La verità dell’acqua di Francesca Battistella

Recensione di Sara Valentino

“Ci sono persone a questo mondo destinate a non pagare mai per il male che hanno fatto. E questa è una cosa che non sopporto”

Una storia amara, buia e nera, un mistero da svelare su una doppia sparizione, questo è il nuovo romanzo di Francesca Battistella, autrice che ho avuto già il piacere di leggere e apprezzare. Se possibile, in questo ultimo lavoro, l’ho goduta ancora di più la sua arte di narrare, avvolgere nelle storie e nei legami il lettore, senza per questo svelare, se non alla fine, il mistero arcano.

Siamo a Gozzano, sul Lago d’Orta, magnifica location una villa chiusa da molti anni; finalmente venduta sarà forse lei stessa a svelare a poco a poco il bandolo della matassa.

Le vicende ci vengono narrate su due piani temporali, l’epoca contemporanea e i primi anni Ottanta.

I personaggi vengono presentati nel loro profondo senso umano, anche quello che spesso si vuol nascondere, il lato ombra che tutti abbiamo, le nostre paure, le nostre debolezze e il mostro annidato in fondo alla nostra anima.

Così c’è un uomo, un po’ sbruffone, un po’ alienato dalla vita, un lavoro in fabbrica, una famiglia da mantenere, un matrimonio stanco e consumato, come molti lo sono. Una giovane e avvenente cognata, accolta in casa perchè ormai orfana, una giovane a cui sono state tarpate le ali e i sogni chiusi nella cassetta di quel piccolo pezzo di mondo.

“Nascono prima i peccati o chi te li spalma addosso con tanta insistenza che poi alla fine di peccare non puoi farne a meno, non fosse altro che per dar soddisfazione alle voci?”

Un vorticoso carosello porta con sè anime perse in cerca di sogni, forse la convinzione che cedere al peccato sarebbe la soluzione, ma il veleno della lussuria, delle voglie così a lungo represse, è molto più potente. La strada tra possedere e rimanere posseduti è assai breve e molto pericolosa.

Villa Dujardin, la villa dei Serra, ricchi proprietari di una impresa, è teatro e allo steso tempo spettatrice di come la giovane Lucia cedette a quel suo lato nascosto, quel desiderio di poter avere “qualcosa”, un posto nel mondo. E’ tutto racchiuso in una scatola di trucchi e profumi, simulacro di una vita ordinaria o semplicemente l’aspirazione di tante giovani fanciulle. Angelo e vipera a un tempo solo… così la leggiamo nel romanzo.

Mi sono immedesimata in lei, quel desiderio di libertà, avidità di vita, respirare, essere… Fino a che punto possiamo spingerci, quanto siamo disposti ad accettare, pur di poter anche solo sfiorare una tentazione, una speranza?

“Perchè nel segreto del suo cuore, giorno dopo giorno, un filo dopo l’altro, si sgretolava l’arazzo della speranza di abbandonare quel luogo angusto, pettegolo, polveroso…”

anno 2017

Giuseppe Guidetti, trentenne, immobiliarista alle prese con la vendita della villa, quella Villa costruita dopo la Prima Guerra Mondiale, utilizzata per sfollarvi durante la Seconda. Una villa maledetta… teatro di una grande tragedia, la morte per annegamento della figlia dei primi proprietari a soli sei anni. Oggi, i nuovi proprietari, sentono le voci chiamare dall’acqua…

Ma Giuseppe, da curioso, si improvvisa detective durante i lavori di ristrutturazione e le indagini iniziano a prendere una piega dolorosa, scoprendo vasi che forse sarebbe meglio tenere chiusi. Riemergono dolori che parevano sopiti.

“E sopportare, parecchio. E continuare a fingere di non vedere, non soffrire, non sentire.” 

Adelina, ha perso il marito e la sorella ma di loro non sa che cosa è stato, una sparizione, una fuga, un omicidio, un suicidio…Arduo mettersi nei suoi panni, una tortura atroce messa a tacere pur di sopravvivere a una responsabilità morale.

Una storia amara, amore, odio, sofferenza, bugie e verità in un romanzo da leggere in un fiato.

Trama

Gozzano 2017. Giuseppe,

giovane agente immobiliare, è felice per la buona riuscita della vendita di un’antica dimora abbandonata da anni, di ombrosa bellezza e affacciata sul lago d’Orta. Durante i lavori di ristrutturazione, da quella villa sembra riemergere un vecchio episodio di cronaca nera: la scomparsa, trent’anni prima, della giovane Lucia e del cognato Corrado, operaio della fabbrica tessile Bemberg. In paese pare che tutti abbiano dimenticato in fretta. Giuseppe, curioso per natura, cerca di scoprirne di più. Da novello investigatore scava nel passato, negli articoli dei giornali dell’epoca, fa domande sugli scomparsi, ma trova solo reticenza o fantasiose ipotesi. E come nei cruciverba che lui ama tanto risolvere, questa volta gli incroci non combaciano. Francesca Battistella, abile tessitrice di un doppio filo narrativo, quello dell’operosa Gozzano anni Ottanta e quello dei giorni nostri, ricama un caleidoscopio di personaggi, ironici, oscuri, belli o tenebrosi, ma tutti tremendamente umani, incastonandole loro storie tra i luoghi del Cusio e nelle suggestive ville che come tanti occhi guardano sulla vastità del lago, in apparenza placido e calmo.

  • Copertina flessibile: 266 pagine
  • Editore: Scrittura & Scritture (24 ottobre 2019)
  • Collana: Catrame
  • Lingua: Italiano
  • ISBN-10: 8885746209
  • ISBN-13: 978-8885746206
  • link d’acquisto
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