Lo specchio di Misurina

A cura di Olga Fant

C’erano una volta un papà e una bambina.La bimba era la principessa  Misurina ed il papà Re Sorapis, un uomo troppo buono, per questa sua piccola figlia che non meritava certo tanta bontà. Eh sì,  perché lei crebbe diventando sempre più bella, ma sempre più egoista, bugiarda e cattiva. Al castello dove viveva, non era affatto benvoluta da nessuno, a parte il Re. Egli ogni giorno difendeva la figlia dalle accuse contro di lei.

” Sire, Misurina ha accecato il gatto col sale”

“Sire, ha tagliato la coda al mio destriero””Sire, mi ha nascosto il fodero della spada”

“Sire, ha rubato il pane appena sfornato””Sire, ha…”
“Basta miei cari servitori” disse Re Sorapis” abbiate pazienza, lei è tanto vivace lo so, un pochino monella, ma è la mia tanto cara bambina, rimedieremo a tutto vedrete”

Ma non si rimediava proprio a niente, anzi, la piccola principessa più cresceva e più diventava altezzosa,  antipatica e anche molto curiosa. Spiava la servitù e procurava loro solo guai, riferendo a suo padre che veniva picchiata e umiliata. Ma erano tutte bugie e nessun servo osava avvicinarsi a Misurina, ma il Re puniva loro per ciò che non avevano commesso, sotto lo sguardo soddisfatto della principessa. Un giorno, la sua tata, esasperata dal comportamento della fanciulla le disse: “Per una signorina come voi, adorata dal suo papà come si adora il sole, ci vorrebbe uno specchio “Tuttosò”…”

“E cos’è questo..specchio?” Chiese curiosa Misurina.

“Uno specchio magico, dove basta far specchiare qualcuno per sapere tutto di questa persona, ogni curiosità si voglia conoscere, lo specchio la svelerà” rispose Tata.

” Lo voglio, procurarmelo immediatamente” disse Misurina.

“Oh no bambina,  non posso farlo io, dovrete chiederlo a vostro padre”. Non se lo fece certo dire due volte. Misurina corse dal padre e chiese se potesse avere un regalo. 

“Certo bambina mia adorata” disse il re, “ma dipende dal regalo. Cosa vorresti?”Misurina rispose “Oh papà,  un regalo è un regalo, non serve che ti dica cosa voglio. Ti prego, ti prego, ti prego……””Va bene piccina, va bene, ti farò questo regalo. Cosa desideri?”

Misurina si rivolge al padre con sguardo fiero “Voglio lo specchio Tuttosò”.

Il Re  impallidì. “Mio tesoro, non posso farti questo regalo. Lo specchio Tuttosò appartiene alla Fata del Monte Cristallo” “Me lo hai promesso papà” urlò Misurina ” vai dalla fata e rubale lo specchio per me”.

Re Sorapis, troppo indulgente, si recò dalla fata del monte Cristallo e le chiese se potesse avere il suo specchio. “Il mio specchio? È uno specchio magico, perché dovrei darlo a te?” disse la fata Il Re rispose che lo aveva promesso e sua figlia Misurina. “Ah ho capito, ho sentito parlare di lei, e non molto bene, ad essere sincera. Dicono sia una bambina arrogante, presuntuosa ed egoista.”

Il Re  ancora una volta difese sua figlia dicendo che era solo una bambina tenera e dolce e che lui la amava sopra ogni cosa. La fata, vedendo che il Re amava veramente troppo quella bambina gli disse: “Lo specchio te lo dò, ma ad una condizione, e dovrà essere tua figlia a scegliere. Lei avrà lo specchio solamente se tu ti trasformerai in montagna e farai ombra ai miei fiori troppo esposti al sole. Ci rivedremo qui entro tre giorni, o Re Sorapis con lo specchio da restituirmi, o la Montagna Sorapis, di fronte a me per ombreggiare i miei fiori. Dipenderà dalla scelta di tua figlia. Questa è la mia condizione e, se accetti, ti darò lo specchio”

Il Re accettò, confidando nel buon cuore di sua figlia. Quando egli raccontò a Misurina quanto riferito dalla Fata del Monte Cristallo e della condizione per avere lo specchio, lei rimase impassibile e disse: “Diventerai una montagna, così io avrò il mio specchio”.

“Ma questo significa che morirò e non ci rivedremo mai più ” disse sconsolato Re Sorapis.

“Oh non importa, io ti rivedrò comunque sotto forma di montagna e tu così non morirai più.”

Solo in questo momento il Re capì la cattiveria della figlia e si rese conto che la Fata del Monte Cristallo aveva ragione. Porse lo specchio a sua figlia Misurina e la abbracciò stringendola a sè. Immediatamente egli cominciò a crescere e a trasformarsi in roccia, trasportando Misurina in alto. Lei sentendosi sollevare, urlò e si divincolò, precipitando a terra, ai piedi della montagna che fino a poco prima era suo padre. Egli crebbe ancora e pianse tante lacrime, che si riversarono ai suoi piedi, dove giaceva il corpo di sua figlia Misurina, con lo specchio ancora in mano.

Con quelle lacrime si formò un lago sotto il quale giacciono Misurina ed il suo specchio. Se passate di lì vedrete ancora il Sorapis, proprio di fronte al Monte Cristallo, riflettersi sullo specchio del lago di  Misurina.

FINE

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