Lo Straniero – Isabel Giustiniani

Trama
Tutto ciò che possiede l’uomo senza memoria risvegliato dalla Tessitrice di Sogni è il nome del macellaio che ha ucciso i suoi compagni nel Laboratorio e che è la chiave di volta per far luce sul proprio passato.Sotto la nuova identità di Bardo, e con l’unica certezza di non appartenere al mondo di Neiuar, l’uomo raggiunge la capitale dei Cinque Regni in occasione della più grande celebrazione in onore dell’imperatore. Il suo cammino si incrocia con quello dell’ex prostituta bambina Althea, della principessa fuggiasca Robin e del capitano delle guardie Jason, quest’ultimo incaricato da un subdolo ministro di scovare le tracce di Robin tra gli intrighi di una corte reale ormai sprofondata in una spirale di vizio, inganni e inconfessabili segreti.Ma qualcosa di più spaventoso sta per abbattersi sulla Festa della Devozione e sui nobili invitati giunti da tutti i Regni. Un orrore strisciante, trattenuto dal mondo dei morti, si aggira come un’ombra famelica nella notte, in attesa di prendere il potere assoluto.Il Bardo lotterà per scoprire la vera identità della sua nemesi e contrastarne il terribile progetto, ma sarà disposto a perdere se stesso e a calpestare tutto ciò che gli è caro per arrivare alla verità.
L’autrice:
Isabel Giustiniani è un’appassionata di Storia innamorata di Bisanzio. Gestisce il blog Storiedistoria.com, dove si parla di narrativa storica, saggistica, personaggi ed eventi del passato. È autrice anche della raccolta di racconti “Kizil Elma. Storie di Costantinopoli”, del racconto fantasy “La strega delle nebbie”, del romanzo fantasy/thriller “L’ombra del Serpente”, lo storico (di fantasia) “Il marchio di Seckmet” e lo storico (puro, mostra la scoperta della tomba di Tutankhamon”) “La tomba del canarino”.

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Formato: Formato Kindle
Dimensioni file: 2337 KB
Lunghezza stampa: 314
Utilizzo simultaneo di dispositivi: illimitato
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Lingua: Italiano

Recensione a cura di Sara Loiacono
Quando mi si è presentata l’occasione di leggere immediatamente il seguito de “La tessitrice di sogni” non me la sono fatta scappare. Non aver dato spazio ad altro ha reso il mio viaggio nel mondo creato da Isabel Giustiniani molto più emozionante.
Mi sono ormai abituata al ritmo della narrazione, con capitoli brevi che alternano i punti di vista di personaggi diversi. La storia riprende cinque anni dopo la fine de “La tessitrice di sogni” e anche se ci imbattiamo in alcuni dei vecchi protagonisti la loro maturazione e la crescita personale sono chiarissimi. Non sono rimasta delusa nemmeno dalle descrizioni, sempre molto accurate, anche dei nuovi personaggi che fanno capolino in questo nuovo racconto.
Ritroviamo lo straniero con l’armatura d’argento, che ora si fa chiamare il Bardo, in questi anni ha viaggiato in cerca di informazioni sul suo passato per tutti e cinque i regni, ma più di tutto ha cercato Solomir e il Magister. Il primo ha sterminato tutti i suoi simili, e il secondo può dargli delle spiegazioni su chi era prima di risvegliarsi dall’ibernazione. Tutte le sue energie sono volte a questo unico scopo e non lascia spazio per altri sentimenti se non la vendetta e la sete di sapere.

“Ero così ossessionato dal passato che stavo cancellando il presente, che è l’unico istante che possediamo e per il quale vale la pena vivere”

Il Bardo incappa in Althea in maniera piuttosto burrascosa, lei sta scappando e decide di seguirlo nel difficile viaggio tra Kalimat e Rora. Althea è una ragazza orgogliosa e tenace, crede di non avere paura di niente e che nessuno potrà mai amarla per via del suo passato da prostituta bambina.

“Si starà chiedendo perchè non ho paura di lui, ma perchè dovrei? Lui non è che uno dei tanti mostri che ho incontrato nella mia vita e con i quali ho eretto una corazza d’indifferenza”

Nel corso di questo incontro entrambi scopriranno di poter provare emozioni nuove, che li sorprendono così tanto da lasciarli scossi.
Ritroviamo anche Jason, che nel frattempo è diventato il capitano della guardia personale di Aric di Aglaia. Dopo cinque anni non è piu il ragazzino disilluso del capitolo precendente, ora è un uomo. Un uomo che cerca l’oblio da un amore non corrisposto attraverso l’alcol e il sesso promiscuo e occasionale. Dhalia è ancora il centro unico dei suoi pensieri.

“Talvolta, riesco perfino a convincermi di non averla mai amata e
che si sia trattato solo di un’illusione come quelle che lei creava con i
sogni. Ma è una menzogna che non dura a lungo, perché continuo a cercarla nello
stordimento del vino e nel corpo di ogni donna che possiedo.”

Per lui c’è una missione speciale, la nipote di Aric è scappata e la deve trovare prima dell’inizio della festa della Devozione, dove il suo matrimonio con Solomir sarà l’evento di apertura. Faremo così la conoscenza di Robin, figlia dell’Akai e di una concubina, la sorella appunto di Aric.

“Devo riconoscere che ha dimostrato una notevole dose di coraggio, nel vicolo, e possiede pure un certo “caratterino”. Mi chiedo se mi stia trovando davanti a una ragazzina ribelle che ha lasciato il palazzo per capriccio e insofferenza alle regole oppure se ci sia sotto qualcosa di più importante.”

Anche in questa circostanza troviamo delle gerarchie ben studiate, con complotti e inganni a farne da contorno. Robin è vittima di uno di questi complotti, e anche se è cresciuta nel lusso e nella bambagia ha un carattere ribelle e il tuo temperamento le salverà la vita in svariate occasioni.
L’antagonista, Solomir, è il villain perfetto, malvagio, dalla mente acuta e non del tutto umano. Come in ogni avventura che si rispetti, l’eterna lotta tra bene e male è ciò che muove i nostri protagonisti, insieme alla sete di potere.

“Mi hai condannato a un’esistenza sospesa tra il mondo degli Uomini e quello dei Custodi, reietto da entrambi. Mi hai allevato rinchiuso in una cella di un sotterraneo, nascosto
agli occhi del mondo come un mostro del quale provare solo vergogna. Quello che
sono lo devo a te, è vero, ma non vedo umanità in ciò che mi hai dato.”

La lettura è molto scorrevole, ti accompagna verso una battaglia dal finale non così prevedibile come può sembrare inizialmente. Bravissima l’autrice a creare la giusta dose di suspance, prendendoti per mano verso il capitolo successivo.

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