Le nebbie di Avalon di Marion Zimmer Bradley

Vi lascio i commenti alla lettura condivisa dei mesi di marzo e aprile 2020 sul nostro gruppo facebook

Grazie a tutti!

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Trama 
Potente maga dotata della Vista, Morgaine ha sempre avuto la capacità di scrutare nella mente delle persone e di conoscere i loro pensieri. Ora, in là con gli anni e in pace con il mondo e con sé stessa, ha deciso di ripercorrere la propria vita e di narrare l’epica storia dell’ascesa e della caduta di Camelot. E ha scelto di farlo non attraverso le gesta eroiche dei cavalieri della Tavola Rotonda, ma attingendo a ciò che il suo potere le ha permesso di conoscere, per dare finalmente voce alle donne che, insieme a lei, hanno visto il mondo che conoscevano cambiare radicalmente e l’Isola Sacra di Avalon svanire per sempre nelle nebbie.
È una storia che inizia quando Morgaine è ancora bambina, con una visione che annuncia a sua madre Igraine l’imminente visita della sorellastra Viviane, la Dama del Lago, e di Taliesin, il Merlino di Britannia, messaggero degli Dei. Sono giunti fino a Tintagel per annunciarle che sarà lei a portare in grembo il Sommo Re, l’uomo destinato a salvare il regno e a portare la pace e l’unità tra i popoli.
È una profezia a cui Igraine, stanca di essere una pedina al servizio di poteri più grandi, cerca di ribellarsi con tutta se stessa. Ma non si può sfuggire al destino, e ben presto la giovane donna si trova in viaggio verso Londra e verso un futuro che cambierà non solo la sua vita, ma anche quella di sua figlia Morgaine.

Fuggita da Avalon dopo aver scoperto le orribili macchinazioni della Dama del Lago, Morgaine è decisa a non essere una docile marionetta nelle mani di Viviane. Non immagina che il figlio che ha affidato a sua sorella Morgause diventerà un giorno lo strumento della distruzione del padre. Ma la sua anima non trova pace nemmeno quando torna a Camelot, alla corte di Arthur e di Gwenhwyfar. Perché il suo destino e quello dell’infelice regina sono legati, e l’ostilità che le divide segnerà irrimediabilmente il futuro della Britannia e di Avalon. Mentre i cavalieri della Tavola Rotonda lasciano Camelot per intraprendere la loro sacra ricerca e Taliesin, il Merlino, lancia i suoi sortilegi per influenzare le sorti del regno, l’Isola Sacra scivola inesorabilmente nelle nebbie impenetrabili del ricordo.
Finché il velo tra il vecchio e il nuovo mondo e tra l’antica religione e la nuova non reclama infine la sua vittima più illustre.

L’ascesa e la caduta di Camelot raccontata dalle donne che hanno visto il mondo che conoscevano cambiare radicalmente e l’Isola Sacra di Avalon svanire per sempre nelle nebbie.

Isabella Novelli Per la prima volta ho affrontato un libro di questo genere e all’inizio ero molto scettica. Ci ho messo un po’ ad entrare nella storia, poi invece mi è piaciuto molto, mi hanno appassionato le vicende e i personaggi e la storia di Re Artù e della tavola rotonda che avevo visto solo in versione cinematografica. Mi sono affezionata ai personaggi e sopratutto ad Artù, Lancillotto e in particolar modo a Morgana che è quella che si sacrifica più di tutti. Non mi è piaciuta per niente Ginevra, troppo bigotta e Viviane che non si ferma davanti a niente, neanche davanti ad un incesto pur di inseguire i suoi scopi che lei chiama i voleri della Dea. Poi ci sono moltissimi personaggi di contorno tra cui spiccano Raven e Niniane che mi sono piaciute molto. Non sapevo della presenza presso Artù di Tristano e Isotta., anche questa una piacevole scoperta. Terminata la lettura, devo dire che mi è mancato qualcosa, mi ero abituata, giorno dopo giorno ad avere i protagonisti, come compagni di viaggio. Felice di averlo letto, una gran bella esperienza.

