La regina del Nord di Anne Lise Marstrand-Jørgensen

Danimarca, 1363. Margherita ha appena dieci anni quando viene data in sposa a re Håkon VI di Norvegia. Accompagnata e accudita da Kerstin, la sua enigmatica ancella, deve lasciarsi alle spalle la sua bellissima terra natale, l’amato padre, il re Valdemaro IV, e il dolore per la morte improvvisa del fratello Cristoforo. Un unico compito la attende: dare un erede al trono, così da consolidare l’alleanza tra i due regni. Ma quando, nel giro di pochi anni, perde sia il padre sia il marito, Margherita si ritrova da sola a difendere i diritti del suo piccolo Oluf, legittimo erede del grande Nord. Muovendosi in un mondo dove il potere è sempre stato prerogativa degli uomini, la regina lotta contro l’ostilità della corte, le dicerie, le sobillazioni e le continue minacce di guerra per affermare il suo disegno: i regni di Scandinavia devono unirsi sotto un unico sovrano, e quel sovrano dev’essere lei. In questo bestseller, che ha già ricevuto numerosi premi e riconoscimenti, la scrittrice e poetessa Anne Lise Marstrand-Jørgensen ci restituisce il ritratto di una donna risoluta e vulnerabile insieme, divisa tra le proprie ambizioni e i giochi di potere, combattuta tra la fede e le antiche leggende pagane, tra il dovere della ragione e il misterioso richiamo della natura. Dotata di acume e tenacia, Margherita sfiderà le convenzioni e saprà piegare i pregiudizi a proprio favore, diventando una delle figure più visionarie e lungimiranti della sua epoca

  • Editore ‏ : ‎ Sonzogno (27 settembre 2022)
  • Lingua ‏ : ‎ Italiano
  • Copertina flessibile ‏ : ‎ 608 pagine

E’ il 1363, Margherita è solo una bambina, già sposa a 10 anni di Haakon re di di Norvegia, assiste impotente alla prematura morte del fratello Cristoforo. La madre era già chiusa in un monastero da tempo impazzita dal dolore prima ancora della nascita della bambina.

Lo sfondo delle tristi notti è il quadro del folklore del tempo in quelle zone del nord, l’innaturale, la magia e le maledizioni degli elfi.

La sposa bambina, Regina di Norvegia, fatica a rimanere incinta ma è davvero molto dolce il suo rapporto con il consorte, inaspettatamente dolce per quell’epoca, egli la tratta come la sua Regina.

Dalla loro unione nascerà poi un bambino, Oluf, colui che sarebbe succeduto al padre. Dopo di lui per 550 anni nessun sovrano di Norvegia sarebbe più nato su suolo norvegese. Purtroppo la sua morte prematura all’età di diciassette anni tronca la sua vita, la sua carriera e il cuore di sua madre che come la Madonna stringeva Gesù tra le braccia, allo stesso modo circonda d’amore il corpo senza vita del figlio. Tanti i dolori che ha vissuto e che ha dovuto imparare a domare e a tenere sottopelle per non naufragarci dentro.

“Margherita si sentiva come prigioniera di una recita a cui non avrebbe mai voluto prendere parte”

Un romanzo corposo che restituisce l’immagine di una donna volitiva, forte e coraggiosa quale la regina Margherita I. Una donna sola, una donna che ha dovuto imparare a vivere il potere in un mondo di uomini. Lo stile dell’autrice è come per i suoi precedenti abbastanza lineare ma con un procedere piuttosto lento che non mi ha permesso di entrare pienamente in empatia con la protagonista però ci sono passaggi come quello che sto per lasciarvi, da togliere davvero il fiato.

“Di fronte alle tragedie più terribili, a quelle che per poco non uccidono, si è costretti a fare un passo indietro e a tornare a una condizione elementare, tentando di andare avanti come si può.”

Sara Valentino

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