L’isola del dottor Moreau di H. G. Wells

I romanzi di H.G. Wells sono giochi fantastici e, insieme, una lente di ingrandimento sulle paure della società postindustriale; un punto di vista ancora oggi attuale.

Chi mai potrebbe credere alla storia raccontata da Edward Prendick? Stando alle sue memorie, scampato a un naufragio nelle acque del Pacifico, sarebbe stato tratto in salvo da un vascello che trasportava animali esotici, comandato da un capitano dedito all’alcol. Su quel vascello avrebbe conosciuto un tale Montgomery e il suo deforme servitore M’ling, insieme ai quali sarebbe sbarcato su un’isola vulcanica abitata da esseri singolari e spaventosi, a metà tra uomini e bestie. L’unica presenza umana sull’isola sarebbe stata quella del dottor Moreau, uno scienziato specializzato in perversi esperimenti di vivisezione dai quali quelle strane creature avrebbero preso vita. Ma, a quanto racconta Prendick, non tutto sarebbe andato secondo i piani: gli uomini-bestia avrebbero cominciato a maturare una propria coscienza e si sarebbero ribellati al loro creatore. A salvare Prendick da una morte certa quanto atroce, sarebbe stato un battello alla deriva con due cadaveri a bordo, grazie al quale l’uomo avrebbe finalmente ripreso il mare. A Londra, dove è riuscito a tornare, sono in molti a credere che Edward Prendick sia solo un pazzo…

Un’avventura imperdibile ai confini del mondo e della conoscenza.

  • Formato: Formato Kindle
  • Dimensioni file: 443 KB
  • Lunghezza stampa: 183
  • Editore: Fanucci Editore (19 gennaio 2017)

La mia recensione

Da tempo questo libro mi aspettava. Si tratta di un romanzo di fantascienza scritto da H.G.Wells nel 1896.E’ una storia inventata, naturalmente.. ma che vuole essere un monito e un messaggio all’umanità. Innanzitutto trovo che la figura del dottor Moreau sia equiparabile a chi desidera sottomettere, cambiando le ideologie, mascherando le verità e con l’utilizzo del mezzo “schiavitù vs paura” rendere l’uomo succube e inoffensivo. 

“Questi animali senza coraggio, queste povere cose sempre spaurite e schiave del dolore, senza la minima energia combattiva per affrontare la pena”

 Il dottor Moreau sull’isola cerca di realizzare, nella sua folle pazzia, esseri umani modificando gli animali, dando loro una sorta di legge da rispettare. Modificare la natura, quello che stiamo facendo anche noi oggi è pericoloso in quanto essa stessa troverà sempre il modo di tornare, giustamente, alle origini. Non gli è dato il mandato a divenire un Dio, come noi non siamo dei né creatori. Dovremmo rispettare la nostra terra, gli animali e naturalmente i nostri simili.

“…credo che la parte animale di noi debba cercare conforto e coraggio nelle sacre leggi che regolano il creato e non negli affanni del peccato e nelle preoccupazioni che avvelenano la nostra esistenza”

In fondo Edward Prendick alla fine dell’avventura ci insegna che non siamo così dversi dagli animali, dai mostri che ha dovuto affrontare, ci insegna che c’è umanità tra gli animali e non ce n’è tra gli uomini. Si sentirà comunque sempre solo..
Un libro angosciante per le torture praticate, per gli urli acuti che ho sentito anche io nelle lunghe notti insonni e dense di paura che ha vissuto Prendick. Un grido muto che rappresenta a volte la nostra omertà e indifferenza di fronte alle ingiurie e alle cattiverie.

“Troppo abituato alle abominevoli pratiche che si svolgevano in quel luogo, ascoltavo ormai senza emozione i lamenti delle vittime che davano inizio a un’altra giornata di torture”

Sara Valentino

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