L’enigma di Leonardo di Luca Arnaù 

Recensione a cura di Sara Valentino

Dall’autore del bestseller Le dieci chiavi di Leonardo
Un inquietante delitto da risolvere nella Firenze del Quattrocento

1482. Firenze è ormai sull’orlo della guerra con Milano e la città vive giorni di grande tensione. A peggiorare la situazione, un terribile delitto si consuma in piazza di Santa Maria del Fiore, davanti a una folla di attoniti concittadini: il gonfaloniere Ridolfi viene ucciso dal colpo di una modernissima arma da fuoco. Oltre al prestigio della vittima, crea sconcerto la modalità dell’omicidio: le armi da fuoco sono poco usate e tutt’altro che potenti e precise. A indagare sulla macabra esecuzione viene chiamato ancora una volta il giovane Leonardo da Vinci. Affiancato dal fedele aiutante, Iacopo Bencini, il geniale investigatore si ritrova ben presto alle prese con una catena di delitti che sembra condurre allo stesso abilissimo assassino. Mentre cerca di trovare il bandolo della sanguinosa matassa, Leonardo viene avvicinato da un agente del misterioso Uffizio del Silenzio, un’organizzazione segreta che risponde direttamente a Lorenzo de’ Medici. Grazie al suo aiuto, il giovane da Vinci capisce che la minaccia che sta affrontando viene da molto, molto lontano…

  • Lunghezza stampa 256 pagine
  • Lingua Italiano
  • Editore Newton Compton Editori
  • Data di pubblicazione 22 luglio 2022

9 marzo 1482, a bordo della Principessa Nera l’ammiraglio fissa negli occhi il viso del condannato o di ciò che ne resta. Il lingchi, ovvero la morte dai mille tagli è una tradizione derivante dalla Cina e lui ne rispetta le terribili regole, il condannato veniva ucciso lentamente, con un coltello si asportavano parti del corpo, il supplizio durava per lungo tempo mentre la vittima era appesa e legato a un palo. Una pratica orrenda che veniva solitamente utilizzata come pena per crimini gravi, quali ad esempio il tradimento.

L’ammiraglio sta punendo un traditore e sarà il monito per tutta la ciurma.

“Lorenzo de’ Medici avrebbe pagato il suo ardire” questo pensa l’ammiraglio mentre il sentimento di nervosismo e inquietudine, come una nera serpe velenosa, ne inonda le membra e i termini nervosi.

Il messaggio inequivocabile arriva presto, è la morte del gonfaloniere Ridolfi, ucciso da un colpo di arma da fuoco, innovazione tecnologica per quei tempi.

Le indagini hanno inizio e ritroviamo anche in questa nuova avventura di Arnaù il giovane Leonardo alle prese con un grattacapo che si insinua tra affari di stato e organizzazioni segrete.

“Ma anche dopo una sola occhiata, Leonardo dubitava che a togliere la vita a quell’uomo fosse stato un fulmine lanciato dal cielo”

Un ciondolo raffigurante uno scorpione è ciò che viene rinvenuto come unica traccia lasciata dall’assassino. Chi si nasconde dunque sotto le spoglie del misterioso Scorpione di Giada? Nessuno conosceva la sua vera identità, neppure colui che ne pagava i servigi.

La storia del periodo vede in lotta Milano e Firenze e proprio in questi anni Leonardo abbandonerà quest’ultima per andare alla corte del Moro su invito del Medici. Nel thriller c’è il particolare riferimento alla lira d’argento costruita da Leonardo e portata proprio a Milano.

I nostri, tra i quali troviamo ancora il fedele Bencini, saranno alle prese con omicidi che coloreranno di rosso, come la scia di spumeggiante mare che segue le navi, il loro viaggio che da Firenze li condurrà anche a Genova, La superba.

“Per Leonardo fu come aprire finalmente gli occhi, come se di colpo avesse trovato la chiave giusta per rileggere tutto quanto era accaduto dal momento dell’omicidio del gonfaloniere”

E sarà proprio un colpo di scena che dalle pagine si rivelerà anche ai lettori, la vera identità dello Scorpione.

L’autore saprà stupire i lettori con un colpo di teatro inaspettato che ho davvero molto gradito.

Il finale giunge in un crescendo adrenalinico alle ultimissime battute. Non nascondo un moto di commozione pur annebbiato da una scena tremendamente cruenta.

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