Giulia Angioi Pensavo che il fantasy non fosse il mio genere, ma ho deciso di ascoltare il richiamo di Avalon, e così ho accettato con entusiasmo l’invito di Sara.
Sin dalle prime pagine mi si è aperto un mondo magico, incantato, ma anche tanto familiare. Potrà sembrare strano, ma ad Avalon mi sono sentita a casa. Non è stato difficile immedesimarmi con Igraine, con Viviana, ma soprattutto con Morgana.
La lettura di questo romanzo immenso non è stata solo un viaggio appassionante e indimenticabile, ma è stata anche un mettersi in contatto con quella parte del nostro essere più “selvaggia”, più istintiva, non contaminata dalla civiltà e non soffocata dalla razionalità e dai dogmi; quella parte che ci permette di oltrepassare le nebbie e di cogliere e percepire anche ciò che non è visibile e che sfugge alla ragione.
Sono arrivata all’ultima pagina con un pizzico di dispiacere per aver terminato questo viaggio, che porterò sempre nel cuore.
È stato un piacere condividere la lettura con Sara e con tutte voi
Dimenticavo, Ginevra è entrata a far parte della mia top ten dei personaggi più insopportabili della letteratura, ma penso si fosse capito…

Elisa Dal Corso Io sono un po’ distratta da brutte notizie ricevute sabato..ma un mio pensiero fisso è che cosa avete letto in più voi sto pensando di comprare l edizione che avete voi per vedere la differenza.
Sono partita comunque irritata da Ginevra anch’io. e anche da altri.sono arrivata spiazzata dal scoprire il vero volto di Morgause, e avendo un po’ di tristezza per Ginevra una vita vissuta di paure e di schemi mentali del periodo.. Ora sto leggendo l ultimo dorcha,aspettando la prossima condivisa. Vedo se rAnastasia Pisani Da semplice lettrice penso che il fantasy sia uno dei generi letterari più difficili… oltre a una buona penna, bisogna avere un’inventiva e una fantasia oltre misura! Marion Zimmer Bradley ha questo è molto altro e sono contenta di aver scoperto quest’autrice che ora so, ha scritto tantissimo. Ha raccontato questa storia in chiave del tutto femminile e se vogliamo dando maggior colore all’anima di ciascun personaggio. Non voglio approfondire la natura dei personaggi.. Gwen si, è stata la più odiosa ma ha trovato pure chi ascoltava le sue sedicenti verità, Morgaine è di sicuro il personaggio più forte e carismatico, in molte sue scelte l’ho vista spinta dai tormenti umani.. era più donna che strega…
Avalon… Avalon è il luogo magico per eccellenza.. avvolto tra le nebbie ma per chi riesce ad arrivarci è la pace dei sensi… l’arpa, le sorgenti d’acqua, l’armonia con la natura, il contatto diretto con la propria spiritualità a prescindere dal credo religioso… questo luogo è dentro ognuno di noi e forse nemmeno lo sappiamo. Non è il primo libro che mi fa riflettere su quello che le religioni hanno fatto e fanno tutt’ora per affermarsi… Può sembrare un azzardo ma leggendo questa storia senza tempo, ho lasciato spazio alla meditazione e sono arrivata alla conclusione che lo scopo di questa lettura potrebbe essere la ricerca e la scoperta del proprio luogo magico… il proprio Avalon.Riuscirò a leggere le querce di Albion

Cassandra Lloyd Io vorrei ringraziarvi per questi mesi trascorsi a leggere insieme. La scrittura di questa autrice è eccellente. La storia molto ben sviluppata e le descrizioni talmente vivide da sembrare di essere davvero in quei luoghi.

