Le Ombre non Lasciano Tracce. Ladri di bambini di Luca Improta

Trama 

Esiste crimine più vile di quello di rapire bambini innocenti? Quando Giacomo Martini e Manuele Riccardi spariscono nel nulla, la paura si diffonde nel Paese come un’epidemia. E così l’incarico di condurre le indagini viene affidato al vice ispettore Rebecca Rei. Non passa molto tempo, e il cadavere di uno dei presunti artefici dei sequestri viene ritrovato in un furgone. È stato ucciso, e le condizioni in cui versa sembrano la truce conseguenza di un macabro rituale. A prendere parallelamente forma è la pista del sadismo estremo, un sadismo che non riesce a placarsi neanche con la morte della vittima. Nonostante le indagini procedano senza sosta, i rapimenti e gli omicidi non s’interrompono. Ma è la strategia del killer a subire un cambiamento. Le nuove vittime, infatti, verranno scelte tra quelle figure che si stanno adoperando per la sua cattura e così toccherà anche a Rebecca pagarne le conseguenze. Ma in una Roma atavicamente incapace di trovare pace, di smettere di farsi sempre del male e di farne a sua volta, questi inquietanti accadimenti non rappresenteranno altro che l’inizio di una vicenda che lascerà tutti i protagonisti profondamente segnati. Link d’acquisto: https://amzn.to/2E4Kfll

Copertina flessibile: 374 pagine
Editore: Youcanprint (4 giugno 2018)
Collana: Youcanprint
Lingua: Italiano
ISBN-10: 882783348X
ISBN-13: 978-8827833483

 

a cura di Fabiana Farina

Fino a dove riesce a arrivare la disperazione di una madre a cui hanno rapito il figlio?
Fino a dove la smania di aver in pugno il potere si stende, togliendo il caso e sospendendo gli investigatori?
In questo caso, il vice l’ispettore Rebecca Rei, dovrà scendere fino alla porta dell’anticamera dell’inferno in Afganistán per cercare l’aiuto di Daniel, quell’ombra che in passato le ha dato una mano su un altro caso complicato, l’unica persona in grado di scoprire che fine abbia fatto il suo bambino senza considerare che l’inferno vero e proprio per una madre qualunque, si trova a Roma, a casa sua.
Non solo si ritrova a dover indagare sulla sparizione di una serie di bambini, tra di loro anche suo figlio, ma anche su una serie di omicidi a sfondo sessuale del mondo sadomaso collegati ai rapimenti e di cui una delle vittime è il principale indiziato di questi esecrabili delitti: il famoso giornalista Tito Agricola.

“Vedi, mia cara, io non faccio altro che fornire al mio pubblico esattamente quello che vuole sentirsi raccontare, quello di cui ha un endemico bisogno. Il morto ammazzato di per sé non conta nulla; escludendo i parenti o i conoscenti più prossimi, è questo non è neanche detto, non frega un cazzo a nessuno se uno sconosciuto vive o muore. Non è la morte di per sé a creare attenzione, quanto, piuttosto, tutto ciò che può esserci dietro. O intorno. Noi giornalisti siamo coloro che prendono in consegna un insignificante cadavere è lo fanno lievitare fino a raggiungere un rango estremamente più elevato.
Lo trasformiamo in una notizia… E questo accade che si tratti di un balordo, di un nobile, di un letterato, di una puttana. Vedi, non è la salma in sé, ma siamo noi a entrare dentro le case, dentro le paure più recondite dell’uomo, dentro le sue debolezze, dentro le sue perversioni.”

In un crescendo di angoscia, di perversione, di stupidità umana, di dolore, di odio, di sete di vendetta e di false speranze si snoda la trama di questo romanzo.
Incontriamo fra le sue pagine un ritmo incalzante, adrenalinico che ci spinge fino alla fine, districandoci in una corsa senza tempo e facendoci arrivare al colpo di scena finale, quello che proprio non ti aspetti.

“Quante volte devo ricordarti che Dio non è ciò che ci raccontano? Egli è l’Equilibrio assoluto, il bilanciamento perfetto di tutte le cose, mentre il Diavolo rappresenta tutto ciò che non lo è.”

È un libro intenso, scritto maestosamente, dove si respira un’aria stagnante data dal fatto che, tanto i rapimenti come gli omicidi si susseguono ma che in realtà non lasciano nulla agli investigatori per poter lavorare. È un libro che ti trasporta negli antri della follia, che ti tiene incollata in questa spirale di malvagità, perché solo un pazzo può commettere questo tipo di omicidi. E allora diventa doveroso per il lettore sapere come si svolgeranno i fatti e soprattutto sapere chi è questa “mantide religiosa”.

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