Le ragioni dell’ombra. Venezia 1753. Un’indagine di Marco Leon, agente dell’Inquisizione di Stato di Paolo Lanzotti

Venezia, 1753. In una gelida primavera, una serie di delitti e sparizioni colpisce importanti esponenti della nobiltà veneziana. La vicenda prende subito i contorni di un grande complotto internazionale per colpire il cuore della Serenissima. Marco Leon, agente segreto dell’Inquisizione di Stato, è chiamato a indagare, ma la posta in gioco è altissima: i nuovi magistrati dell’Inquisizione sono infatti decisi a sciogliere gli Angeli Neri, il corpo di agenti segreti che lo affianca da sempre nelle indagini. Quando l’inquisitore più deciso a eliminare gli Angeli, il nobilhomo Biagio Donà, subisce un attentato, Leon e i suoi uomini tentano di far luce sui fatti che stanno gettando nel panico la nobiltà della laguna. Questa volta gli Angeli dovranno combattere anche per la propria esistenza. Ma chi si cela dietro questa catena di delitti? Chi può avere interesse a minare le fondamenta della Repubblica? Si tratta di un complotto contro il patriziato o è solo quello che si vuole fare credere? E ancora, che ruolo ha il passato in tutta questa storia? Tra sparizioni e intrighi, vendette e interrogatori, Paolo Lanzotti ci riporta tra i canali della Serenissima in questa nuova indagine veneziana.

  • Editore ‏ : ‎ TRE60 (3 febbraio 2022)
  • Lingua ‏ : ‎ Italiano
  • Copertina flessibile ‏ : ‎ 416 pagine

Recensione a cura di Sara Valentino

Prima di iniziare a parlarvi di questa nuova avventura di Marco Leon nella Venezia del 1753 vi lascio il link con la nostra intervista all’autore: Paolo Lanzotti e la recensione al primo volume attraverso il quale ho iniziato a conoscere questo straordinario personaggio. I guardiani della laguna.

Non intendo raccontare troppo, il rischio è magari di togliere qualcosa di importante al lettore che ancora si deve avvicinare al nostro Marco Leon, i fatti della precedente avventura hanno fatto sì che egli sia cresciuto rispetto ai fatti personali e sentimentali che gli sono capitati. Il suo status è ancora di uomo che riflette uno stato d’animo doloroso e malinconico per via della grave perdita subita. In questo nuovo episodio, in qualche modo ancora sarà attraversato da momenti di lutto familiare che lasceranno una ennesima crepa nel suo animo. Marco Leon, capo degli Angeli Neri è uno che non è facile da manovrare, è uno di cui oggi sentiamo fortemente bisogno.

“Venezia era una zattera alla deriva nel mare della propria gaudente agonia”

“Le ragioni dell’ombra” è però un giallo, ambientato in una Serenissima ancora ben descritta, tra i palazzi e le calli, con il favore delle maschere, larve, baute a celare i volti. Le descrizioni, come sempre per Lanzotti, paiono dipinti con le parole, colori, nebbie, odori ci arrivano come effigi letterarie.

Un’ombra, così si impara a immaginarla, si aggira furtiva nella Venezia nobile. Pare che ci sia qualcuno che vuole colpire la nobiltà, potrebbe essere un affronto contro la Serenissima? I nobili sono in subbuglio, gli omicidi aumentano e gli Angeli Neri vengono convocati nuovamente.

“Un grido stridulo alle sue spalle lo costrinse a voltarsi di scatto. Furibondo Biagio Donà fece per intimare il silenzio. Non potè. Con un tonfo sordo, il barcaiolo rovinò fuori bordo, trascinando con sè il lungo remo”

L’indagine è pericolosa, le domande numerose, le risposte a volte evasive, ma mi piace molto questo sistema di investigazione che coinvolge il lettore, permette di pensare e ragionare e capire. Quasi un po’ i vecchi gialli della Tv, con il passo comodo ma in graduale ascesa verso la fine quando i nodi vengono al pettine e l’ombra non sarà più tale. Ma per gli Angeli si tratta dell’ultima occasione.

L’autore, come nel precedente volume ci regala perle di grande saggezza, da custodire e attraverso il suo protagonista ci ricorda l’ineluttabile presenza di Signora Morte, lo strascico che lascia in chi resta, in chi non ha potuto risparmiarla ai propri cari.

Siamo tutti destinati a compiere il medesimo percorso. La vita è un fiume. Per quanto lungo sia il suo cammino, prima o poi arriva al mare”

Con questa citazione che ha del poetico, scelta insieme a un’altra che in calce vi lascerò, possiamo comprendere il pensiero dell’autore e riflettere sul senso della vita che a volte crediamo di non vedere.

“E’ accaduto qualcosa?” “Qualcosa? Solo ciò che sta scritto nel destino di tutti noi. E che nessuno può evitare”

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