Sara Valentino Concludo anche questa seconda parte, la prima l’ho letta alcuni mesi addietro, con lo stesso identico senso di beatitudine e magia. Mi sono commossa al termine della lettura, ho tutt’oggi un vuoto per non poter più sentire le atmosfere di Avalon e avere accanto Morgraine. non è vero! In realtà sono ancora convinta, come ho scritto nella recensione relativa al primo volume, che Avalon sia dentro ognuno di noi ora. Quel luogo tra due mondi dove è possibile ritrovarsi e quietare la mente. “…il Grande Drago si può conquistare con i propri sforzi, e non solo quelli fatti in questa vita ma anche in quelle precedenti. Ti sto rivelando un Mistero “Ebbene in questa frase, per chi ci crede è racchiusa la formula del Karma, il Grande Drago, l’illuminazione, la perfezione possono essere raggiunti secondo questo Mistero nell’ambito di più vite. “Avalon sarà sempre accessibile, nei secoli dei secoli, a chi saprà trovare la strada. Ma se l’umanità non vi riesce, allora è il segno che non è pronta” Tutta una lunga serie di pillole di saggezza intersecate perfettamente in una leggenda antica e meravigliosa come quella di Re Artù, un invito all’umanità a tornare oppure a cercare la via per tornare ad essere umani spirituali. “Non disprezzare il dono di un altro solo perché tu non possiedi la Vista” in questa frase è racchiuso il senso dell’invidia, il disprezzo a volte nasce da una grande e profonda gelosia insita in noi per sapere di un essere come un’altra persona. Mai nulla di più sbagliato! Ognuno di noi è grande e importante e non c’è migliore o peggiore. E ancora una frase ricorrente in questo romanzo della Zimmer: “Bada bene a quello che chiedi, perché potresti ottenerlo”. In questa citazione è racchiuso un altro grande Mistero che rappresenta come i nostri pensieri creino la realtà intorno a noi. “Dio è Dio, comunque lo si chiami, ed è sempre buono. Il vero peccato è credere in un Dio crudele e vendicativo” Lo scontro tra Cristianesimo e Paganesimo è evidente in questo romanzo, ma credo che in questa frase ci sia il punto d’incontro. Contro gli uomini e le donne che si alternano nel romanzo e che si sentono a tratti falliti/e, impotenti c’è il fato che aleggia e che ricorda come ogni cosa accade perché deve accadere. Nonostante ciò ho sentito la tristezza dei personaggi dentro di me è stato come essere tra amici…”Adesso che la sua opera era compiuta sarebbe ritornata ad Avalon”

Giancarla Erba Faccio un resoconto generale, anche perchè io ho la versione intera del libro, anche se cercherò di procurarmi questa che, a quanto sembra, è più completa. La terza volta che leggo questo romanzo e ogni volta mi racconta qualcosa di nuovo, le atmosfere sono fantastiche, le descrizioni sublimi e vieni portata dentro i personaggi e la storia fino a sentirti lì, presente, vicino a loro. E con Artù, Morgana, Lancillotto condividi passione, rabbia e sentimenti d’odio e d’amore. Rispetto alle volte precedenti, ho avuto un moto di stizza nei confronti di Morgana, non si è mossa quando doveva, è rimasta lì a guardare e vedere un intero mondo andare in sfacelo e quando ha voluto forzare le situazioni, lo ha sempre fatto con avventatezza, predisponendosi al fallimento. i personaggi femminili sono forti e spiccano sulla scena rispetto ai maschili sempre un po’ caratterialmente sottotono. Ginevra, sempre osannata in tutte le saghe come la donna perfetta e angelicata, è una piccola serpe in seno alla corte arturiana che sarà causa di non pochi disastri, Vivian la dama del Lago lascia la scena troppo in fretta per poter aiutare Morgana a salvare la situazione. Il tentativo quindi di mantenere ANCHE la propria religione è destinato a fallire a causa di congiure, cattiverie e limitatezza mentale e la rassegnazione di chi vede il proprio mondo svanire, lascia una tristezza infinita. Avalon ci è nascosta perchè non ce la meritiamo, per questo Morgana è lì da secoli che aspetta senza che nessuno varchi le nebbie.

Virzo Laura AVALON !!!! Luogo magico per eccellenza!!! Racchiude in sé tutti i sogni del nostro immaginario, il luogo dove tutti vorremmo vivere ed essere re e regine, cavalieri e damigelle in pericolo, maghe e stregoni dall’infinito potere!! In quel mondo, i druidi sono gli architetti del volere della Dea, nella misura in cui ci credono loro per primi. Amo molto le storie della Tavola Rotonda anche se poi ogni autore interpreta i personaggi a modo suo. Ho scoperto che Merlino era il titolo dello stregone capo e mi è un po dispiaciuto che Taliesin in questo caso sia stato poco incisivo, mentre Kevin…che dire….esecrabile!!! Ho letto molti libri di saghe diverse di quest’autrice e mi piace veramente molto in tutte le sue sfaccettature. Appena riaprirà la biblioteca rileggerò anche il terzo libro “La Signora di Avalon”

