Buongiorno a tutti,
questa sezione del blog nasce per dare risalto alle fotografie pervenute per il contest sul nostro gruppo facebook: #scattaloradelmistero. Le utilizzerò come testimonial di leggende e misteri della nostra bella Italia.
Inizio con questa di Anna Maria Fedeli
La leggenda di cui vi andrò a raccontare oggi è quella del ponte del Diavolo di
Nel comune di Lanzo Torinese, un piccolo centro di appena 5.000 abitanti a due passi da Torino, si trova il famoso Ponte del Diavolo, è lungo 65 metri e si trova ad un’altezza di 16. Al centro del ponte si può notare un arco in pietra, resto di una porta costruita nel 1564 che veniva chiusa durante le epidemie di peste per impedire l’arrivo di stranieri al borgo.
Il ponte, costruito nel 1378 per collegare, superando il fiume Stura, il piccolo borgo con la città di Torino, a costruirlo fu Giovanni Porcherio e fu pagato circa 1400 fiorini. Per ripagare la cifra venne ordinato ai cittadini di sborsare la tassa sul vino.
Ma perchè si chiama: Ponte del diavolo? Ci sono ben due leggende che aleggiano sulla sua costruzione.
La leggenda forse più comune è quella che narra di come il poste sia stato costruito per due volte dagli abitanti di Lanzo e che altrettante due volte esso sia miseramente crollato lasciando così gli stessi esterrefatti e sconfortati economicamente.
Il Diavolo, assistendo alle vicende, si propose di costruire il ponte in maniera salda ma in compenso avrebbe preso l’anima del primo che avrebbe attraversato il ponte.
Gli abitanti accettarono di buon grado, una volta che il ponte fu pronto fecero attraversare per primo un cagnolino. Il Diavolo, preso alla sprovvista e infuriato, sbattè pesantemente le zampe sulle rocce intorno formando le “Marmitte dei Giganti”, visibili ancora oggi dietro la Cappella di San Rocco che si trova all’imbocco del ponte dalla parte di Lanzo.
La seconda leggenda si riferisce alle “Marmitte dei Giganti” che sarebbero state le parole utilizzate dal Malvagio per alimentare i suoi collaboratori durante l’edificazione della struttura.
fonti: https://www.guidatorino.com