Leonardo – la rinascita degli dei Dmtrij Sergeevič Merezkovskij

Oscuro stregone o geniale scienziato, artista illuminato da Dio o eretico miscredente? Tra la Firenze di Savonarola e Machiavelli e la Roma dei rivali Michelangelo e Raffaello, nella vita di Leonardo da Vinci si ritrovano tutta la magnificenza e le contraddizioni del Rinascimento: un’età dell’oro per le arti, con l’umanesimo e la scoperta dell’America, ma anche un’epoca di fanatismo religioso e caccia alle streghe, con l’Inquisizione e i roghi di libri. Nel 1901 Merežkovskij non pubblicò solo un romanzo storico, ma anche la più penetrante delle biografie di Leonardo: un uomo semplice e tormentato che viveva il mondo come un’eterna scoperta, curioso come un bambino; capace di studiare per settimane il volo di una mosca «con la stessa matita e lo stesso amore con cui poco prima aveva disegnato il divino sorriso della Vergine». Un precursore che diede tutto se stesso nel tentativo di donare le ali all’umanità, ma che era destinato a rimanere incompreso fra i suoi contemporanei, come un «uomo che si sveglia nel buio, troppo presto, mentre tutti gli altri dormono ancora».

Copertina flessibile: 671 pagine
Editore: Castelvecchi (27 giugno 2019)
Collana: Narrativa
Lingua: Italiano
ISBN-10: 8832825570
ISBN-13: 978-8832825572

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Recensione a cura di Fabiana Farina

Siamo sicuri di conoscere chi era veramente Leonardo?
Cosa ne pensava dei suoi contemporanei? Il popolino cosa diceva di lui? Qual era il suo rapporto con i suoi committenti? Per i suoi allievi era un mentore o un maestro di vita? Era ateo o un timorato di Dio o addirittura un eretico? Era dal riso facile o piuttosto taciturno? Cosa mangiava? Quanto dormiva? E l’accusa di sodomia? Era invidiato dai suoi colleghi? E la santa inquisizione? Come si poneva davanti a una sua opera? Cosa ne è stato del “Colosso” la sua opera più importante? E il Leonardo bambino? Come ha vissuto la sua infanzia? Che rapporto aveva con i suoi familiari?…

“Dopo il primo e il secondo avvertimento, scostai dall’eretico. Messer Leonardo è un eretico e un ateo, ha la mente annebbiata dall’orgoglio: crede di poter penetrare i misteri della natura con l’aiuto delle matematiche e della magia nera…”

“La scienza di questo secolo è follia davanti al Signore. Li conosciamo, noi, questi scienziati: vanno tutti alla casa di Satana!.”

Prima o poi davanti a un mostro sacro come Leonardo tutti noi ce ne siamo fatto queste e tante, tantissime altre domande, ad alcune ne abbiamo dato una risposta ad altre no. Allora, se volete confrontare le vostre risposte o se semplicemente volete trovare una soluzione ai vari quesiti che affollano la vostra mente entrate con me alla corte degli Sforza e scopriamo insieme il Leonardo e “dintorni” che ne hanno fatto parte.

“Leonardo disse quelle parole che Giovanni in seguito doveva spesso ricordare: Se vuoi essere veramente un’artista, allontana da te qualunque pena e qualunque preoccupazione estranee alla tua arte: l’anima deve essere simile allo specchio che riflette tutti gli oggetti, tutti i movimenti, tutti i colori pur restando sempre immobile, pura e radiosa. “

Preparatevi a un viaggio che vi porterà, partendo da Milano, e percorrendo in lungo e in largo la penisola italiana alla conoscenza dei protagonisti, dei luoghi e dei fatti di tutto il rinascimento italiano.

“Il Papa sarà il mio confessore, l’Imperatore il capo dei miei eserciti, la città di Venezia la mia tesorería, il Re di Francia il mio corriere” si vantava il Moro.

Questo libro, scritto nel 1901 è straordinario e pur essendo un romanzo non ha nulla da invidiare a un saggio.
È ricco, ricchissimo di particolari, le descrizioni dei vari personaggi è sconvolgente (provate a leggere la descrizione di qualunque personaggio non troppo conosciuto e poi a cercarlo su wiki, ne rimarrete scioccati), i luoghi e le usanze sono estremamente dettagliati, le informazioni e le nozioni dell’ambientazione analizzate con precisione chirurgica dimostrando il gran lavoro di studio, analisi e ricostruzione storica da parte dell’autore.

“Il giudizio d’un nemico è spesso più giusto e più proficuo di quello d’un amico, perché negli uomini d’odio è quasi sempre più profondo dell’amore. Lo sguardo di colui che ti odia è sempre più chiaroveggente di quello di colui che ti ama. Un sincero amico tuo è un altro te stesso, mentre il tuo nemico non ti somiglia in nulla, e in ciò sta la sua forza. L’odio illumina molte cose che nell’amore rimangono in ombra. “

È una lettura che chiede, anzi, pretende, tempo.
Non è un libro che si legge tutto d’un fiato, il racconto è molto lineare, non noioso, non ha colpi di scena che possano movimentare la trama e visto l’enorme quantità di informazioni bisogna chiuderlo e lasciare decantare le sue parole.

Diffidate di tutto ciò che è duro e volgare. Le nostre ombre svaniscano nella luce come fumo, come una dolce musica!.”

“La menzogna è cosa talmente spregevole che, anche quando lodasse la maestà del Signore, toglierebbe ogni valore alla lode; la verità invece è talmente bella che, anche quando lodasse le più insignificanti cose, le nobiliterebbe.”

Merezkovskij non si ferma a prendere spunto di una città e far ruotare la trama intorno a questa, no, lui si spinge oltre, lui ci racconta tutto il periodo storico nei vari luoghi più importanti, ci dice cosa fa a Roma Alessandro Vi e nel contempo ci spiega il rogo delle vanità a Firenze e tutto mentre Leonardo dipinge, cancella, ridipinge il volto di cristo nell’ultima cena ed è afflitto da mille pensieri e contemporaneamente Ludovico il Moro da un banchetto in onore alla nascita di suo figlio illegittimo.

“In verità l’uomo è il re degli animali, o per dir meglio il re delle bestie, poiché nessuno lo supera in crudeltà. Noi facciamo la nostra vita con la morte degli altri! Uomini e bestie sono destinati a essere per sempre gli uni le tombe degli altri.


“L’una non è possibile senza l’altra: la perfetta conoscenza e la perfetta saggezza sono una cosa sola.”

“Più grande è la sensibilità, più grande è la sofferenza. Un’indicibile tortura!”

La lettura è abbastanza complessa ma talmente interessante che è impossibile fermarsi, ti spinge ad andare avanti fino alla fine delle sue 700 pagine circa.
A me ha aperto un mondo davanti, ho imparato e apprezzato cose che non sapevo nemmeno che esistessero come per esempio che la “busecca” (trippa) veniva accompagnata alle mele cotogne.

“Tra poco, riunita tutta l’Italia sotto il mio imperio… sarebbe sorto il regno dell’eterna pace, tra i lumi della cultura. Bramante, Pacioli, Caradosso, Leonardo e tanti altri… Nel lontano avvenire, quando tacerá lo strepito orgoglioso delle armi, i nomi di questi grandi risuoneranno insieme al nome degli Sforza. “

 

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