Cinzia Cogni Sono arrivata alla fine di questo romanzo con le lacrime agli occhi e credetemi, non mi capita spesso! Ma la consapevolezza che da quel momento non sarei più stata in compagnia di Artù, Lancilotto e soprattutto di Morgana( oltre agli altri personaggi principali) ,che non avrei più varcato le porte dell’isola sacra di Avalon e che stavo abbandonando quella atmosfera irreale, magica, eppure così tangibile…beh, mi sono lasciata avvolgere dalla malinconia, ed è stato come dire addio a degli amici importanti, unici.
La penna di questa autrice è intrisa di pura poesia, dopo poche righe entri in questo magico regno basato su antiche tradizioni e culti a cui fanno capo le Dame del Lago, responsabili del destino degli uomini.
Morgana è una di loro, in realtà è la vera protagonista di questo romanzo, anche perché il tutto è raccontato da un punto di vista femminile: Igraine,Viviana, Morgause ,Nimue , Ginevra …sono loro che intrecciano la storia e ne cambiano le sorti. Gli uomini gravitano in quello spazio che le donne man mano creano; Artù è tra due fuochi: continuare le tradizioni che resistono dalla notte dei tempi, tenendo fede alla promessa fatta alla Signora di Avalon o per amore di Ginevra, rinnegare il vessillo reale di Pendragon e aprire le porte al Cristianesimo?
È una guerra si, ma psicologica, fra Morgana, simbolo delle donne coraggiose, libere e indipendenti, e Ginevra, donna insoddisfatta, paurosa, piena di preconcetti…è uno scontro di ideali, è qualcosa che, in un lontano passato, è accaduto veramente e qualsiasi lettore, qualsiasi donna, sente dentro di sé, nella parte più inascoltata e ancestrale, muovere qualcosa, un richiamo che non sa ben definire…
Ho amato questo romanzo come amo Siddharta, personaggi in cerca dell’illuminazione, che è dentro di loro ma devono trovare il modo, la forza per raggiungerla…e c’è tanta verità in tutto questo e penso che questa frase ne racchiuda il senso: Lancillotto ” …quando gli uomini hanno dimenticato i Misteri?”
Morgana ” non li hanno dimenticati: li hanno trovati troppo difficili… vogliono un Dio che abbia cura di loro e non pretenda che lottino per l’illuminazione, e cancelli i peccati con il pentimento. Non è così, non lo sarà mai: ma forse è l’unico modo in cui i non illuminati possono pensare ai loro Dei”.
“Le nebbie di Avalon” non si limita a raccontarci la leggenda di re Artù, va oltre, scava in un passato abitato da un popolo fatato, apre un varco fra quel mondo e il nostro e ci ricorda che Avalon è ancora là, ci aspetta, sta a noi trovare la strada… “un tempo un viaggiatore, se aveva la volontà e conosceva qualche segreto, poteva avventurarsi…allora le porte tra i mondi fluttuavano con la nebbia e si aprivano al volere del viaggiatore.”

Paola Nevola Questo romanzo è magia. Leggendo si è trasportati in un mondo fantastico non solo per le leggendarie gesta di Artù e dei Cavalieri ma per il denso significato che si nasconde tra le pagine.
Nelle Nebbie di Avalon le protagoniste sono le donne soprattutto Morgana e Ginevra, in un certo senso gli opposti , come sono contrapposte le due religioni il paganesimo e il cristianesimo. Morgana sacerdotessa di Avalon ha il dono della vista e cerca di preservare i riti e la sopravvivenza del culto della Dea Madre e Ginevra invece in lotta con se stessa tra i suoi sentimenti e i precetti cristiani, risulta una donna mediocre a tratti meschina.
Morgana ha il dono della vista, vede ciò che può accadere, ed è una figura complessa poteva rifugiarsi spiritualmente ad Avalon come dama del lago ma a preferito il percorso della vita per seminare il culto della Dea, ma si trovata di fronte a barriere troppo grandi. Morgana insieme a Raven, una sacerdotessa che ha fatto voto di silenzio per ascoltare la Dea, con la loro energia preservano e salvano Avalon.
Avalon può essere considerato un viaggio in noi stessi, un avvicinamento al primordiale contatto con la natura e la terra. Un vedere e sentire quello che c’è dentro di noi, un empatia con quello che ci circonda e perdendo queste capacità ci allontaniamo sempre di più e veniamo avvolti da una nebbia di egoismo e superficialità.
I due mondi quello esteriore e interiore si slegano e vanno alla deriva. Morgana aveva il compito di tenere in vita e salvare questo legame ma purtroppo ha fallito, si è rifugiata in Avalon a tenere viva quella fiamma. La porta per Avalon è nascosta ma c’è, solo con la saggezza spirituale possiamo intraprendere il cammino per trovare la pace e un equilibrio con noi stessi e ciò che ci circonda.
Il libro porta a molteplici riflessioni, tutti i personaggi sono molto intensi e hanno personalità che riflettono i valori, le qualità e anche i difetti dell’animo umano.
Vorrei essere ancora tra quelle pagine in quel mondo, in quella magia, ognuno ha il suo sentire e questo è stato il mio, grazie perle vostre considerazioni e per aver condiviso questo viaggio.

