L’eleganza femminile nella prima metà del Quattrocento. Riflessioni sullo stile italiano attraverso le fonti di Laura De la Fonte, Sara Trespidi , Camilla Zagnoni

RECENSIONE DI JESSICA PENNINI

Questo saggio storico mira a fare chiarezza su uno degli aspetti del passato di cui abbiamo poche testimonianze: come si vestivano le donne secoli fa? Quali tessuti e quali colori erano maggiormente in voga? Le tre autrici con questo libro rispondono dunque a molti degli interrogativi che ci poniamo quando pensiamo a come si abbigliavano le donne in epoche lontane e al tempo stesso affascinanti.

Le poche testimonianze che sono giunte fino a noi le troviamo in alcuni dipinti, che però essendo quasi esclusivamente di carattere religioso non sono del tutto affidabili, e negli scritti che riguardavano la dote delle fanciulle, tra cui anche il vestiario, quando si preparavano al matrimonio. 

L’epoca trattata in questo saggio vide molti cambiamenti dal punto di vista d’abbigliamento, in quanto non solo la moda si trasformò, cambiando quindi tessuti, taglio degli abiti, delle maniche, ma anche perché nelle città entrarono in vigore alcune leggi volte a limitare gli sprechi e l’eccessiva ostentazione del lusso. Tuttavia gli abiti delle dame continueranno a dar modo di identificare tramite essi il loro stato sociale. 

I punti focali su cui si concentra questo studio sono tre: la biancheria intima, l’abito vero e proprio e il mantello. Per ognuno di questi capi di abbigliamento le autrici compiono uno studio sommario delle fonti per darci modo di conoscere come questi capi dovevano essere, portando anche vari esempi. Possiamo così notare dettagli che altrimenti potrebbero sfuggirci, come le maniche degli abiti ad esempio, una delle parti che mi è piaciuta di più. Questo saggio è ben documentato e scritto in maniera semplice, così da risultare scorrevole e mai noioso. 

Ho apprezzato molto anche l’apparato iconografico scelto dalle autrici come ulteriore sostegno a quanto affermato nel libro. Inoltre alla fine di ogni capitolo vi è un bozzetto ricostruttivo di come dovevano apparire questi capi, che, vengono anche fatti vedere indossati da una delle autrici, dopo essere stati realizzati. Questa scelta mi è piaciuta molto non solo perché ho potuto vedere in foto abiti che da sempre mi affascinano ma anche perché permettono al lettore di fare una specie di tuffo nel passato anche solo guardandoli.

 

Il Quattrocento, segnato politicamente dai regimi signorili e dalla nascita in Italia degli Stati regionali e, di conseguenza, dalle mode delle corti, che s’influenzarono vicendevolmente in tutta Europa, rappresenta un apice di raffinatezza nella moda euro-pea, ma anche un momento di grande transizione, sia per quanto riguarda le materie prime sia le fogge e i modelli.
Come spesso accade nella storiografia, se gli aspetti economici e sociali sono mediamente ben indagati, molto meno sappiamo degli aspetti materiali, della cultura tecnica dei lavoranti e della realtà materiale dei capi di abbigliamento, rischiando di ignorare come appariva fisicamente il prodotto finale di quella filiera che aveva reso prospera gran parte d’Europa.
Grazie alle differenti competenze delle tre autrici, è stato indagato un aspetto circoscritto, ma di enorme importanza, nella prima metà del XV secolo: l’abito femminile. Efficace risulta la ripartizione dei singoli capitoli, che permettono di seguire con ordine i risultati delle ricerche, basati sul confronto delle fonti scritte di diversa natura con quelle iconografi-che, e quindi i criteri scientifici su cui si basano le ricostruzioni materiali. Le autrici, grazie a un’accurata ricerca di fonti e argo-menti, hanno saputo selezionare e gestire una mole di informazioni concentrandosi su aspetti essenziali, in particolare della cultura tecnica e materiale, creando un percorso narrativo non solo scientificamente valido, ma anche di piacevole lettura, grazie anche a una bella selezione dell’apparato iconografico. A rendere il tutto ancora più chiaro e approfondito, sono le “ipotesi ricostruttive”, un vero lavoro di archeologia sperimentale, non limitato alla ricostruzione storica, ma un momento di ricerca nel campo della cultura materiale.

  • Peso articolo : 280 g

  • Copertina flessibile : 144 pagine

  • ISBN-10 : 8889336749

  • ISBN-13 : 978-8889336748

  • Editore : Penne & Papiri (23 luglio 2020) LINK D’ACQUISTO

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