Eufemia Griffo È stato un balzo a ritroso nel tempo. Lessi molti anni fa questo meraviglioso romanzo della Zimmer Bradley e ne rimasi rapita. Fu una scoperta immensa perché da allora iniziò il mio amore per il romanzo fantasy che non si è mai sopito.
I temi trattati sono molti e assai moderni. Non starò a dilungarmi sulla storia ma quello che mi ha colpito è la forza di alcune donne protagoniste, il rispetto che molti uomini portano loro. Ci sono sentimenti messi in campo da parte del lettore che ti fanno amare o detestare i personaggi. Ciascuno parteggia per questo o quell’altro e quando ciò accade significa che l’autore del libro, è stato capace di portarti dentro la storia. Un grande classico assolutamente indimenticabile.

Giovanna Cosatto Che ..bellissimo leggere le vostre sensazioni ,i vostri pensieri su questa avventura.

Chiara Guidarini Ciao! Io come anticipato non ho riletto il libro, ma ho seguito volentieri i vostri commenti quindi lascio il mio, se può servire. Io ho letto questo libro (o questi libri visto che mi pare di capire che adesso sono 2) due volte: la prima da ragazzina, la seconda da adulta. Come è intuibile, ho avuto sensazioni diverse. Da ragazzina, galoppava la fantasia, le situazioni erano magiche e impregnate di mistero; da adulta, era la magia delle parole ad attirarmi, il phatos narrativo e descrittivo che non ho mai riscontrato in nessun’altra autrice che ho letto sinora. Sono state evocate atmosfere leggendarie senza snaturare, se ben ricordo, la leggenda arturiana; Morgana è vista principalmente come donna, ribelle, alle prese con un amore quasi ossessivo, mentre Artù, ben rispecchia l’idea di re-uomo-amante. Molto interessante, secondo me, la tematica dell’avvicinarsi del cambiamento religioso: da paganesimo si passa al cristianesimo e vengono messi in luce i vari aspetti uguali e contrari di entrambe le fedi. ^_

Anna Amoroso Sara, io ho letto la saga molti anni fa’, mi ha talmente entusiasmata da volerla leggere in pochissimi giorni. L’ autrice è stata bravissima nella costruzione dei personaggi, ha saputo evidenziare ogni singolo aspetto, nel bene e nel male e ha reso avvincente ogni pagina, trascinandomi in un mondo fatto di magia, intrighi e passioni. Senza annoiare , rendendo scontati gli avvenimenti. Altri romanzi che hanno trattato questa storia, non hanno fatto altrettanto. Mi sono perfino chiesta se fossero fatti realmente accaduti, poiché vi ho ritrovato l’essenza più pura degli uomini, soprattutto per quanto riguarda i vizi e il bisogno del dominio sugli altri.

Stefania Scaramucci L’atmosfera magica di questo libro mi aveva già incantata anni fa, e ora rileggendo la versione integrale, mi sono nuovamente lasciata trasportare dalle forti emozioni che la lettura trasmette.
Avalon è per me un luogo incantato, dove la nostra anima si rifugia quando ha bisogno di ritrovare se stessa, staccandosi dalle convenzioni sociali costruite dall’uomo, e dove ci si può sentire in perfetta sintonia con la natura e l’universo.
<<A notte fonda, quando tutti al castello dormivano beatamente, studiavo le stelle e lasciavo che la loro influenza mi scivolasse nel sangue mentre ruotavano intorno a me, finché non diventai io stessa un perno sulla Terra immobile, il centro della danza vorticosa che mi circondava, del movimento inarrestabile delle stagioni.>>
Morgana, il personaggio di questa citazione, è il mio preferito ed è quella con cui mi sono sentita più in empatia (pur non condividendone sempre le scelte) quella che per me rappresenta la nostra parte più istintiva e spirituale. Ho amato anche il personaggio di Arthur, il re saggio che cerca sempre di fare le scelte più giuste per il bene del regno, amato e rispettato dal suo popolo e dai suoi cavalieri .Anche gli altri personaggi , sono tutti molto ben caratterizzati, specie quelli femminili, i luoghi descritti magistralmente fanno viaggiare con la fantasia , la trama fluida e scorrevole narra la storia in maniera sempre avvincente , un libro che mi rimarrà nel cuore, sento gia’ la sua mancanza, al punto che la mia prossima lettura sarà un fantasy della stessa autrice.

Fabiola Màdaro Mai come questa volta GRAZIE Sara Valentino!!!
Io non credo che avrei mai letto questi due libri se non fosse stato per questa doppia condivisa, ho sempre avuto una sorta di avversione innata per i fantasy e ora mi domando perché mai. Sarebbe stato un vero peccato non conoscere questo mondo. È incredibile quanto ancora mi mancano i personaggi di questo romanzo magico, forte, fantastico, incantato… un fantasy meraviglioso!
Ho amato Morgana, la sua esuberanza, la sua sfrontatezza, la sua modernità, tanto quanto ho odiato Ginevra e la sua ottusità: una chiusura mentale ai limiti della follia… pericolosissima!
Ero estremamente convinta che il genere fantasy non facesse per me, anche se c’è chi combatte da tempo per farmi ricredere e credo che questa volta sia stata fatta breccia nella mia muraglia anti fantasy, perché questo viaggio è stato davvero emozionante, ricco, appassionante. Mai un momento di noia o di esitazione a continuare la lettura.
Un libro che tira fuori tanti pensieri, perché ha la capacità di far emergere una parte selvaggia, che tutti noi abbiamo dentro, ma che per via del nostro stile di vita, è messa a tacere, lasciando assopire la nostra parte istintiva a favore della ragione. La visione di tutta questa storia dal punto di vista di Morgana ha impreziosito questo lungo racconto. La magia con cui lei vede tutto, svela misteri e va oltre, regala un’atmosfera magica che non ti abbandona nemmeno dopo aver terminato la lettura: tutto resta avvolto nelle magiche e rassicuranti Nebbie di Avalon.

Patty Bra Sono sempre stata molto affascinata da re Artù e dalle leggende dei cavalieri della tavola rotonda, per me è stato come vivere in un sogno. All’inizio ho fatto fatica a prendere il ritmo ma una volta partita sono rimasta letteralmente rapita e coinvolta nella storia. Una scrittura coinvolgente, poetica che non è solo pura fantasia ma una ricostruzione minuziosa dell’epoca storica, usi e costumi che rendono tutto molto reale. Lo scontro tra antichi culti e il diffondersi del cristianesimo è sottilmente il fulcro della narrazione, arricchito di avvenimenti e dallo sviluppo delle leggende che tutti conosciamo. Affascinante lo studio dei personaggi e la loro evoluzione dall’inizio alla fine della lettura. A differenza di altri libri la genialità di dare la parola alle donne che circondano Artù e i cavalieri che esse siano madri, sorelle, cugine, mogli o amanti dona una linea di interpretazione profonda e una chiave di lettura diversa. Mi sono ricreduta molto sulla figura di Ginevra (insopportabile) e anche di Morgana, siamo sicuri che Morgana fosse davvero cattiva? Ho apprezzato molto lo sguardo attento sui culti pagani e il confronto con le credenze religiose che l’autrice affronta con audacia. Sono rimasta molto contenta e innamorata di questa lettura, tanto da sentirne subito la mancanza. Grazie di questo viaggio meraviglioso. E’ stata una bellissima condivisa ed è stupendo leggere questi commenti, ognuna ha espresso le sensazioni e le emozioni che ha provato. Grazie!

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2 Risposte a “Le nebbie di Avalon di Marion Zimmer Bradley”

  1. Purtroppo non ho partecipato a questa condivisa perché non potevo procurarmi i libri e sono cocciuta ente legata al cartaceo. Quella di Avalon è una storia che mi ha sempre attirato, anche quando banalmente ne leggeva o le storie con mio figlio che era piccolo. Leggere i vostri commenti è stata una bella occasione e ne terrò conto quando leggerò i due libri. Sicuramente!

    Grazie!

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